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ciò che stavo vedendo era del tutto surreale. mi veniva quasi da piangere.
ero di nuovo nel labirinto.
ma quando siamo usciti non portava fuori? o era un'illusione anche quella è siamo girati soltanto intorno?
non potevo comunque crederci. per uscire bastava una stupida scala a chiocciola che la tecnologia nascondeva.
quello che poche settimane prima mi sembrava un cielo ora era un tetto. si intravedevano tutte le porte.
la radura vuota mi provocava uno strano brivido nel corpo.
decisi di riscendere giù per andare via da lì, all'istante. non potevo sopportarlo.
spinsi la porta, ma era bloccata, tirai un pugno, due, tre e poi perfino un calcio. non poteva succedere di nuovo, non potevo permetterlo.
«so che mi state ascoltando» dissi «fatemi uscire da qui non salirò di nuovo la dentro!»
di colpo il pavimento si mosse verso l'alto.
«che succede?» dissi a me stessa
camminai verso l'entrata del labirinto, mi affiorarono alla mente tutti i ricordi della radura, e di come avevo conosciuto i miei attuali migliori amici. e di come avevo conosciuto Thomas.
il pavimento si mosse di nuovo.
«meglio sbrigarsi» dissi, anche se sapevo che nessuno, oltre l'Uomo Ratto, poteva sentirmi.
di colpo vidi davanti a me una sagoma nera.
«e adesso chi è?»
poi dietro subito un'altra

nel mentre Thomas e gli altri...

«chissà come sta!» esclamò Thomas guardando il suo amico Newt. «tranquillo se la sa cavare»
nel frattempo il segnale che l'apparecchio era stato piazzato e acceso arrivò sul monitor di Scott.
«Scott» iniziò Newt «siamo pronti?»
una luce verde si accese
«si»
atterrarono con la berga proprio davanti all'entrata della C.A.T.T.I.V.O. il portellone si aprì e una decina di guardie avevano circondato il veicolo.
«non credo che ci farete qualcosa» disse Theo, prima che la scaletta arrivasse a terra «ah si? vuoi rischiare?» disse la guardia a cui si era rivolto Theo «va bene» rispose, sperò che il piano avesse funzionato. la guardia chiuse un occhio e prese la mira verso la testa di Theo «dai spara» lo provocò lui, anche senza sapere se il piano avesse funzionato. in poche parole stava tra la vita e la morte.
la guardia aspetto, ma Theo lo provocò di nuovo e allora premette il grilletto.
«che succede?»
«te lo avevo detto»
Scott scese per primo, sfiorando la guardia che aveva provato a sparare. camminava lentamente.
poi a seguire Liam e Theo. perche li stavano facendo passare?
Alla luce comparvero Thomas, Newt e Minho che vennero riconosciuto subito.
Li le guardie scattarono su nella berga e ebbero una lotta con le persone già a terra e con quelle nel veicolo.
Newt si trovò a combattere con una donna. non poteva assolutamente farle del male. cercò di schivare i suoi colpi, per quanto non fossero violenti.
«non posso picchiarti!» le urlò «smettila!»
la donna, di colpo, smise di dimenarsi e lo guardò dritto negli occhi.
«allora uccidimi. ti prego. non c'è la faccio più»
«non posso»
«perché? te lo sto chiedendo io, ti prego»
«non posso»
«per favore. ti sto supplicando. questo lavoro è straziante ed è brutto dover sparare a miliardi di gente ogni giorno, ti prego»
per quanto quella donna le facesse pena, non poteva assolutamente ucciderla. era una questione di codice morale.
«allora ascoltami» disse la donna «la farò da sola. poi però tu dovrai dire di averlo fatto. perche se si verrà a sapere che mi sono suicidata non riporteranno il corpo alla mia famiglia, perché lo ritengono una specie di tradimento»
lei già sapeva che Newt le avrebbe detto di no ma ci provo lo stesso.
«va bene» le rispose il ragazzo biondo.

The Maze Runner - È tutto reale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora