«fermi!» gridò uno di loro «mettete le mani ben in vista!» disse un altro. eseguimmo le indicazioni date.
una luce puntò su di noi. «dottoressa? che ci fa qui?» un uomo si fece avanti.
«oh merda» esclamò Newt «no Newt stai tranquillo, voglio solo sapere» l'uomo fece un lungo sospiro e si fermò.
«si-signore io n-non» disse la dottoressa. nessuno di noi sapeva cosa dire.
«Janson! caro, vecchio Janson! come sta?» Jorge scese dal pulmino «non faccia scherzi.» disse Janson, indicando le guardie «non le conviene»
Jorge lanciò un'occhiata a Thomas che di conseguenza guardò me. annuii. sapevo cosa stava per fare, era rischioso, ma dovevamo tentare.
Jorge si avvicinò ancora di più a Janson, guardandolo bene assomigliava a un ratto. un nome spuntò nella mia testa. "uomo Ratto" era un bel soprannome. ero brava a dare soprannomi.
uno sparo mi riportò alla realtà.
«Sophia!» mi urlò qualcuno. erano già tutti sul pullman e aspettavano me per andare.
iniziai a correre verso la porta. mi mancava poco. ero quasi arrivata. Jorge cadde sul pulsante per chiudere le porte perché era inciampato, così, lentamente, vidi i miei amici scomparire dietro le porte.
annuii, feci un segno con la testa e sorrisi.
loro partirono e sentii una pallottola nella mia gamba. caddi a terra e il buio fu l'ultima cosa che vidi.
aprii gli occhi e vidi il faccione dell'uomo Ratto su di me. ero legata ad un lettino con delle corde ed una maschera di plastica si stava per poggiare sul mio viso.
«aspettate!» dettò ordine Janson. camminò un po' per arrivare a una sedia vicino al letto. «i tuoi amici ti hanno abbandonato eh Sophia. e che amici sono?» disse. «non mi hanno abbandonato, torneranno a prendermi» «si certo. povera illusa. basta mettetele la maschera. forza!»
mi dimenai, cercando invano di liberarmi dalle corde che mi tenevano sdraiata, ma nulla.
la maschera era sempre più vicina.
girai la faccia da una parte all'altra, fino a quando l'uomo Ratto si avvicinò.
«Smettila!» mi prese il viso tra le mani e lo fermo.
la maschera di poso sul mio viso e un gas venne fuori. non respirai per non prenderlo, ma ovviamente non potevo durare a lungo, così cedetti.
i miei occhi si chiusero, forse per sempre, o forse no.
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The Maze Runner - È tutto reale
AdventureSophia è intrappolata alla C.A.T.T.I.V.O ma non ricorda come ci sia arrivata. un giorno decide di scappare dopo la presunta morte dei genitori. si ritrova in una specie di ascensore. non capiva dove portasse ma il "tetto" sopra di lei si aprì e da l...