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arrivammo nel piano dove erano carcerati gli immuni. Gally e Frypan erano lì provando ad aprire una delle gabbie.
«forza apri» disse Newt rivolgendosi alla donna.
si chinò un po' per abbassarsi alla serratura. tirò fuori dalla tasca un mazzo di chiavi ed aprì.
«fate piano!» disse a bassa voce Gally.
la prima gabbia era stata svuotata. Teresa passò alle altre.
verso l'ultima vedemmo schiacciati Spike e Troy.
li fermammo «Minho e Louise?» uno di loro rispose «non lo so. stamattina li hanno presi e portati non so dove»
dovevamo cercarli. dovevamo trovarli.
«okay ascoltatemi» iniziò Thomas «Gally e Frypan portate tutti questi Muni nel pullman da Jorge, noi proviamo a cercarli, anzi li troveremo! forza!»
Gally e Frypan uscirono, così rimanemmo soli. «dove portano di solito i Muni quando li prelevano?» la dottoressa non rispose.
«parla!» Newt gli puntò il lanciagranate sulla tempia.
«ehi Newt calmati» dissi bisbigliandogli nell'orecchio.
abbassò l'arma lentamente. «dobbiamo salvare i nostri amici. dicci dove li tengono» aggiunse dopo.
Teresa mi fissò per pochi secondi, poi parlò «venite»
riprendemmo l'ascensore. passammo per dei corridoi che sembravano abbandonati da tempo, sporchi e con vestiti sparsi qua e là. non facevano parte dell'edificio.
«dove siamo diretti?» chiesi «ad un laboratorio. li facciamo i test» rispose la donna «e non fa parte del palazzo?» chiese Thomas «si, in realtà. solo che a volte capita di trovare qualche immune che scappa e si accampa in questi corridoi. potremmo trovare i vostri amici»
continuammo a camminare fin quando non arrivano ad una porta. era malmessa e trasandata. la dottoressa la spinse con un braccio e entrammo in una stanza a luci blu. «entrate» disse Teresa mentre indicava un altro ascensore.
salimmo per dei piani e giungemmo ad un laboratorio. era molto grande. dalla vetrina si vedevano i corpi dei nostri amici: erano stesi su dei lettini e sembravano dormienti, ma ovviamente non era così.
«su entriamo» gridò Newt, con tono impaziente. si fiondò sulla porta e diede un calcio per aprirla. i dottori all'inizio si impanicarono, ma poi quando videro Teresa, furono un po' perplessi, ma si calmarono.
«lasciateli» disse la donna. i dottori ubbidirono, poi uscirono.
«bene ora avete i vostri amici. andatevene» si rivolse a noi. «okay» rispose Newt. non facemmo in tempo ad uscire che un allarme iniziò a suonare. «che succede?» chiesi «sanno che siete qui. dovete andarvene al più presto»
lanciai un occhiata a Thomas, poi dissi «dobbiamo raggiungere il parcheggio! ora!» «okay andiamo» mi rispose.
Newt andò davanti e con il lancia granate faceva strada. Presi Minho, lo aiutai a sorreggersi in piedi posando il suo braccio sulle spalle. Thomas fece lo stesso, ma con Louise. La dottoressa stava dietro di noi e ci seguiva correndo.
«all'ascensore!» gridò la donna. ci dirigemmo su quella via. scendemmo al piano che portava al parcheggio.
«ecco il pullman! lo vedo!» urlò Newt mentre controllava che non ci fosse nessuno.
eravamo quasi arrivati quando una quarantina di guardie circondò il pullman.

The Maze Runner - È tutto reale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora