Capitolo 27

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SO CHE APPREZZERETE LA FOTO.

Giugno 2014.

Era passato poco più di un mese dal litigio con il figlio, ma le cose sembravano finalmente andare meglio per Giuseppe. Ovviamente il rapporto con lui era migliorato solo di poco ma gli andava bene così, in fondo non poteva pretendere che le cose tornassero a come erano una volta. Lui e il figlio avevano iniziato a vedersi un po' più spesso e Giuseppe lo riempiva sempre di attenzioni o di piccoli regali, per dimostrargli che teneva a lui e che nonostante tutto voleva essere una presenza costante nella sua vita. Spesso accadeva che quando Giuseppe aveva un po' di tempo - piuttosto che andare da Aurora - andava dritto dal figlio e lo portava nel suo appartamento, dove passavano la serata assieme a chiacchierare e a giocare alla play, anche se non era un'attività particolarmente gradita dall'uomo. Notava comunque un certo distacco da parte del bambino, a volte sembrava infastidito e annoiato in presenza del padre, ma nonostante tutto l'uomo sapeva che col tempo la situazione sarebbe migliorata sempre più. Erano solo all'inizio di quel nuovo e difficile percorso intrapreso assieme.
Tutto ciò fu possibile anche grazie all'aiuto della moglie di Giuseppe, che sembrava aver messo un po' da parte la voglia di vendicarsi per quello che le aveva fatto l'uomo, per averla lasciata e per essere corso tra le braccia di un'altra donna. Ovviamente continuava a disprezzarlo in qualche modo, ma quei problemi passarono in secondo piano perché la cosa più importante era che il bambino stesse bene. Non voleva che crescesse con un genitore solo, quindi era disposta a scendere a compromessi e a collaborare col marito per il bene del figlio.
Ciò influì positivamente sul bambino, infatti iniziò a calmarsi e a provare ad accettare il fatto che ormai dovesse condividere suo padre anche con qualcun altro, ma non solo: riuscì anche a vedere la piccola parte positiva della cosa, cioè che in quel modo avrebbe visto la sua migliore amica più spesso. Ormai anche il rapporto con Angela era migliorato, infatti era difficile per entrambi fingere di odiarsi e di non essere più amici. Erano entrambi piccoli e dal cuore enorme, incapaci di provare sentimenti d'odio l'uno nei confronti dell'altra. Più che vederla come una minaccia, il bimbo stava iniziando a considerarla "la sorella che non aveva mai avuto", con cui giocare e con cui condividere pensieri e felicità.
Però non capitava mai che Giuseppe, Aurora e i loro due figli passassero troppo tempo tutti assieme, perché era evidente che ci fosse parecchia tensione tra la donna e il figlio di lui. Il piccolo sembrava abbastanza schivo e non disposto a instaurare nessun tipo di rapporto con la nuova compagna del padre, e si rifiutava in tutti i modi di vederla come una seconda madre o come una figura di autorità. Ciò dispiaceva a Giuseppe, ma comprendeva il punto di vista del bambino e non lo avrebbe di certo obbligato a cambiare idea. Il ragazzino era molto legato alla madre, infatti la considerava insostituibile, e non avrebbe mai accettato un'altra figura materna nella propria vita.

Era arrivato il giorno del compleanno del bambino e per quell'occasione i suoi genitori avevano organizzato la festa di compleanno in piscina, sotto grande richiesta del piccolo. Aspettava con ansia quel giorno ed era felicissimo di compiere finalmente sette anni. Quella prima metà di quel 2014 era stata un po' burrascosa per lui, ma si sentiva pronto e carico alla sola idea di passare una giornata intera in piscina con i suoi compagni di classe, ma soprattutto era emozionato e ansioso di scartare i regali. Il sole splendeva alto, faceva molto caldo, ed era di buonumore. Non si poteva dire lo stesso dei suoi genitori, che erano stati impegnatissimi a organizzare al meglio quella festa, poiché non volevano deludere in nessun modo il piccoletto. Si erano occupati di tutto: invitare i compagni e i genitori, prenotare la piscina per quel giorno, chiamare servizi di animazione per i bambini, catering... Doveva essere tutto perfetto.
I genitori si guardarono attorno, soddisfatti del loro lavoro e felici di vedere già parecchi bambini e alcuni dei loro genitori a divertirsi.
Giuseppe ad un certo punto sentì squillare il suo cellulare, e sorrise leggendo il nome di Aurora sullo schermo.

I Wanna Be Yours // Giuseppe ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora