Capitolo 52 (f. alternativo)

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Salve, carissimi lettori!
Non so se vi ricordate di me e di questa ff, per questo vi chiedo subito scusa se sbuco così all'improvviso, a un mese e mezzo dalla fine della ff.

Vi ricordate di Aurora e Giuseppe?🥺
È un po' che ci penso, ma vorrei fare un finale alternativo.
Un finale dedicato a tutti voi che fino all'ultimo avete creduto in loro due e nel loro amore.
Quindi, ricordate il capitolo 51, quello in cui Aurora va a casa di Giuseppe a prendersi le sue cose?
Partiamo da lì! Immaginate che questo capitolo che (forse) leggerete adesso, sia il naturale seguito del capitolo 51.
Buona lettura!

...

Giuseppe abbassò lo sguardo sul suo pugno destro, poi lo mostrò per qualche istante ad Aurora.
Era il caso di dirle la verità, almeno quell'ultima volta. Non aveva più senso mentirle, voleva raccontarle tutto e liberarsi la coscienza.

"Ho fatto una cazzata enorme." cominciò a parlare lui. "Ero in città, quando Monica mi aveva contattato per dirmi che doveva darmi il regalo di compleanno. Sono salito da lei, abbiamo bevuto e chiacchierato un po' e poi..."

"Avete scopato?" lo interruppe Aurora, guardandolo con fare inquisitorio.

"No, macché!" rispose immediatamente lui. "Purtroppo, c'è stato un bacio. Ho avuto un momento di debolezza e ho ceduto, mi dispiace tantissimo. Ma mi sono fermato in tempo, perché... Perché ecco, mi sei venuta in mente tu. Avrei tanto voluto che fossi tu lì. Il mio posto non è vicino a Monica, e non lo sarà mai. Non sarei nemmeno dovuto andare da lei."

"E questo perché è successo?" domandò lei. Istintivamente, gli prese la mano tra le sue, e iniziò ad accarezzarne il dorso.
Le faceva male vedere quei taglietti, quei cerotti, sapere che avesse sofferto così tanto da farsi male da solo.
Dentro era ancora triste, si sentiva tradita e delusa, ma la sua parte più empatica e compassionevole ebbe la meglio. Dopo tutti quegli anni, non poteva essere altrimenti. Aurora avrebbe tanto voluto mandarlo a quel paese in quel momento, dirgli in faccia con tutta la cattiveria del mondo che è vero che chi semina vento raccoglie tempesta, ma si trattenne.
Non era da lei essere così, o almeno di sicuro non con lui.

La loro relazione era finita da pochissimo, e la ferita era ancora aperta per entrambi. E soprattutto, per quanto ci provassero, nessuno dei due riusciva a smettere di tenere all'altro.

"Ero in bagno e... Non so, è successo così all'improvviso. Quando mi sono visto allo specchio, non mi sono più riconosciuto. Ho realizzato che la mia vita e la mia felicità si stavano sgretolando di nuovo, come è già successo quando era finito il mio matrimonio. Avevo i déjà-vu, stavo avendo di nuovo la sensazione di perdere qualcosa di importante e prezioso e non volevo che accadesse di nuovo. Mi mancavi, volevo solo che fossimo ancora felici come una volta. Mi sono infuriato con me stesso, e in un attimo è successo questo." disse lui, osservando stupito Aurora che continuava ad accarezzargli la mano.

Non si aspettava quella vicinanza da parte sua, era davvero sorpreso, visto che pensava che gli avrebbe urlato contro.

Aurora annuì, ma inizialmente non disse nulla. Lo ascoltò in religioso silenzio, finalmente aveva avuto l'occasione di conoscere la versione di Giuseppe. Gli credette, non del tutto naturalmente, ma provò a convincersi che le cose fossero effettivamente andate così, perché quella versione dei fatti le conveniva e la tranquillizzava, almeno in parte. Le piaceva l'idea che tra lui e Monica non ci fosse stato nulla oltre a quel maledetto bacio.
Aurora era gelosa lo stesso, le bolliva il sangue nelle vene al solo pensiero di Monica avvinghiata all'uomo che continuava ad amare, ma l'unica piccola cosa che la consolava era che, secondo la spiegazione di Giuseppe, non era successo nulla di più.

I Wanna Be Yours // Giuseppe ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora