Capitolo 54 (f. alternativo)

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Piccola nota: questo capitolo è ambientato in parallelo al capitolo 53 del finale originale, quello in cui Giuseppe è con il figlio davanti scuola e vede da lontano Aurora etc...
Anche qui lo vedremo nello stesso giorno, nello stesso posto, ma da un altro punto di vista: è con Aurora, perché stanno ancora assieme.
E anche in questo "mondo parallelo" in cui sono tutti felici e contenti, immagino il suo dispiacere per la pandemia/crisi di governo/pessimo rapporto con il figlio, ma ho deciso di fare solo alcuni accenni a queste cose perchè altrimenti questo capitolo veniva troppo uguale al 53... Detto questo, buona lettura! E grazie se siete arrivati fin qui 💙

9 aprile 2021.

*GIUSEPPE*

"Che palle, odio tutta 'sta gente." sbuffa mio figlio, a bassa voce, alzando gli occhi al cielo.

Posso immaginarlo. Siamo qui, nel cortile della scuola media che frequenta, e siamo circondati da una miriade di persone.

È circa un anno che non mi faccio vedere in pubblico con mio figlio, e infatti ho un po' l'impressione che si sia dimenticato cosa voglia dire avermi attorno.
Persone che mi fermano per dirmi qualcosa, o che mi chiedono una foto, paparazzi, tutti gli occhi puntati su di noi... So che non gli piacciono queste cose e infatti mi sento triste se penso che sono responsabile del suo malessere.

Forse pensava che visto che ora non sono più Presidente, avremmo avuto più tranquillità, ma purtroppo si sbagliava. Godo ancora di una certa fama, i cittadini mi sostengono ancora.
Ciò mi rassicura, perché mi fa pensare che forse non sono stato un Presidente così pessimo. Ho sempre dato il massimo, ho sempre messo il bene del paese prima di qualsiasi altra cosa, e questi sono i risultati: persone che ancora mi considerano il loro Presidente, anche se ormai non metto piede a Palazzo Chigi da febbraio.

"Dai, che tra un po' ce ne andiamo." gli dico, appoggiando una mano sulla sua spalla.
Lui si scansa leggermente, capisco che non sia abituato a nessun tipo di contatto fisico. Non abbiamo un buon rapporto, dev'essere anche per questo. Ha sempre preferito sua mamma a me, hanno un rapporto fantastico che personalmente un po' invidio, e so che non posso prendermela per questo, perché ai suoi occhi sono io quello colpevole, che se ne è andato.
Il problema è che io sono uno solo, ero pieno zeppo di impegni, e non avevo abbastanza tempo per fare tutto quello che avrei voluto. Ora che non sono più Presidente, avrò un po' di tempo in più da dedicare a mio figlio, anche se non credo che sarà facile recuperare improvvisamente il nostro rapporto. La strada sarà in salita, ma intanto devo provarci.

Ora che siamo qui, parliamo tranquillamente un po' con alcuni professori. Mi era mancato questo contatto, stare tra la gente, per questo credo che continuerò a farlo anche ora che non sono più il capo del governo.
Arriva il momento della foto di gruppo, e naturalmente mio figlio non fa i salti di gioia. Ha quasi quattordici anni, a 'sto punto credo semplicemente che si vergogni un po' di farsi vedere in giro con me. A quest'età molti adolescenti credono di essere più grandi di quello che sono, e quindi si comportano come se non avessero bisogno dei genitori attorno.
Ma per me, anche se è già un piccolo ometto, rimane comunque il mio piccolino, il mio bambino.
Sono sicuro che Aurora provi lo stesso per sua figlia.

Oggi sono entrambe qui con me. Angela è vicina a mio figlio, come sempre d'altronde, mentre Aurora è al mio fianco e mi tiene per l'avambraccio. Dopo tutti questi anni, per fortuna non ha ancora perso l'abitudine di farlo; mi dice sempre che la mia presenza la rassicura e ciò è un sollievo per me.

I Wanna Be Yours // Giuseppe ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora