Piccola nota: questo capitolo è un po' più lunghino del solito perché è il finale e non mi andava di dividerlo in due. Buona lettura!
9 aprile 2021.
*GIUSEPPE*
"Che palle, odio tutta 'sta gente." sbuffa mio figlio, a bassa voce, alzando gli occhi al cielo.
Lo capisco. Non dico che anche io odio tutta la folla che c'è qui, ma semplicemente comprendo il suo stato d'animo. Si sente oppresso, forse? A disagio per colpa di tutte le attenzioni che stiamo ricevendo?
Lo avevo avvisato che sarebbe andata così oggi, e mi aveva detto che non gliele fregava nulla perché tanto era abituato a tutto ciò.
Però lo vedo a disagio, e mi dispiace, perché alla fine è solo colpa mia.Dopo mesi e mesi, ci stiamo facendo vedere in pubblico solo noi due.
È un miracolo, per me, riuscire a rivederlo.
L'ultimo anno è stato quello più impegnativo e stressante della mia vita, sono arrivato a lavorare ventiquattro ore su ventiquattro, e ciò mi ha allontanato da tutti i miei cari. Non vedevo più mio figlio, nè i miei amici di vecchia data, né i familiari. Ormai per me esistevano solo la pandemia e il lavoro.
Tutti i miei affetti avevano compreso cosa stessi passando e che il mio fosse un compito difficilissimo, tranne mio figlio.
Lui era arrivato a disprezzarmi per essere stato sempre così assente, per avergli dato l'impressione di non avere più nemmeno un padre. Effettivamente, mi duole dirlo, ma sua madre finora ha svolto il doppio ruolo. Gli ha fatto sia da mamma che da papà in questo ultimo anno, e io non posso che apprezzarla e stimarla per questo. È semplicemente perfetta.
Vorrei anche io essere un genitore perfetto, ma purtroppo non lo sono, e lo so perché non piaccio affatto a mio figlio.
Non voleva più farsi vedere in giro con me, e inizialmente pensavo si vergognasse del mio lavoro, ma poi ho intuito che potesse trattarsi di qualcos'altro... Quando usciamo assieme, non abbiamo privacy.
Paparazzi, persone che mi fermano per strada, mille occhi puntati su di noi... È comprensibile che preferisca stare con me in un posto più isolato.
Ma oggi, per fortuna, mi ha detto che non ci sarebbero stati problemi se fossi venuto da lui, a scuola.
Ora sembra pentito, ha il muso che gli arriva a terra, forse vorrebbe trovarsi altrove e di sicuro non qui con me, all'entrata della scuola media che frequenta. Siamo circondati da una miriade di persone, tra ragazzini, professori, genitori...
Sicuramente non aveva considerato il fatto che anche se non sono più il Presidente del Consiglio, godo ancora di una certa fama e popolarità.Tutto è finito il 13 febbraio, o forse sarebbe meglio dire che è tutto finito a gennaio, quando è iniziata la crisi di governo.
Ora al posto mio, a gestire una pandemia, ad avere il peso di sessanta milioni di italiani sulle spalle, c'è Mario Draghi.Onestamente speravo in un Conte Ter, che però non è mai arrivato, ma forse era destino che andasse così.
Non potevo rimanere lì, a occupare quella poltrona, per sempre.
Me lo sentivo che prima o poi sarei stato protagonista di un'altra crisi di governo, quella del Papeete del 2019 non poteva di certo essere l'unica.
Siamo in Italia, è prassi che i governi cadano in media una volta ogni due anni.
Ed eccola qui, è la seconda volta per me.
Forse l'unica differenza che vedo tra una crisi e l'altra è che questa del 2021 ha motivi più oscuri dietro, più complottistici, ed è proprio quello che mi infastidisce di più.
Mi ferisce, anzi.
Aprire una crisi di governo durante una pandemia è da scellerati, i cittadini italiani non meritavano tutto questo.
Ma so che non posso fare nulla, non sono Superman, il futuro di questo paese non dipende solo ed esclusivamente da me, ma da mille altre forze e fattori.
L'unica cosa che mi consola è la consapevolezza di aver sempre dato il massimo e di essere stato trasparente.
Il mio governo non lavorava con il favore delle tenebre, siamo stati onesti fino all'ultimo.
Forse era proprio questo che non piaceva? Non lo so.
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I Wanna Be Yours // Giuseppe Conte
Fanfiction"Portare mia figlia a quella festa di classe è stata una tra le scelte più intelligenti che abbia fatto quest'anno." disse Aurora accennando una risata e appoggiando la testa sul petto dell'uomo. Iniziò poi ad accarezzargli una spalla, facendolo sor...