Capitolo 17

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"Ehi, buongiorno, eccomi." disse Aurora, entrando nell'ufficio di Giuseppe.
L'uomo era seduto alla sua scrivania e teneva la fronte appoggiata sui palmi delle mani. Aveva un aspetto un po' trasandato, i suoi capelli - che solitamente erano sempre ben curati, tant'è che non aveva mai un capello fuori posto - erano spettinati, con il ciuffo che gli ricadeva sulla fronte.
Il nodo della cravatta era allentato e i primi due bottoni della camicia erano aperti.

"Accomodati, dobbiamo assolutamente parlare..." disse sospirando, a bassa voce. Poi alzò lo sguardo verso di lei e si strofinò gli occhi, come se volesse metterla a fuoco.
La ragazza aggrottò le sopracciglia, avvicinandosi a lui e guardandolo con curiosità e confusione.

"Giuseppe, che succede?" chiese rimanendo in piedi e appoggiando i palmi delle mani sulla sua scrivania. Era preoccupata e iniziò ad agitarsi, non lo aveva mai visto in quelle condizioni. Gli occhi dell'uomo erano stanchi e incavati, inoltre sembravano completamente spenti. "Hai dormito stanotte?"

"Questa ti sembra la faccia di uno che ha dormito stanotte?" chiese lui, sforzandosi di sorridere. "No, ecco... Ho passato una nottata insonne, ma non sembra che tu te la sia spassata meglio di me." disse poi, guardandola e notando le occhiaie che aveva tentato di coprire con del correttore, invano.

"No, per niente..." rispose Aurora, con tanta tristezza nella voce. Poi spostò alcuni documenti dalla scrivania per liberarla e ci si sedette sopra, continuando a mantenere lo sguardo sull'uomo. "Ma che succede?"

"Ma niente, ieri ho discusso con mia moglie, sono andato a farmi un giro in città e poi sono andato a dormire nel mio appartamento, o almeno ci ho provato." rispose lui, massaggiandosi una tempia. Si sentiva la testa pesante e tutto il caffè che aveva bevuto quella mattina non lo aveva aiutato affatto.

"Cos'è successo con tua moglie?"

L'uomo abbassò lo sguardo sulla sua scrivania e inspirò profondamente. Non sapeva da dove iniziare e non sapeva che parole usare per non ferirla o non farla arrabbiare. Aveva un po' paura della reazione di Aurora, non sapeva cosa aspettarsi in quel momento.

"In poche parole, non è successo nulla... Non sono riuscito a dirle la verità." disse guardandola negli occhi, alla ricerca di qualche segnale o di qualcosa che gli facesse capire cosa provasse la ragazza.
Ma il suo sguardo era freddo, non lasciava trasparire nulla.

"Cioè, le hai mentito dicendo che io sono una a caso che lavora nel tuo studio legale?" chiese lei, alzando le sopracciglia in segno di stupore.
In quel momento non sapeva nemmeno come sentirsi. Presa in giro, scioccata, forse usata.

"Beh, non proprio... Le ho detto che siamo in buoni rapporti, questo lo sa..." rispose Giuseppe, mordendosi un labbro nervosamente.

"Quanto buoni?"

"Nel senso che abbiamo legato parecchio recentemente..." disse lui abbassando lo sguardo. Stava iniziando a provare un forte senso d'ansia, tutte quelle domande della ragazza lo facevano sentire come se fosse a un interrogatorio. Lei incrociò le braccia al petto, aspettando che lui continuasse a parlare. "No, non le ho detto che abbiamo scopato su 'sta scrivania, se è lì che vuoi arrivare."

"Perchè le hai mentito? Non è bello." disse lei, con un tono di voce più calmo di quello che si aspettasse l'uomo. "Non è bello per me, perché non trovo sia figo essere l'amante del mio capo. Non è bello per tua moglie, che si ritrova a essere cornuta. E non è bello nemmeno per te, che sei in mezzo a tutta questa faccenda."

"Lo so, cazzo. Non serve che me lo spieghi o che mi fai da professoressa." disse lui, sbattendo il palmo della mano sulla scrivania. "Secondo te non ne sono cosciente?"

"E allora perché le hai mentito?" chiese nuovamente lei, con tranquillità.

"Perchè ho dei dubbi. Questa deve essere una scelta ragionata, ma io non sarò in grado di fare scelte finché non mi chiarisco la mente..."
Poi prese una penna in mano e iniziò a giocherellarci nervosamente, come se volesse scaricare lì tutta la sua tensione.

I Wanna Be Yours // Giuseppe ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora