Capitolo 1

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Vi consiglio di accompagnare la lettura ad un po' di musica a tema nella playlist "Non esiste nessuna leggenda - soundtrack" su Spotify.

E se siete curiosi di dare un volto ad ogni personaggio o vedere i vari luoghi della storia, vi consiglio di dare un'occhiata alla mia raccolta Pinterest!
Cercate il nome blacklake_ (Sun❂)

°.*☆•.°

Quel giorno era una calda mattina di primavera.

Si percepiva con piacere il profumo dei fiori appena sbocciati e i raggi del sole che colpivano senza timore le acque del gigantesco lago, il quale faceva da confine all'imponente castello della famiglia reale. Innanzi le profonde acque del lago e oltre i quattro lunghi ponti che si ramificavano al centro della piccola isola, si andava a creare un esteso insieme di edifici e casupole: il leggendario dominio conosciuto in tutto il mondo per la sua particolarità e remota fondazione, l’antico regno di Lakide.

Le persone che abitavano all'interno delle accoglienti mura del regno si trovavano indaffarate  nelle proprie faccende quotidiane: i fabbri, che lavoravano il metallo cercando di creare le più belle ed efficaci armi e scudi da battaglia; i pescivendoli, che urlavano a più non posso facendo a gara a quale fosse il pesce più fresco della giornata; le sarte, che allestivano piccoli banchi e cucivano ogni tipo di veste, passando da quelle molto pregiate sino a piccoli pezzi di stoffa economica.

Tutti insomma erano impegnati nelle proprie attività, ma c'era qualcosa che bloccava il lavoro dei giardinieri, i quali, fino a poco tempo prima, s'occupavano di tagliare le folte siepi o raccoglie la frutta ormai matura dagli alberi dell'esteso giardino regale.
Questi rimaneva a guardare ormai in un'unica direzione, aspettando con ansia il risultato del duello.

* * *

I duellanti fecero un lungo inchino, uno dinanzi all'altro.

<< Mi chiedo il perché tu abbia insistito con così tanto fervore nel voler duellare all'aria aperta, sul balcone nel castello. >> Dichiarò il ragazzo, alquanto scocciato dalla stramba novità.

<< Beh, credevo che sentire degli sguardi inquieti su di noi ti potesse dare una certa carica in più. >>

Il fanciullo alzò un poco i propri occhi verso il giardino regale, osservando gli occhi preoccupati o, chissà, forse semplicemente incuriositi dei giardinieri. Nelle proprie menti, immaginava il giovane, ruzzolavano strani pensieri e domande riguardanti il risultato possibile di tale duello, reso sfarzosamente in mostra da parte dell'avversario.

Il maestro notò le pupille del ragazzo agitarsi da una parte all'altra e, senza preoccuparsi nel contendersi, rise, divertito dall'angoscia del duellante.

<< Tenterò di non farti troppo male. >>
Lo rassicurò lui ironicamente, sbefeggiando di gusto.

<< Inoltre non vorrei mai mettere in cattiva luce le abilità di un nobile così audace e determinato dinanzi lo sguardo di persone che potrebbero, magari, sfiduciare del prossimo erede al trono. Nevvero, principessa? >>

Il fanciullo ignorò le taglienti parole dell'avversario e, alzandosi dall'inchino dovuto, sospirò e si mise in posizione, muovendo il braccio destro e alzando con leggerezza la spada che stringeva con energia.

Il nemico fece lo stesso, posizionando la sottile lama della spada dinanzi lo sguardo severo del ragazzo.

<< Bravo, vedo che stai finalmente dando ascolto ai miei vecchi ma saggi consigli: mai- >>

<< Mai farsi prendere dal panico e, in questo caso, dalla rabbia. >> Disse, facendo un sorrisetto forzato.

I duellanti incrociarono i propri sguardi come fanno delle spade in duello, creando delle scintille fra un colpo e l'altro, accedendo quella fiaccola di eccitante euforia da non riuscire a fermare la lama e continuare insistentemente a combattere, facendone poi degli avversari uno il vincente e, l'altro, il perdente.
Questi rimanevano immobili, aspettando chi avrebbe avuto il coraggio di sferrare il primo attacco.

𝑵𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora