Vi consiglio di accompagnare la lettura ad un po' di musica a tema nella playlist "Non esiste nessuna leggenda - soundtrack" su Spotify.
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E se siete curiosi di dare un volto ad ogni personaggio o vedere i vari luoghi della storia, vi consiglio di dare un'occhiata alla mia raccolta Pinterest!
Cercate il nome blacklake_ (Sun❂)°.*☆•.°
La soffice e delicata luce del mattino accarezzava le scure foglie degli alberi che, contente dall’arrivo del sole, frusciavano con melodia colpendosi fra loro, come se danzassero e ringraziassero la gigantesca stella per essere sorta ancora una volta. Anche gli animali erano allegri per il ritorno dell’atteso sole: volatili dal piumaggio colorato cantavano con vivacità assieme allo stormo, comunicando a tutti il buon risveglio, degli scoiattoli si lavavano con attenzione le proprie code arruffate e, stiracchiandosi, correvano già in cerca di qualche ghianda da sgranocchiare. Api e farfalle volavano con grazia nella natura, poggiandosi su qualche bel fiore profumato o riposandosi un poco le sottili zampe nelle piante basse della foresta. Animali a quattro zampe passeggiavano con sicurezza all’interno della propria casa e, di quando in quando, emettevano dei leggeri versi come simili a sonnolenti sbadigli.
La selva si era dunque risvegliata dopo la lunga e quasi interminabile notte, pronta a far respirare nei propri polmoni la fresca aria del mattino e riprendendo a prosperare con naturale calma.
La foresta decise poi di fermare per un’istante la sua importante crescita, stabilendo bene di rimanere immobile e osservare incuriosita i due piccoli figuri che si riposavano in una piazzola libera dalle sue viscere: un ragazzo dalle vesti sporche si copriva il capo con uno scuro foulard che, stretto in volto, gli nascondeva il viso addormentato e, l’altro ragazzo al suo fianco, portava delle vesti nere e, con le mani, si copriva gli occhi, desideroso fermare la luce del sole e di continuare il riposo tanto aspettato in quei giorni di continua fuga.
Un modesto falò al loro vicino era ormai spento e ceneri della secca legna raccolta dai due si spostava al sospiro del leggero vento, lasciando degli scuri segni al suo passaggio. Due armi si trovavano non troppo lontane dalle due stanche sagome e queste riflettevano i raggi di sole che riuscivano a superare le spesse fronde degli alti e vecchi alberi.
La figura dai capelli rossicci e dalla coda malconcia continuò a girarsi a lungo e, arrendendosi alla noiosa luce, alzò il proprio busto, sedendosi e stropicciandosi gli occhi ancora pesanti. Si sfilò con malavoglia la piccola cordicella di cuoio e si sciolse i capelli crespi: spesse ciocche toccavano a malapena le spalle del giovane e riuscivano a coprire le lunghe orecchie da mezzelfo, nascondendo inoltre gli occhi di un profondo e lucente verde etereo.
La mezza razza riprese i capelli fra le mani e, tirandoli con calma, creò una comoda e semplice coda bassa, provando poi a mantenere i corti ciuffi ribelli dietro alle orecchie, ma con scarsi risultati.
Serapion cercò di bagnare con la propria lingua le labbra secce ma si accorse di avare la bocca asciutta.
<< Atys. >> Parlò lui girandosi verso il compagno e notando quest’ultimo che continuava imperterrito a dormire, dando a lui le proprie spalle.
Il mezzelfo sospirò.
Non voleva svegliare il compagno solo per chiedergli di passare a lui una borraccia d’acqua per rinfrescarsi, poteva semplicemente prenderlo da solo e poi riprovare a chiudere gli occhi ancora per qualche istante.
Serapion si avvicinò silenziosamente al fanciullo affianco e cercò con attenzione lo zaino celeste che il ragazzo si era portato con sé. Il mezzelfo si ricordò che, prima che i due si addormentassero, il compagno aveva poggiato la propria testa sopra lo zaino, usandolo come cuscino ma, quando si avvicinò al capo, si accorse che non era lì. Probabilmente lo zaino non era stato un cuscino dignitoso a causa del suo scomodo contenuto. Il giovane continuò a cercare e solo dopo aver superato il corpo assonnato del fanciullo si rese conto che lo zaino era proprio stretta fra le braccia di Atys, come se lo volesse proteggere.
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𝑵𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂
Fantasy《[...] non c'è certezza nella tua voce e altresì nelle parole di tutte quelle creature e razze che abitano nei mondi che io stesso ho creato. Non esiste nessuna leggenda, ma solo una irreversibile verità.》 Altre persone tessono il destino di un giov...