Vi consiglio di accompagnare la lettura ad un po' di musica a tema nella playlist "Non esiste nessuna leggenda - soundtrack" su Spotify.
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E se siete curiosi di dare un volto ad ogni personaggio o vedere i vari luoghi della storia, vi consiglio di dare un'occhiata alla mia raccolta Pinterest!
Cercate il nome blacklake_ (Sun❂)°.*☆•.°
Un uomo dalle lunghe orecchie a punta strinse delle spesse corde al collo e al dorso del proprio cavallo e, dopo aver accarezzato il manto dell'irrequieto animale, salì con disinvoltura sulla propria carovana, pronto a giungere dinanzi le immense mura dell'oscura città.
L'elfo mosse un poco le redini e il ronzino iniziò a trottare, seguendo gli ordini del padrone. Gli zoccoli sprofondavano di tanto in tanto nelle piccole pozze d'acqua create dalla breve pioggia che era riuscita ad inumidire l'aria che stringeva le vecchie e spoglie case dell'Oulitos, il piccolo angolo nascosto agli occhi dei cittadini.
Ad ogni movimento delle traballanti ruote di legno, si percepiva il rumore delle merci che, scontrandosi fra loro, procuravano un odioso tintinnio metallico. Queste era disposte su lunghe ceste o rinchiuse in compatti sacchi di juta ma, anche se arano tenuti fra loro da cordicelle rossicce, riuscivano comunque a spostarsi. Si notavano poi due grossi sacchi che, a differenza degli altri, non si spostavano da una parte all'altra e che anzi, per il loro peso, riuscivano a non balzare per ogni dosso preso in pieno dalla vecchia carovana.
L'uomo continuò a muovere le redini, intimando all'animale di trottare con ancora più rapidità. Il carro riuscì finalmente ad abbandonare l'angusto ambiente dell'Oulitos e giungere dunque nella parte "raggiante" della città dove vi abitavano i nobili e le famiglie ricche degli esseri umani più rispettati.
Le abitazioni erano tinte di colori sgargianti e i tetti a punta le mettevano ancora più in risalto. Le finestre erano integre e ben pulite e a volte, proprio da quelle fessure, si poteva notare qualche giovane che leggeva un libro o che dormiva spensierato, appoggiando la propria testa al morbido cuscino dalle piume d'oca. Il vento era come cambiato e trasportava con sé il dolce profumo del lago e dei fiori ben tenuti e annaffiati ai balconi delle curate case.
L'elfo osservava con meraviglia quella vita così tanto differente dalla sua e, anche se sognava un giorno di poter abitare e vivere in quel mondo così placido e dolce, percepiva un leggero disagio riempirgli il cuore, consapevole di non far parte di quella realtà.
Dopo non molto, Ilphar raggiunse una lunga piazzola nel quale, proprio davanti a lui, si ergevano maestosi le enormi mura della città e, inoltre, l'alto portone di legno che si mostrava quasi intimidatorio dinanzi la minuscola figura dell'elfo e della sua modesta carovana.
Due torri si notavano affiancate al portone, le quali facevano da dimora a due guardie cittadine, uomini che potevano aprire o chiudere, sotto ordine, l'enorme porta. Altrettante guardie erano immobili ai lati dell'accesso e fissavano con sospetto l'elfo, continuando a tenere stretto nelle proprie mani semplici lance dalla sottile punte in ferro.<< Ilphar! Caro uomo dalle orecchie a punta, che ci fai da queste parti? >> Parlò uno delle guardie, avvicinandosi con tranquillità alla carovana.
<< Non sei venuto da noi solo qualche settimana fa? >>
<< Salve Elian. Non siete in errore: sono passate due settimane da quando vi ho richiesto la mia uscita dalla città e, anche oggi, gentilmente ve lo richiedo. >>
<< A quest'ora della notte poi? >> Sbeffeggiò la seconda guardia, posizionando stupidamente la mano davanti all'elmo che gli copriva completamente il volto, simulando un lungo sbadiglio.
<< Il lavoro del mercante è un'attività estenuante ma redditizia! E poi non voglio tener scontenti i miei adorati clienti. >>
<< Che elfo premuroso. >> Disse con sarcasmo Elian, allungando lo sguardo e osservando la merce da lontano.
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𝑵𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂
Fantastik《[...] non c'è certezza nella tua voce e altresì nelle parole di tutte quelle creature e razze che abitano nei mondi che io stesso ho creato. Non esiste nessuna leggenda, ma solo una irreversibile verità.》 Altre persone tessono il destino di un giov...