Capitolo 4

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Vi consiglio di accompagnare la lettura ad un po' di musica a tema nella playlist "Non esiste nessuna leggenda - soundtrack" su Spotify.

E se siete curiosi di dare un volto ad ogni personaggio o vedere i vari luoghi della storia, vi consiglio di dare un'occhiata alla mia raccolta Pinterest!
Cercate il nome blacklake_ (Sun❂)

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Una delle quattro ruote della carrozza regale prese in pieno una pietra, causando uno scatto improvviso del mezzo, movimento che prese alla sprovvista i tre figuri che si trovavano al suo interno: un ragazzo che portava con noia un pesante diadema al capo, una donna anziana che stringeva con spavento la propria veste, temendo di volar via a causa delle continue scosse, e una fanciulla che sobbalzando urlò un:

<< Eh che cavolo! È possibile che il cocchiere non sappia schivare qualche sasso che incontra sulla sua strada? >>

Dopo l’urlo indignato di Elinor, un'altra ruota prese nuovamente un sasso. 

La ragazza sbuffò e aprì la minuscola porta del carro, affacciandosi all’esterno. 

<< Ti giuro che se continui a prendere sassi a destra e a manca, prendo il pugnale del principe e te lo ficco su per- >> 

Il fanciullo tirò con violenza l’amica costringendola a rimettersi al proprio posto. 

<< La potresti smettere di urlare ai quattro venti che porto un pugnale con me? >> Sgridò lui, osservando malevolo la fanciulla.

<< E perché dovresti mantenerlo segreto? Mi sembra alquanto ovvio che un principe voglia portarsi un’arma con sé, per difesa personale. >> 

<< Ma in questo modo potrebbe dare un'impressione negativa verso i propri cittadini. >> Intervenne Josephine, ondeggiando la testa da destra a sinistra. 

<< Sembrerebbe che l’erede di questo regno non si fidi della propria gente, delle persone che vi abitano. >>  

<< E secondo te Irvine dovrebbe fidarsi di tutti? A occhi chiusi? >> Domandò la fanciulla, scettica.

La donna squadrò con superiorità la ragazzina e, con tono calmo, rispose:

<< Diciamo che può portare con sé un pugnale, nascondendolo nello stivale destro. Ma dovrebbe fare in modo che nessuno lo noti. >> 

<< Come fai a sapere che il pugnale si trova proprio nello stivale destro? >> Domandò Irvine, quasi spaventato dalla conoscenza dell’anziana domestica.

<< Ho tirato ad indovinare. >> Dichiarò con un sorriso.

Elinor scoppiò in una risata incontrollata.

<< Ti hanno mai detto che sei inquietamente, Josi? >> 

<< Davvero? >> Chiese con tristezza la donna accarezzandosi i capelli raccolti in una coda bassa.

I due amici si guardarono divertiti e risero per la risposata ingenua della domestica. 

La carrozza continuò ancora per qualche minuto a percorrere il lungo ponte, situato al di sopra del profondo lago che separava l’immensa città dal vecchio castello sull’isolotto. 

Il principe si sistemò comodo tra i morbidi sedili di color perla e guardò fuori dalla piccola finestrella: vide le centinaia di banchi posti all’esterno sui quali i cittadini allestivano averi e prodotti creati da loro stessi. 
Il ragazzo riusciva ad ammirare il luccichio lontano del metallo appena forgiato e poteva ascoltare il tintinnio delle armature pesanti che i fabbri mettevano in bella mostra. Purtroppo il principe non si dirigeva al mercato per comprare qualche arma o armatura di ottima fattura, ma lo faceva solamente con l’obbiettivo di acquistare qualche monotono vestito.
 
<< Ehi Irvi. >> Elinor s’insinuò fra i pensieri del giovane. 

𝑵𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora