Capitolo 7

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Vi consiglio di accompagnare la lettura ad un po' di musica a tema nella playlist "Non esiste nessuna leggenda - soundtrack" su Spotify.

E se siete curiosi di dare un volto ad ogni personaggio o vedere i vari luoghi della storia, vi consiglio di dare un'occhiata alla mia raccolta Pinterest!
Cercate il nome blacklake_ (Sun❂)

°.*☆•.°

Il principe si svegliò improvvisamente sentendo una persona che, con non curanza, aprì le spesse finestre della stanza da letto e, facendo frusciare le leggere tende rosee, iniziò a far entrare la fresca aria della mattina.

Il ragazzo si stropicciò gli occhi con la mano e, con tono nervoso, chiese:
<<Perché non mi svegliate mai con calma? Potevate almeno portarmi del latte caldo o qualcosa del genere per farmi iniziare questa giornata con il buon umore.>>

<<Mi scusi mio caro principe, non la volevo svegliare, davvero.>>

Ridacchiò la voce e, d’un tratto, la stessa persona che aveva cessato il dolce sonno del ragazzo, si gettò sul morbido letto provocando un pericoloso scricchiolio proveniente proprio da quel raffinato giaciglio.

<<Ma che diavolo pensa di fare->>
Il fanciullo si alzò rapidamente ma, appena lo fece, vide davanti a sé due grandi occhi castani che lo fissavano con dolcezza e con un estremo entusiasmo.

<<Eli? Ma ti pare il modo di svegliarmi?>>

<<Ti ho già detto scusa!>>
Continuò l’amica.

<<Ma oggi è un giorno speciale! E, di conseguenza, dovresti svegliarti prima e farti bello!>>

<<Farmi bello dici?>>
Sbuffò infastidito il ragazzo.
<<No, penso proprio che non lo farò.>>

E si sdraiò nuovamente, appoggiando la testa nel soffice cuscino e chiudendo gli occhi.

La ragazza non accettò il rifiuto dell’amico e decise bene di acchiappare uno dei tanti altri cuscini e di colpire con forza il principe.

<<Ma la smetti?>>

<<Auguri di buon compleanno stupido! E ora alzati, devi indossare il vestito e sistemare quegli insopportabili capelli in disordine.>> Esordì l’amica e, spingendo con forza il fanciullo, lo costrinse ad alzarsi finalmente dal letto a baldacchino.

<<Da dove vuoi cominciare allora? Penso che sarebbe meglio iniziare da->>

<<Dalla colazione.>>
Incalzò l’amico, ancora assonato.

<<La colazione è l’ultimo dei nostri problemi.>>

<<Come l’ultimo?>>
Esordì confuso il principe.
<<Io sto morendo di fame!>>

<<Cominciamo dai capelli.>>
Rispose Elinor, facendo finta di non sentire i continui lamenti del ragazzo. 

<<Va bene, se proprio insisti.>>
Disse il fanciullo, prendendo la sedia e portandola fuori il piccolo balcone della stanza.

<<Dove stai andando?>>

<<Porto la sedia fuori. Sono abituato a essere pettinato sul balcone, almeno posso ammirare la mia bellissima città!>>

<<Che bambino viziato.>>
Bofonchiò la ragazza.
<<Ti ho sentito stupida!>>
Gridò il principe.

La domestica seguì il fanciullo e, dopo che quest’ultimo si sedette, lei gli iniziò a pettinare gli arruffati capelli neri.

𝑵𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora