Vi consiglio di accompagnare la lettura ad un po' di musica a tema nella playlist "Non esiste nessuna leggenda - soundtrack" su Spotify.
•
E se siete curiosi di dare un volto ad ogni personaggio o vedere i vari luoghi della storia, vi consiglio di dare un'occhiata alla mia raccolta Pinterest!
Cercate il nome blacklake_ (Sun❂)°.*☆•.°
Mille occhi estranei e diversi osservavano il principe, il futuro erede del regno.
Irvine sentiva quegli sguardi sfiorargli il corpo ed entrargli nella mente come un serpente che gli avvelenava i pensieri, concentrato su quei strani occhi.
Le parole del principe vorticavano ancora nella stanza del vecchio castello e le mura non permettevano a quella fievole verità di fuggire, di liberarsi da quel tormento.La verità faceva forse male, era forse oscena?
Perché quei sospiri fermati a metà per lo stupore? Perché il tempo si era fermato attorno al povero ragazzo, intrappolato in una vita sbagliata, non sua.Il fanciullo ansimava e sentiva ancora le sue sottili gambe tremare.
Lui aveva ancora paura e il suo cuore non riusciva ad abbandonare quel sentimento, conficcato ormai come una freccia spinata.Il Signor Geyer assaggiò il sangue che gli scendeva dal naso e, ridacchiando, disse:
<<Sono felice che abbiate detto la verità principe, ma chissà cosa ne penseranno gli altri!>>
Poi strillò: <<Avete sentito nobile gente? La nostra cara Irvine non è altro che un principe, un vero e proprio uomo! Non è divertente?>>Ancora ed ancora, un infinito parlottare e sottile bisbigliare si elevò fra gli invitati, fra i nobili e i sovrani dei regni che erano giunti a Lakide per festeggiare il compleanno del fanciullo.
Il ragazzo sentì dei leggeri passi avvicinarglisi e alzando lo sguardo vide un fanciullo che aveva già incontrato, biondo e con le vesti lunghe e bianche: era Nyada.
<<Tu.>> Iniziò lui.
<<Sei un uomo?>>Irvine osservò il giovane che, quasi preoccupato, domandava una cosa tanto ingenuamente.
<<Sì, io sono un uomo, un ragazzo tanto quanto te, Nyada.>>
Il ragazzo accennò un sorriso ed allungò la mano verso il principe, per portarlo via dal corpo del nobile ubriaco.
<<E va bene ho capito, tu sei un principe.>>
Il principe rimase stupido dalla benevolenza del giovane, ma non fece in tempo a prendere la sua mano che qualcuno urlò un:
<<Un uomo? Ma che stupidaggine e mai questa!>><<Penso proprio che la principessa abbia sbattuto la testa troppo forte!>> Fece un altro.
<<Lo penso anch'io! Ha davvero perso la ragione!>> Incalzò un'altra.
<<Che cosa ridicola!>>
Uno sciame di risate impossesso l’udito del principe, impedendogli di pensare.
Erano risate che ferivano le parole di Irvine, erano insistenti e continue.
Tutti ridevano, tutti deridevano Irvine e la verità.Il ragazzo portò il suo sguardo verso le persone con cui aveva parlato e con cui aveva stretto amicizia. Il fanciullo incontrò lo sguardò di Huiran, l’imperatore del regno di Hailyss che rimaneva a bocca aperta, confuso, continuando a fissare il principe come una figura aliena, oltre l’immagine umana. Irvine trovò Corray sovrano di Vuonell che, come tutti gli altri, esplodeva in una grassa e persistente risata, convinto che quel ragazzo avesse perso completamente il senno. Poi vide il re Yfrem, affiancato dalla guerriera e dal sacerdote del regno di Gìyel, che contorceva con ribrezzo il viso e, con la mano, incitava il figlio ad allontanarsi “da quella cosa”.
STAI LEGGENDO
𝑵𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂
Fantasy《[...] non c'è certezza nella tua voce e altresì nelle parole di tutte quelle creature e razze che abitano nei mondi che io stesso ho creato. Non esiste nessuna leggenda, ma solo una irreversibile verità.》 Altre persone tessono il destino di un giov...