Vi consiglio di accompagnare la lettura ad un po' di musica a tema nella playlist "Non esiste nessuna leggenda - soundtrack" su Spotify.
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E se siete curiosi di dare un volto ad ogni personaggio o vedere i vari luoghi della storia, vi consiglio di dare un'occhiata alla mia raccolta Pinterest!
Cercate il nome blacklake_ (Sun❂)°.*☆•.°
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Atys, assistendo a tale scena, estrasse con uno scatto fulmineo la propria arma, stringendo l'elsa con forza, tentando di placare il tremolio che si stava pian piano diffondendo in tutto il proprio corpo, e posizionando il filo della lama dinanzi al suo sguardo, decise di puntare i suoi occhi sulla creatura, attento ad ogni suo minimo movimento. Egli percepiva con precisione i propri tendini contrarsi con sforzo, emergendo sulla superficie della pelle accompagnati dalle vene pulsanti, e i muscoli dolevano dallo sforzo e dalla pesantezza che quell'angoscia stava gravando sul cuore del giovane.
Il fanciullo ignorò quei lamenti e posizionò la punta della spada verso quell'essere.
Il fuoco fatuo si spostò senza perder troppo tempo dietro la spalla dell'amico umano, utilizzandolo come un rassicurante scudo, e il mezzelfo, proprio come il compagno al suo fianco, si mise in allerta. Egli non aveva armi con cui difendersi, ma si posizionò in modo tale da potersi allontanare da un ipotetico attacco della creatura, tenendo in allerta il proprio corpo e mantenendo il battito cardiaco stabile, tenendo la mente lucida.Gli occhi della bestia si mossero da una parte all'altra in modo innaturale, come se le orbite non fossero tenute da alcun nervo e queste dovessero saltare fuori da un momento o l'altro, poi si placarono osservando con odio le tre indesiderate figure dinanzi a lei.
<< Come hai osato portarli nel mio ventre! Nel grembo della tua stessa madre! >>
Una voce rauca e stonata fuoriuscì con sforzo dal corpo dell'essere, come se quelle stesse parole avessero trafitto le spesse carni per riuscire a fuggire da quelle viscere in decomposizione, pronte a soccombere al gelido abbraccio della morte. Il becco non si mosse per scandire quell'angosciante frase, né i denti parvero digrignare per stridere una di quelle parole che comunque fecero tremare l'aria come se la belva avesse ruggito, urlato con disprezzo contro l'esile prole indifesa.
<< Loro non sono miei figli e neppure tuoi fratelli! Sono solamente intrusi che tentano di portarti via dalle mie amorevoli braccia. Perché condurli nelle mie viscere fino al mio cuore? >>
La piccola creatura sobbalzò dall'avventata convinzione della madre e, ancora spaventato da quella reazione e da ciò che la genitrice aveva fatto al fiore che gli era stato donato dal fanciullo, cercò di mostrare a lei le loro reali intenzioni, dimenandosi come un matto per tentare di dargli una spiegazione convincente in meno di qualche secondo. Ma prima che egli riuscisse a cinguettare qualche frase sensata, la bestia emise un altro grido furibondo ed alzando il braccio scheletrico in alto colpì senza pietà la modesta figura, spingendola con tanta violenza da fargli sbattere il capo contro la parete opposta.
La creatura guida si afflosciò a terra senza forze e, a causa del colpo subito, la maschera di legno scivolò al suolo, rivelando il viso della figura che fino ad allora era rimasta nascosta agli occhi dei viaggiatori. La pelle di porcellana faceva risaltare la sottile bocca assente di labbra ma provvista di fini dentini giallognoli dove poi in alcune parti erano assenti, come mai cresciuti sulle gengive rosa. Poi vi erano gli occhi che, oscurati dalle profonde orbite nere, mostravano le iridi biancastre assenti di pupilla che sfavillavano come riflettendo la luce emessa dal fiume, e due fessure ne facevano da naso, permettendogli di respirare. Il visino tondo era costellato da solchi i quali parevano segnare l'intera pelle con la propria presenza, esse parevano cicatrici come si fosse ferito, ma in realtà erano rughe le quali seguivano la forma del minuscolo teschio infantile.
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𝑵𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂
Fantasy《[...] non c'è certezza nella tua voce e altresì nelle parole di tutte quelle creature e razze che abitano nei mondi che io stesso ho creato. Non esiste nessuna leggenda, ma solo una irreversibile verità.》 Altre persone tessono il destino di un giov...