Capitolo 23

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"Oi oiii!" Urlò Louis correndo verso il bus dove erano seduti gli altri 3, Harry che si trascinava dietro di lui.
"Ciao." Sorrise Harry.
"Tutti a posto? Siete pronti per festeggiareee?" Esultò Niall. "Chi vuole una birra?"
"Io." Harry annuì, prendendo al volo la birra che Niall gli lanciò.
"Sono le fottute 10 del mattino!" Liam scosse la testa.
"Quindi? Non è mai troppo presto per una bibita." Alzò le spalle Niall.
"Sì ma tu sei fottutamente irlandese. Tu, però" -Liam indicò Harry- "non sei irlandese, e neanche un alcolizzato."
"Ho bisogno di un alcolico." Fece spallucce Harry.
"Quali motivi hai per bere?"
"Parecchi, grazie Liam." Harry prese un sorso della birra.
"Sì, certo, tipo cosa?" Rise Liam.
"Non sono affari tuoi."
"Va bene, sei scortese."
"Cosa facciamo oggi?" Zayn li interruppe.
"Guidiamo e basta."
"Divertente." Disse Louis sarcastico.

//

"Non posso farcela. Non posso. Farò un casino. Non posso." Harry si stressò, camminando avanti e indietro.
"Cos'è che non puoi fare?" Liam entrò silenziosamente nella stanza.
"Tutta questa merda. Ho così fottutamente paura. Non posso fare il tour."
"Hey, Harry, starai bene. L'hai già fatto prima, così tante volte. Andrà tutto bene."
"Cazzo." Harry si sedette, la testa tra le mani tremanti. "Scusa. Mi dispiace, so che la mia voce è fastidiosa. Starò zitto."
"La tua voce non è fastidiosa, è molto carina." Liam si accigliò.
"Grace dice che è fastidiosa." Borbottò il riccio.
"Mente. Hey, cosa stai facendo?" Liam afferrò il polso di Harry mentre quest'ultimo si grattava ai lati delle mani.
"Ow." Guaì Harry, tirando via il braccio.
"Scusa, ti ho fatto male?"
"Solo un po', è tutto a posto."
"Cosa ti è successo al braccio?"
"Io, um, uh è solo ammaccato."
"Davvero?" Liam alzò le sopracciglia alla sua menzogna palese.
"Sì."
"Fammi vedere."
"È solo una ferita."
"Allora fammela vedere."
"Non è un grosso problema."
"Harry, lo stai facendo diventare tu un grosso problema."
Harry si alzò, uscendo dalla stanza senza una parola.
"Harry, che cazzo sta succedendo?" Liam lo seguì.
"Niente. Va bene? Cosa vuoi?"
"Che tu mi mostri cosa nascondi."
"Che diavolo sta succedendo?" Zayn guardò i due litigare.
"Niente." Borbottò Harry. "Vado a fumare."
"Non puoi, siamo su un bus in movimento, idiota." Louis scosse la testa.
"Porca troia."
"Harry, che cazzo stai nascondendo?"
"Ho mentito, va bene. Non è una ferita, mi sono solo appena fatto un nuovo tatuaggio ed è una merda. Lo coprirò o qualcosa di simile."
"Quando te lo sei fatto?" Chiese Louis. "Non sei mai uscito di casa da solo."
Harry gli lanciò un'occhiataccia. "Sì che l'ho fatto."
"Vieni qui." Louis si alzò in piedi, spingendo Harry di nuovo in camera da letto.
"Sì?"
"Di cosa si tratta?"
"Niente."
"Smettila di mentirmi, e perché cazzo stai mentendo riguardo al tatuaggio?"
"Vaffanculo." Harry si lamentò.
"No."
"Allora smettila di assillarmi! E dillo anche a Liam."
"No. Dimmi cosa nascondi."
"Sto dicendo la verità." Mormorò Harry, i suoi occhi iniziarono a inumidirsi.
"Non è vero cazzo!"
Harry chiuse gli occhi, le lacrime scivolarono fuori mentre prendeva un respiro profondo. "Io... ora non posso farlo."
"Perché diavolo non puoi?"
"Per favore Louis."
"Aspetta, stai piangendo?" Il suo tono divenne improvvisamente morbido.
"N-no." Harry si asciugò gli occhi. "Allergie."
"Siamo già passati sopra a questo. Non hai dannate allergie."
"Sono solo davvero stressato e non posso farlo ora." Tirò su col naso.
"Mi dispiace. Sono solo preoccupato per te."
"Sto bene. Davvero, sto bene."
La coppia ritornò nell'area principale, ricevendo sguardi interrogativi. Louis scosse solo la testa.

//

"Haz, vieni con noi?" Louis fece spuntare la testa da dietro l'angolo.
"Dove andate?"
"Io, Niall e Zayn stiamo andando da Nando's."
"Penso che resterò qui. Potrei provare a dormire presto."
"Va bene, beh Liam resta qui. Notte." Louis salutò prima di sparire.
"Liam?" Harry lo cercò.
"Ciao." Sorrise Liam.
"Posso parlarti?"
"Certo. Riguarda quello che è successo prima?"
Harry scosse la testa, sedendosi vicino a lui, a gambe incrociate. "Un'altra cosa."
"Va bene, continua."
"L'ho detto a Louis l'altro giorno. Um io... sono... dio ho paura."
"Va tutto bene, non ti giudicherò."
"Lo dirò e basta. Sono gay." Harry mantenne lo sguardo fisso sul divano sotto di lui.
"Aspetta, davvero?"
"Sì."
In meno di un secondo Harry fu avvolto in un abbraccio. "Sono fiero di te."
"Lo sei?"
"100%. Perché non dovrei?"
"Non lo so. Ho paura che le persone non mi accettino."
"So per certo che Niall e Zayn lo faranno."
"Devo dirglielo ma non so quando."
"Cosa ne pensi di dirglielo quando tornano? Io e Lou andremo in camera da letto e tu puoi dirglielo."
"Ok. Sì."

//

"Louis, vieni qui." Liam lo chiamò appena il trio tornò.
"Tutto a posto?" Louis mandò un'occhiata interrogativa ad Harry prima di seguire il suono della voce di Liam.
"C'è una cosa che devo dirvi." Harry prese un respiro profondo. "Um l'ho già detto a Louis e Liam."
"Ok?"
"Sono gay." Disse il riccio, inaudibile.
"Huh?"
"Sono gay." Questa volta lo disse a voce più alta.
"Oh mio dio lo sapevo!" Niall saltò sù e giù con un sorriso in faccia. "Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo!"
"Cosa? Come facevi a saperlo?" Si accigliò Harry.
"Lo sapevo e basta." Niall abbracciò Harry.
Harry guardò in direzione di Zayn dalla spalla di Niall, non aveva detto niente e ciò iniziava a spaventare il riccio.
"Z-zayn?"
"Sì?"
"Mi odi?"
"Assolutamente no. Questo significa che posso scoparti?"
"Cosa? Assolutamente no." Harry scosse la testa, imbarazzato.
"Perché no? Non è che gli altri me lo lasceranno fare, a loro non piace il cazzo."
"Zayn!"
"Scusa, scusa. Ma nel caso cambiassi idea..." Zayn se ne andò.
"Come lo sapevi?" Harry sussurrò a Niall quando Zayn li lasciò soli.
"Hai visto il modo in cui guardi Louis?"
"C-cosa?"
"Oh andiamo Harry, ti piace."
"I-io... non è vero."
"Va tutto bene, non lo dirò a nessuno."
"Promettilo." Borbottò Harry.
"Lo prometto." Acconsentì Niall.
"Louis avevi ragione. Zayn mi ha chiesto se potesse scoparmi."
I ragazzi si girarono a guardare Zayn, che scosse solo le spalle. "Cosa? A lui piace il cazzo e a me piace scopare."
"Gesù Cristo." Liam si prese la testa tra le mani, scuotendola.

I'm Fine || Larry Stylinson - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora