Capitolo 31

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Louis entrò in camera di Harry, vedendolo steso nel letto, rannicchiato al suo coniglietto di pezza. Il liscio sorrise, spostandogli i capelli dal viso e premendo un bacio sulla sua fronte prima di spogliarsi rimanendo in boxer e seguire Harry nel letto.
Appena quest'ultimo sentì il materasso abbassarsi si girò, accoccolandosi a Louis con il suo coniglietto ancora incastrato sotto un braccio.
Louis prese il telefono dal comodino accanto, scrivendo velocemente a Niall 'siamo usciti per un appuntamento !!', prima di posarlo giù e accoccolarsi ad Harry.

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"Penso che oggi andrò a parlare con il management riguardo a Grace." Harry disse intontito entrando in salotto.
"Vuoi che venga?"
"Um probabilmente diranno qualcosa su di noi... aspetta e se li facessi venire qui? È anche casa tua quindi non sarebbe strano se tu fossi qui."
"Mi sembra un buon piano, facciamo un po' di colazione e poi puoi chiamarli, sì?"
"Ok." Concordò Harry.
"Cosa vorresti oggi?"
"Potrei avere del porridge per favore?"
"Certo che puoi."
"Lou, pensi che tutti i cani abbaino nella stessa lingua?" Il riccio si girò verso Louis, uno sguardo confuso in faccia.
"Harry, amore, non ne ho la più pallida idea." Ridacchiò Louis.

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"Di cosa si tratta?" Una delle donne chiese, sedendosi sul divano.
"Voglio 'rompere' con Grace."
"Sai di non poterlo fare." Affermarono loro con un sospiro di rassegnazione e un'alzata di occhi al cielo.
"Perché no?" Si accigliò Harry.
"Perché non vi siete 'frequentati' per abbastanza tempo. E se vi lasciate ora ci saranno più rumors che mai, con Louis che ha recentemente lasciato Eleanor."
"Ma non voglio vederla, non è... non è buona."
"Beh mi dispiace che non ti piaccia ma dovrai crescere un po' e cercare di andarci d'accordo."
"Ha fottutamente incoraggiato il suo disturbo alimentare, per Dio." Louis ringhiò. "Lo bullizza, quando tutto quello che Harry fa è cercare di essere gentile."
"Beh mi dispiace sentire tutto ciò ma-"
"Ma cosa, cazzo!? Non potete costringerlo a stare con lei, è tossica."
"Mi picchia." Mormorò Harry, appena udibile.
"Che hai detto?"
"Mi picchia." Ripetè lui. "Se non faccio bene qualcosa mi picchia." Harry si alzò in piedi, precipitandosi fuori dalla stanza.
Louis lanciò un'occhiataccia alle due donne e all'uomo. "Spero stiate scherzando, se ora lo costringete a stare con lei allora lasciamo la band. Vedetevela voi mh? Sono certo che siate capaci almeno di quello." Sputò lui prima di seguire Harry.
"Hey, Haz? Stai bene?"
"Sono così imbarazzato cazzo." Mormorò con le mani sul viso.
"Non hai niente di cui essere imbarazzato piccolo. Sono fiero di te per aver detto qualcosa."
Harry alzò lo sguardo, sorpreso. "Non pensi che io sia patetico?"
"Certo che no. Penso che tu sia la persona più forte che conosca"
"Non sono forte Lou, sono debole."
"Credimi, sei forte." Louis aprì le braccia, Harry ci si trascinò dentro e lasciò che il liscio lo stringesse.

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"Boo, Liam vuole sapere se posso andare a casa sua per uscire insieme. È ok?"
"Certo che lo è, non devi chiedere. Vuoi che ti porti in macchina?"
"Sì per favore."
"Sei pronto per andare ora?" Louis afferrò le sue chiavi dal gancio accanto alla porta.
"Penso di sì. Sto bene però?"
"Sei bellissimo. Aspetta, quello è il mio maglione?"
"Forse." Harry giocherellò con il bordo di esso.
"Come cavolo fa ad andarti ancora largo?"
"Perché tu l'hai comprato 10 volte più grande di te." Harry si abbassò, strofinando le labbra contro quelle di Louis. "Sei sicuro che ti vada bene portarmi in macchina?"
"Mhm. Non ti farò camminare."
Entrarono nell'auto, Louis lasciò la mano sulla coscia di Harry mentre iniziava a guidare.
"Solo, chiamami quando ti serve che ti venga a prendere, sì?"
"Sì, grazie. Ci vediamo dopo."
Harry baciò Louis prima di saltare giù dalla macchina e salutarlo con una mano mentre se ne andava.
"Tenero." Commentò Liam, facendo girare Harry con sorpresa.
"Mi hai spaventato." Si accigliò il riccio.
"Scusa." Rise l'altro. "Come stai?"
"Bene. Questa mattina è venuto il management e ho chiesto loro se potessi rompere con Grace. Non sono sicuro che me lo lasceranno fare ma spero di sì. Dov'è Zayn?" Il riccio si fermò, guardandosi intorno.
"Non so, da Nando's con Niall penso. E spero che ti facciano 'rompere' con lei. Come state tu e Louis?"
"Una meraviglia." Ad Harry si illuminò il viso. "Lo amo così tanto."
"Sono così felice per voi due. Al volo." Liam gli lanciò una birra prima di congelarsi.
"Liam?" Harry ondeggiò una mano. "Cosa stai guardando?" Rise nervosamente.
"Sediamoci."
"Li, mi stai spaventando."
"Harry, ti si è alzata la manica."
"C-cosa?" Balbettò lui.
"Fammi vedere."
"Non c'è niente da vedere."
"Allora cos'erano quei tagli?"
"Gatto." Sparò fuori Harry.
"Non sono un idiota Harry, dai."
Riluttante allungò il braccio, mordendosi il labbro mentre Liam gli arrotolava la manica.
"Merda Haz, sono solo questi?"
"Altri nell'altro braccio." Borbottò lui. "E sulle cosce."
"Altri? Gesù Cristo."
"Non puoi dirlo a nessuno."
"H-"
"No, non lo puoi dire a nessuno. Neanche a Lou. Per favore." Pregò Harry.
Liam sospirò, annuendo. "Per ora. Da quanto tempo lo fai?"
"Ero solito tagliarmi prima di x-factor e poi ho smesso ma ho ripreso l'anno scorso." Ammise. "Mi dispiace."
"Qualcun altro lo sa?"
"No. Solo tu ora. E Gem sapeva che lo facessi prima di x-factor. N-non lo faccio da tre giorni però."
"Oh Harry." Sospirò Liam. "Devi fermarti."
"N-non posso fermarmi e basta."
"Certo che puoi Haz, possiamo aiutarti."
"No. Tu non capisci, non posso fermarmi e basta."
"Perché?"
"Perché non è così semplice cazzo!" Urlò Harry prima di sospirare e strofinarsi gli occhi. "Mi dispiace... solo che, non capiresti."
"Va bene, mi dispiace. Perché lo fai?"
"Sta tutto uscendo fuori adesso non è vero." Harry forzò una risata. "Mi sento una merda. È solo un modo per sfogarmi."
"Non è salutare Haz."
"Pensi che non lo sappia? Certo che lo so ma non funziona nient'altro. Va bene, non sto facendo del male a nessuno alla fine."
"Stai facendo del male a te stesso."
"Non importa. È questo il punto."
"Gesù Cristo." Mormorò Liam. "Chiamami se mai volessi tagliarti, sì? O vai a parlare con Louis. Solo, distraiti."
"Ci proverò."
"Quanto spesso lo fai?"
"Non so, ogni volta che mi sento triste o patetico o stupido, praticamente ogni volta che mi serve uno sfogo." Harry si strofinò inconsciamente i polsi.
"Lou lo scoprirà Harry, se è sulle cosce li vedrà quando farete, sai."
"Lo so, dovrò dirglielo ad un certo punto ma p-probabilmente mi lascerà."
"Non c'è motivo che ti lasci. Quel ragazzo ti ama così tanto."
"Davvero?"
"Davvero. E Harry, so che non mi credi ma sei davvero forte." Liam sorrise dolcemente.
"Come posso esserlo?"
"Hai passato tanto ma sei ancora qui. Molte persone si sarebbero arrese a questo punto. Ma i tuoi tagli, mostrano che tu stia combattendo e non ti stia arrendendo."
"Grazie Li." Sorrise Harry, non era d'accordo, ma non aveva voglia di litigare.
"Penso che dovresti dirlo a Louis quando arrivi a casa." Disse all'improvviso. "So che probabilmente dirai di no ma sarebbe meglio dirglielo prima piuttosto che dopo."
"Non so se posso." Sospirò Harry. "Sai quanto trovo difficile parlare dei miei sentimenti, figuriamoci dirgli che mi taglio come se fossi un fottuto foglio di carta o qualcosa del genere. Impazzirà."
"Potrebbe piangere, ma sarà molto più felice se glielo dicessi tu adesso anziché lasciare che lo scopra da solo."
"Io... ok potrei dirglielo. Non so."

I'm Fine || Larry Stylinson - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora