Capitolo 18

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"Cosa vuoi mangiare allora?"
"Non ho fame."
"Come fai a non avere fame? Io ho mangiato solo 10 minuti fa e sto morendo di fame."
"Non lo sono e basta." Alzò le spalle Harry.
"Beh devi mangiare qualcosa."
"No, sto bene. Puoi prendere qualcosa solo per te."
"Se lo dici tu."

//

"Dio, è così bello avere una pausa. Voglio dire, amo essere in tour ma non so."
"Non voglio tornare in tour." Ammise Harry. "Ho paura."
"Cosa ti spaventa?"
"Tutto. Le folle, i cartelloni, fare casini. E mi manca casa."
"Lo sai che possiamo fermare i cartelloni. E sono sicuro che non farai casini, e anche se succederà non importerà. Ci prendiamo tutti in giro sul palco, fa tutto parte dei nostri concerti."
Harry scosse le spalle. "Vorrei solo che avessimo un po' più di tempo di riposo."
"È ok, il tour Europeo non è molto lungo. Solo 4 settimane, più o meno."
"Suppongo di no. Mi dispiace essere noioso ma è ok se vado a letto? Sono distrutto."
"Va bene, sai dov'è la camera degli ospiti, giusto?"
"Sì, grazie."
"Notte, dormi bene."
"Notte, anche tu."
Harry si sedette sul letto, tirando fuori il cellulare.
'Hey Lou, come è andata? x'
Si mise in attesa di una risposta. Dopo 10 minuti si arrese, spegnendo il telefono con un sospiro e raggomitolandosi sotto le coperte.

//

Niall si svegliò di soprassalto, delle urla gli risuonavano nelle orecchie. Saltò immediatamente sù, precipitandosi in camera di Harry.
Harry era nel letto, dimenandosi violentemente mentre urla e lamenti lasciavano la sua bocca.
"Harry, Harry!" Niall si accovacciò di fianco a lui, tenendolo fermo. "Harry, svegliati!"
I suoi occhi si aprirono di scatto, puro panico al loro interno. "C-c-Lou? Lou!?"
"Sono io, Niall. Shhh, sei al sicuro. Va tutto bene, sono qui e sei al sicuro."
"Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi-"
"Harry, è ok, non ti preoccupare. Stai bene." Niall lo tenne stretto contro di sé mentre tremava.
"P-puoi accendere la l-luce p-per favore."
"Ok, aspetta."
Si allungò verso il comodino, premendo l'interruttore.
"Mi dispiace-"
"Hey, è abbastanza. Ne vuoi parlare?"
Harry strinse le labbra, scuotendo la testa. "No. No, per favore non farmelo fare."
"Va bene. Non lo farò."
"D-dov'è Lou?"
"È a casa, tu dormi a casa mia stanotte, ricordi."
"M-ma-"
"Vorresti che lo chiamassi?"
"S-sì per favore. Niall... mia mamma sta bene?"
"Sta bene H, vorresti che chiamassi anche lei dopo?"
"Sì, no, non...non lo so." Iniziò a singhiozzare quando Niall prese il cellulare, chiamando Louis.
"Niall che cazzo? Sono le 2 del mattino." Louis rispose con voce stanca.
"Riguarda Harry, ha avuto un incubo e voleva parlarti. Continuava a chiedere dove fossi."
"Oh dio ok, puoi passarmelo per favore?"
"Sì, certo" Niall porse il telefono ad Harry. "È Louis."
"Harry, Haz, calmati, va tutto bene, era solo un sogno."
"Louis-" singhiozzò, stringendo forte il telefono.
"Hey, va tutto bene, sto arrivando. Ci vediamo tra 10 minuti, va bene amore?"
"Mhm."
"Va bene, ora riaggancio. Prova a calmarti per me, sì?"

//

"Lou..." Harry tirò su con il naso, aprendo le braccia mentre Louis si precipitava nella stanza.
"Haz, va tutto bene." Louis lo abbracciò forte, giocando con i suoi ricci.
"Mia-mia mamma sta bene?" Sapeva che fosse una domanda stupida, certamente Louis non poteva saperlo ma sentiva comunque il bisogno di chiederlo.
"Non le ho parlato, ma sono certo che stia bene. Vuoi che le faccia uno squillo?"
"Io...sì..."
"Ok, la chiamo io per te. Niall, puoi tornare a letto."
"Sei sicuro?"
"Sì, positivo. Vai a farti sonnellino Nialler."
Louis porse il telefono ad Harry, quest'ultimo lasciò uscire un sospiro di sollievo quando la madre rispose.
"Mami?"
"Harry, caro, cosa c'è che non va?" Chiese, sembrando in preda al panico.
"H-ho avuto un incubo e... e papà ti faceva davvero molto male e dovevo sapere se stessi bene." Piagnucolò lui.
"Oh caro, sto bene, sto bene. E tuo padre non è neanche in questo paese, ricordi? Non ci farà ancora del male, va tutto bene piccolo."
"Ok." Harry sospirò di sollievo. "Mi dispiace di averti svegliata."
"Non scusarti dolcezza, va assolutamente bene. Cerca di riaddormentarti. Ti voglio tantissimo bene, e ricordati che non potrà più farci del male."
"Ti voglio bene anche io, ciao." Aspettò che sua mamma riagganciasse prima di restituire il telefono a Louis e portarsi le ginocchia al petto.
"Harry, pensi che l'abbiamo provocato io ed El, tutto questo? Con la nostra litigata prima."
"Non lo so." Sussurrò. "Forse."
"Tuo padre era solito farti del male?" Chiese Louis cautamente, osservando come Harry si irrigidì.
"Io-lui... non mi faceva molto male fisicamente, solo se l-lo infastidivo o gli ero d'intralcio o cose simili... ma faceva male a mia mamma."
"Oh Haz, mi dispiace. Ti ha ferito mentalmente? Cioè ti ha detto cose orribili?"
"Sì." Annuì lui, mordendosi il labbro.
"Vuoi che resti qui con te stanotte?"
"Non voglio obbligarti a restare qui a causa mia. La ragione per cui sono cui è per darti un po' di tempo con Eleanor."
"Ma tu cosa vuoi?"
"Voglio che tu resti qui." Borbottò Harry, guardando in basso verso il grembo.
"Allora lo farò. Alzati." Louis si arrampicò sul letto vicino ad Harry, il suo maglione rivelò la clavicola nel mentre.
"Immagino che abbia detto di sì allora." Harry osservò i segni viola che percorrevano il collo di Louis.
"Certamente, chi riesce a resistere a Tommo?" Ammiccò Louis.
"Um Lou, non per essere ridicolo ma puzzi di sesso. Per favore dimmi che hai fatto una doccia."
"Forse?" Louis socchiuse un occhio.
"Oh dio, per favore vai a farti una doccia."
"Ma Harryyy, sono le 2 del mattino!"
"Non mi importa, solo una veloce, non voglio odorare di sesso."
"In mia difesa non sapevo che mi sarei dovuto alzare nel mezzo della notte, ho presupposto che avrei potuto farmela la mattina dopo." Rise Louis.
"Oh, scusa. Puoi tornare a casa se vuoi, sai?"
"No resto qui. Va bene, cerca di dormire e io vado a farmi una doccia veloce."

I'm Fine || Larry Stylinson - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora