Capitolo 25

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"Cosa hai fatto?" Louis chiese con rabbia avvicinandosi ad Harry.
"Cos'ho fatto cosa?"
"Il tuo commentino e gli occhi che roteavano."
"Niente. Eleanor si stava comportando in modo imbarazzante."
"Nel caso non l'avessi notato stiamo insieme. Siamo innamorati." Disse Louis ribollendo di rabbia.
Harry si sentì come se gli avessero pugnalato il cuore. "Scusa." Borbottò.
"Come vuoi, ma non prendere in giro la mia relazione finché non riesci a metterti anche tu con qualcuno. Quand'è stata l'ultima volta che sei uscito con qualcuno?"
"Io non—"
"Oh giusto, tanto tempo fa. Non mi sorprende."
"In che senso?"
"Beh sarei fortunato a trovare qualcuno, con questo aspetto. Voglio dire, guardati." Ringhiò Louis prima di precipitarsi fuori dalla stanza, lasciando Harry con un braccio avvolto intorno alla vita, la bocca aperta e le lacrime agli occhi.
"Harry, puoi- whoa che succede?" Niall gemette stordito, strofinandosi gli occhi.
"Niente, Niall." Harry si sedette sul bordo del letto, le ginocchia al petto mentre permetteva alle lacrime di scendere. Tirò giù la tenda appena installata, isolandosi da tutti.
"Harry? Che succede?" Niall infilò la testa oltre la tenda.
"Ho detto che non è niente!" Harry urlò in mezzo ai singhiozzi, grattandosi furiosamente i lati delle mani.
"Ovviamente è qualcosa—"
"Vaffanculo!"
"Woah mi dispiace amico, um ti lascio solo per un po' ma voglio parlarti dopo." Niall si ritirò, girandosi verso le facce confuse e preoccupate della coppia appena sveglia.
"Forse Louis sa cosa cos'abbia." Zayn suggerì a bassa voce.
"Vale la pena fare un tentativo." Niall concordò. "Lou, aspetta cosa, Eleanor?"
"Ciao." Sorrise lei.
"Cosa ci fai qui? Aspetta non importa, spieghi dopo, Louis, sai cos'abbia Harry?"
"Stava facendo lo stronzo riguardo la relazione tra me ed Eleanor."
"Ok, cosa gli hai detto? Perché sta piangendo incontrollatamente."
"Ho detto che è fortunato se riuscirà ad avere una relazione e potrei aver insinuato che è brutto."
"Louis che cazzo!? Tu ed io sappiamo entrambi che non lo sia quindi perché avresti dovuto dirgli una cosa del genere."
"Ero arrabbiato. E non pensavo che avrebbe preso seriamente ciò che ho detto."
"Certo che l'avrebbe fatto, sai quanto quel ragazzo sia sensibile." Liam sospirò, scuotendo la testa rivolto a Louis. "E so che stia cercando di convincerci che sia ancora confidente ma è chiaramente molto insicuro e si vergogna del suo aspetto."
"Quello non è colpa mia."
"Porca puttana Louis, vai a parlargli e basta. Gentilmente."
"No, non avrebbe dovuto fare lo stronzo."
"Dio, solo, vai a parlargli." Gemette Zayn.
"Va bene." Louis si precipitò in camera da letto. "Harry?"
"Vai via."
"Stai bene?"
"Sto bene. Vattene."
Louis ritornò dai ragazzi.
"Non ci credo che tu gli abbia parlato. Sei stato li per 2 secondi."
"Ha detto che sta bene."
"Gesù Cristo. È ovvio che non stia bene. Vado a vederlo, e tu" - Liam punto il dito contro Louis - "cresci un po' e smettila di fare il coglione."
"Um, non è lì dentro." Zayn si accigliò guardando attraverso la porta.
"Lo è, è solo la tenda che è abbassata."
"No, la tenda è scostata ma lui non è lì."
"Beh, non è che sia potuto andare chissà dove. Probabilmente è in bagno." Le loro teorie furono confermate quando sentirono un pianto sommesso.
Rimasero in un silenzio imbarazzante per circa 10 minuti finché Harry finalmente emerse. Francamente, sembrava un disastro. Aveva i capelli scompigliati, le guance e gli occhi erano rossi e gonfi, le lacrime che scendevano.
"Harry." Niall disse dolcemente, il riccio evitò tutte le occhiate, uscendo dal bus con un pacchetto di sigarette e un accendino nella mano.
"Louis, devi sistemare questo casino."
"Dategli tempo e si calmerà." Sospirò Louis.
"Che hai oggi?"
"Niente. Sono solo stufo del fatto che faccia lo stronzo nei confronti della mia relazione."
"Non ha detto letteralmente niente di cattivo al riguardo. Stai solo facendo il drammatico."
"Oh fanculo. Dai El, andiamo da qualche parte." Louis si alzò in piedi, lei fece la stessa cosa e gli prese la mano.
Louis diede un'occhiata ad Harry che era seduto contro il bus, una sigaretta accesa tra le labbra mentre piagnucolava con il viso nelle mani, il liscio ebbe una fitta al cuore ma guardò velocemente altrove.
"Dove andiamo piccolo?"
"Non lo so. Andiamo al parco o qualcosa del genere." Alzò le spalle lui, iniziando a camminare.
"Quindi, mi stavo chiedendo se volessi trasferirti con me una volta finito il tour?" Gli sorrise lei.
"Certo!" Sorrise Louis. "Mi piacerebbe tanto." Si chinò, baciandola velocemente.

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"Louis è uno stronzo." Niall si sedette di fianco ad Harry, che era ancora seduto contro il lato esterno del bus. "Non intendeva quello che ha detto comunque, era solo arrabbiato. Non aveva motivi per essere arrabbiato, o per dire quello che ha detto."
"Non che stesse mentendo." Mormorò Harry, Niall lanciò un'occhiata a Liam trasalendo alle parole del riccio.
"Cosa intendi dire?"
"Niente. Non preoccuparti."
"Dimmelo."
"Beh non sono propriamente la cosa più bella da ammirare, no? Sembro una cazzo di rana con stupidi capelli e occhi brutti."
"Aspetta quindi non sai di sembrare un Dio? Harry, sei letteralmente la rappresentazione umana di un Dio Greco."
"No non lo sono. Lo stai dicendo solo per farmi sentire meglio. Non funzionerà."
"Come puoi non vederlo? Sei letteralmente davvero bello. Oi, smettila di guardarmi così Liam, non sono gay e sappiamo entrambi che sia vero."
"Niall! M-mi dispiace, non sono dell'umore." Sospirò Harry.
"Oh, guardate chi è tornato." Niall lanciò un'occhiataccia a Louis ed Eleanor che camminavano lì vicino, mano nella mano, ridendo di qualcosa.
Harry alzò lo sguardo prima di riabbassarlo velocemente. "Non voglio dormire là stanotte."
"Lo so, ma non c'è altro posto dove tu possa dormire. Dai, entriamo prima che lo facciano loro." I due si alzarono in piedi, Harry chiudendo gli occhi, reggendosi al bus e chinando la testa. "Stai bene?"
"Solo vertigini. Starò bene." Il giramento passò in fretta e loro rientrarono.
Harry prese il suo libro dal tavolo, rannicchiandosi sul bordo del divano e concentrandosi sulle parole nella pagina.
"Quindi, piccolo, quando ti trasferisci pensavo che magari potremmo prendere un gatto o qualcosa del genere." La voce di Eleanor risuonò all'interno del bus, facendo alzare di scatto la testa ad Harry. Trasferirsi?
"Cosa intendi, trasferirvi?" Chiese lui timidamente.
"Um, Eleanor mi ha chiesto di trasferirmi con lei una volta finito il tour e io ho detto di sì." Ovviamente aveva detto di sì, nessuno voleva stare vicino ad Harry.
"Oh... giusto... um..." La voce del riccio si inspessì.
"Louis, posso parlarti?" Liam lo chiamò.
"Certo." Louis lo seguì in camera da letto.
"Hai parlato prima ad Harry del trasferimento, vero?"
"Um, no..."
"Ok, quindi fammi capire, prima di tutto lo chiami brutto e dici che non avrà mai una relazione, e secondo tutto ad un tratto ti trasferisci con Eleanor, senza parlarne prima ad Harry. Cosa diavolo ti ha fatto?"
Louis stette in silenzio, guardandosi i piedi.
"Meglio che sistemi questa situazione, ha pianto tutto il giorno, sarei sorpreso se gli restassero altre lacrime." Liam sospirò, lasciando Louis da solo in camera da letto. Harry era ancora rannicchiato sul bordo del divano, stringendo forte il libro, coprendosi la faccia. "Stai bene amico?" Liam gli si sedette vicino.
Harry annuì. "Bene." Sussurrò.
"È ok non stare bene."
"È imbarazzante. Sono troppo sensibile."
"Non c'è niente di sbagliato nell'essere sensibili."
"C'è. È fastidioso."
"No, non lo è. Vuoi andare a fare una passeggiata?"
Harry scosse la testa. "Devo chiamare mia mamma."
"Va bene."
Mise giù il libro, rivelando gli occhi acquosi. Si alzò in piedi lentamente, tenendosi ancora al muro.
"Fammi indovinare, ancora vertigini?"
"Mhm."
"Perché continui ad averle?"
"Non lo so." Borbottò Harry, uscendo dal bus.

E a 00:00 in punto, ho finito di tradurre! Yeeee😂. Spero vi piaccia, a breve inizierò la traduzione del prossimo❤️

I'm Fine || Larry Stylinson - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora