Capitolo 29

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"Andiamo a casa Harry, voglio parlarti."
"Hanno detto che posso andarmene?"
"Sì, forza."

//

"Vai a sederti sul divano Haz, arrivo tra un minuto. Devo parlare con Eleanor." Louis gli sorrise dolcemente.
Tirò fuori il cellulare, componendo il numero di Eleanor.
"Hey piccolo quando arrivi a casa?"
"Ascolta, ti lascio."
"Non puoi farlo! E per telefono? È una mossa da coglioni Louis! Che poi, perché mi stai lasciando?" Strillò lei irritata.
"Perché sei una stronza. Sei orribile nei confronti di Harry e, solo, non sei una buona persona. Sei omofoba, e fai sempre commenti sprezzanti riguardo Harry. Sono stufo."
"Oh quindi cosa ti ha detto ora? Huh?"
"Lo hai chiamato grasso, non che sia l'unica cosa che mi ha fatto capire che cattiva persona tu sia."
"E anche se l'ho chiamato grasso? È vero ed anche tutte le altre cose che gli ho detto!"
"Vaffanculo, non ti farebbe male essere carina qualche volta. Verrò a prendere le mie cose domani." Con quello riagganciò, andando da Harry che si stava mordendo le unghie.
"Mi dispiace Lou, non avrei dovuto dire niente-"
"Harry, non è una bella persona. È meglio che io l'abbia fatto. E non posso lasciare che lei sia cattiva con te. In più, non ti avevo mica detto che se qualcuno sarebbe stato omofobo li avremmo abbandonati?"
Harry annuì leggermente. "Grazie."
"Di cosa vuoi parlare per primo?"
Harry fece spallucce.
"Cosa ne dici di parlare del tuo disturbo alimentare? Sì?"
"Ok."
"Penso tu abbia risposto alla maggior parte delle domande in ospedale. Ma quando hai deciso di smettere di mangiare?"
"Era in tour. Il tour del Regno Unito. Non ricordo cosa sia successo ma ero triste per qualcosa ed ero seduto fuori e stavo scrollando su Twitter... e dicevano tutti che fossi grasso quindi ho deciso di provare a perdere peso. Smisi di mangiare, quando mi sentivo svenire mangiavo qualcosina di piccolo e più tardi mi inducevo il vomito.
Dopo un po' non c'era più bisogno che mi inducessi il vomito, se avessi lasciato tutto così abbastanza a lungo sarebbe semplicemente successo."
"Avrei dovuto notarlo." Louis sospirò. "So che pensi di essere grasso ma non lo sei, neanche un po'. La dottoressa ha detto che sei gravemente sottopeso amore. Ma non sei mai stato grasso. Vuoi parlarmi di come ti senti?"
"Non molto... ma lo farò. Ma devi promettermi di non ridere."
"Non c'è niente di cui ridere. I tuoi sentimenti sono validi."
"Io solo, mi sento sempre come se non fossi abbastanza bravo, e come se fossi uno spreco di spazio. Il mondo non mi necessita qui, sono solo il nulla. Sono fastidioso e brutto e noioso e stupido e inutile e non valgo niente e sono solo di intralcio. Sono una di quelle persone che nessuno vuole avere intorno e non notano quando non ci sono. E mi sento fottutamente triste tutto il tempo, o triste, arrabbiato o senza sentimenti. Tipo ho momenti in cui rido e tutto ma nel profondo non sono felice."
"Posso confermare che tutte quelle cose che hai detto non siano vere. Beh non l'ultima parte, ma a tutti importa di te così tanto Harry. Sei la persona più gentile che io conosca e so che ci sei sempre per chiunque e per tutti. Tutto quello che vuoi è che tutti siano felici. Sei bellissimo, dentro e fuori. Nessuno, e intendo nessuno è paragonabile a te."
"Davvero?" Un piccolo sorriso si diffuse in faccia ad Harry.
"Davvero. Ce la faremo Haz." Louis lo abbracciò forte, pressandogli un bacio dolce in testa.
"Dai, andiamo a stenderci."
Si alzarono in piedi, andando in camera di Louis. "Qualcuno ha dormito qui?"
Il letto non era più fatto come lo aveva lasciato lui.
"Um sì, l'ho fatto io... quando mi sentivo solo dormivo qui." Harry ammise piano.
"Mi dispiace di averti abbandonato."
"È tutto a posto. Non dovresti doverti occupare di me tutto il tempo."
"Beh lo farò. Voglio renderti il più felice possibile."
Il riccio gli rivolse un piccolo sorriso mentre si stendevano sul letto uno di fianco all'altro.

//

Erano passate un paio di settimane ed Harry aveva iniziato gradualmente a mangiare meglio. Gli era stato dato un piano alimentare e Louis si era assicurato che lo seguisse. Di tanto in tanto vomitava ancora ciò che mangiava, a volte di sua spontanea volontà e a volte senza volerlo, ma Louis si prendeva cura di lui.
Il liscio stava facendo il tè quando sentì vomitare dal bagno, smise immediatamente di fare quello che stava facendo, correndo per assistere il ragazzo singhiozzante sul pavimento.
"L-Louis mi d-dispiace... non sono riuscito a tenerlo dentro." Pianse Harry.
"Va bene amore, è ok. So che ci stai provando. È ciò che conta, ci stai provando e ne verrai ripagato. Ok?"
"Mi dispiace-"
"Hey ora, nulla di tutto ciò, stai andando molto bene tesoro." Louis lo interruppe, strofinando sù e giù il pollice sulla sua schiena. "Andiamo a guardare un film."

//

"Harry, è ok se esco per un pò?"
"Sì, va bene. Penso che proverò a dormire."
"Va bene, notte Haz. Vado solo a casa di Niall."

Louis entrò nella propria macchina, guidando verso casa di Niall. Bussò alla porta, spingendo via il biondo mentre egli apriva la porta.

"Woah calmati. Che succede?"
"Devo parlarti."
"Di?"
"Possiamo sederci?"
"Mi stai spaventando."
"Sono innamorato di Harry." Sbottò Louis.
"Tu cosa?" Niall era scioccato. "Sì! Sì sì sì! Finalmente! Da quanto lo sai?"
"Um, un pò... lo sai che mi piace da tanto, um anche quando stavo con Eleanor. So che sia orribile da parte mia ma ero spaventato, allora ho solo cercato di obbligarmi a farmi piacere Eleanor. Ma non so cosa fare. Aiutami Niall."
"Chiedigli un appuntamento."
"Cosa!? Non posso farlo così!"
"Puoi se piaci anche a lui."
"Cosa?"
"Non è evidente?"
"No, i-io, gli piaccio davvero?"
"Chiediglielo tu. Solo, chiedigli un appuntamento, lo farai? Per favore."
"Io... ok... domani."
"Fammi sapere come va, oh mio Dio! Sono così emozionato!"
"Perchè?"
"Cosa? Sei fottutamente cieco? Vi shippo da così tanto! Sposatevi di già, no?"
"Non gli ho neanche ancora chiesto l'appuntamento."
"Vai a casa, voglio dormire così domani arriva più in fretta."
"Va bene, cattivo."

//

"Harry. Posso parlarti?" Louis chiese nervosamente dal divano.
"Mhm, aspetta." Il riccio entrò in stanza, lasciandosi cadere accanto al liscio. "Sì?"
"Mi piaci. Più che come amico."
"Aspetta, cioè, piaci piaci?" Harry sembrava confuso.
"Tipo, mi piaci che voglio andare ad un appuntamento con te."
"Oh mio dio, oh mio dio, oh mio dio! Scusa, mi dispiace, è solo, mi piaci da così tanto, scusami sembro una fangirl... aspetta quindi ti piaccio davvero?"
"Sì mi piaci maledettamente Harry. Ora zitto e baciami."
"Io-" Harry venne interrotto dalle labbra di Louis sulle sue. Il riccio si sciolse nel bacio, muovendo le labbra contro quelle dell'altro. Sembrava il paradiso, meglio di come se lo sarebbe immaginato. La mano di Louis andò ai capelli di Harry, incastrandosi tra i suoi ricci mentre Harry si muoveva per mettersi a cavalcioni sulle sue ginocchia.
"Cazzo Harry." Louis respirò pesantemente mentre si staccavano, lasciando i loro nasi e le loro fronti attaccati. "Qualcuno ti ha mai detto che baci maledettamente bene?"
"No." Harry arrossì, nascondendo la faccia nell'incavo del collo di Louis.
"Vuoi essere il mio ragazzo?" Sorrise quest'ultimo.
"Sì sì sì!" Harry annuì esageratamente. "Non riesco a credere che stia succedendo!"
"Beh è meglio se lo fai piccolo, perchè sei tutto mio."
Lo stomaco di Harry fece una capriola ed egli si coprì la faccia. "Posso baciarti ancora?"
"Certo."
Harry si abbassò, posando delicatamente le labbra contro quelle di Louis. "Louis, non puoi capire quanto io sia felice." Respirò mentre si allontanava.
"Anche io tesoro."

Finalmenteeeee! Cosa ne pensate?
Nel prossimo capitolo a mio parere c'è molto fluff🥰 io mi sciolgo.
Ciaooo!

I'm Fine || Larry Stylinson - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora