Capitolo 5

3.3K 127 12
                                    

"El sarà qui tra poco! Dobbiamo mettere a posto!" Louis si affrettò a riordinare.
"Calmati Lou, non le importerà così tanto."
"Si lo farà, sistemate tutti!" Lanciò un'occhiata ad Harry, che era seduto sul letto scorrendo sul telefono. "Questo include anche te, Harry!"
"Sono occupato." Grugnì.
"A fare cosa? Guardare quel cavolo di Twitter? Fallo per me Harry, per favore." Implorò.
"Va bene." Con uno sbuffo, lanciò il proprio telefono sul letto prima di raccogliere le sue cose e buttarle sotto il letto. "È abbastanza in ordine per la Principessa Eleanor?" Chiese sarcasticamente.
"Molto meglio. Ti ringrazio." Louis gli diede una pacca sulla testa, Harry gli spinse via la mano.
"È troppo presto per farci una birra?"
"Harry sono le dannate undici del mattino."
"Che ore esattamente?"
"Undici e sei."
"Ottimo, le undici passate." Harry aprì il frigorifero, afferrando una lattina di birra prima che Louis gliela strappasse di mano.
"No, non bere mentre Eleanor è qui. Ti voglio sobrio."
"Whoa calmati, non ho intenzione di farle niente. Voglio solo una bibita. È troppo da chiedere?" Harry roteò gli occhi.
"Sì. Sì lo è, prendi solo del succo d'arancia o qualcosa del genere."
"Ah si, succo d'arancia. La mia cazzo di bevanda alcolica preferita."
Niall rise verso di Harry mentre quest'ultimo prendeva in giro Louis, guadagnandosi un'occhiataccia da Louis.
Harry sospirò mentre si buttava di nuovo sul divano. Non voleva davvero incontrare Eleanor. Per quanto egoista potesse sembrare voleva Louis tutto per sé, ed Eleanor era solo un costante promemoria del fatto che Harry non sarebbe mai stato abbastanza per lui. Non solo quello, ma soffriva anche di ansia, e nonostante non fosse così grave durante i concerti e le interviste, decideva di tanto in tanto di riapparire e rendere la sua vita ancor peggio di quello che già non fosse.
Mentre sedeva lì, l'ansia gli stava facendo immaginare ogni sorta di scenario possibile e immaginabile.
"A-a che ora viene?"
"Dovrebbe essere qui da un momento all'altro."
"H-ho tempo per prendere solo un po' d'aria fresca?
"Penso di sì. Stai bene?"
"Si. È che d'improvviso non mi sento molto bene." Quello era un'altro problema, Harry non aveva ancora detto loro dell'ansia. Si alzò, facendosi strada verso il retro dell'autobus, chiudendo gli occhi e prendendo un paio di respiri profondi.
Dopo un minuto udì un'auto che si avvicinava, facendolo ritornare alla realtà e rientrare nel bus dove avrebbe potuto nascondersi dietro gli altri.
"Penso di aver sentito un'auto." Gli disse Harry, andando in camera da letto e sedendosi sul proprio letto.
Louis corse alla porta del bus, uscendo fuori e osservando alla ricerca dell'auto.
"Lou!" Si udì una voce eccitata prima che Louis fosse attaccato da un abbraccio. Eleanor si mise in piedi di fronte a lui, circondandogli il collo con le braccia e baciandolo forte.
Harry roteò gli occhi, guardando altrove. "El, questi sono Liam, Zayn, Niall e Harry." Indicò ognuno di loro. La salutarono tutti, Harry facendole solo un piccolo sorriso e dicendole un "ciao." dal letto su cui era seduto.
"Ci sediamo?" Louis si sedette sulla poltrona, con Eleanor praticamente sopra di lui. Harry si sedette il più lontano possibile da Louis, non volendo stare vicino alla coppia mentre pomiciavano. "Quando ricomincerai il tour, piccolo?" "Tra sei giorni. Dio, è spaventoso."
"Gesù Cristo. È così vicino, non vedo l'ora!" Disse Niall raggiante. "Neanche io Niall." Rise Liam.
Sei giorni. Sei giorni prima di andare in tour. Sei giorni prima che avrebbe dovuto fingere di essere felice in ogni posto in cui sarebbe andato. Sei giorni mancanti a quando avrebbe dovuto trovare un modo per nascondere le cicatrici. Harry era spaventato, spaventato dal tour.
Questo non sarebbe stato come quelli di prima, questa volta aveva qualcosa da nascondere.
"Cos'ha?" Eleanor sussurrò a Louis, indicando con la testa in direzione di Harry.
Aveva la mascella serrata e gli occhi lucidi, il panico in viso. Il suo respiro iniziò ad accelerare e lui iniziò a tremare.
"Haz?" Non rispose. "Harry?"
Louis si alzò, camminando lentamente verso di Harry e accovacciandosi di fronte a lui.
"Harry. Cosa c'è che non va?" Chiese Louis in modo rassicurante.
Ad un tratto smise di fissare il punto che stava fissando, muovendo di scatto gli occhi su di Louis.
"N-niente." Prese un respiro profondo. "Scusa. Sto bene."
"Sei sicuro Harry, sembravi abbastanza scosso?" Si accigliò Liam. "Sto bene."
"Ok." Sospirò Louis, sapendo che non avrebbe ricevuto una risposta migliore. "Scusatemi." Ripetette Harry.
"È tutto a posto amico." Sorrise Liam, dandogli una pacca sulla gamba.
"Comunque, come si sta comportando Louis?" Ghignò Niall verso Eleanor.
"È meraviglioso. Davvero dolce e premuroso. E non lo penserete mai ma è abbastanza romantico." Rise, mentre Louis arrossì.
"Shh, non hanno bisogno di saperlo. Ora mi bullizzeranno."
"Aww Louis il piccolo romantico." Lo prese in giro Niall facendo ridere il gruppo.
"Sta zitto." Grugnì.
"Quindi, dove dormirò?" Chiese Eleanor.
"Niall dormirà con Harry e noi useremo la sua cuccetta."
"Letti a castello?" Alzò le sopracciglia "Sul serio?"
"Beh non possiamo avere cinque letti normali ad ogni modo, in più avresti dovuto dormire sul pavimento. Scosse le spalle Zayn.
"Quindi quale letto è di chi?" Entrò nella camera da letto, guardandosi intorno.
"Il mio e quello di Harry, beh quello di Harry e Niall per queste notti, quello di Liam e Zayn e il nostro."

//

"Allora takeaway, qualcuno cucina o ristorante?" Chiese Liam.
"Cucino io se volete." Si offrì Harry. Amava cucinare e pensava che avrebbe potuto liberargli la mente per un po'.
"Sì! Devi provare il cibo di Harry, è fottutamente fantastico!" Sorrise Louis.
"Non è così buono, è solo normale. Niente di speciale."
"Oh Harry, sei così umile. Ora continua con la tua cavolo di magia!"
"Va bene va bene, cosa vogliamo?" "Spaghetti alla bolognese? La tua bolognese è così buona." Suggerì Niall.
"Suona bene, siete tutti d'accordo?"
Si guardò intorno, vedendo tutti concordare. Harry iniziò a cucinare, tirando fuori il grembiule e il cappello da cuoco che Louis aveva insistito che indossasse.

I'm Fine || Larry Stylinson - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora