Capitolo 38

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"Lou." Harry sbirciò dentro la stanza. "Woah, sei figo." Aggiunse piano.
"Grazie." Louis rise. "Anche tu."
"Davvero? Mi sento abbastanza... sai... brutto." Mormorò il riccio, mordendosi il labbro.
"Oh tesoro, vieni qui." Louis gli fece un cenno aprendo le braccia.
Harry gli si avvicinò, rilassandosi nelle sue braccia e appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Non sei brutto neanche un po', neanche un po'. Sei perfetto. Okay? Sei fottutamente perfetto."
"Non lo sono." Mormorò il riccio.
"Lo sei. Sei bellissimo. E vorrei che tu potessi vederlo."
Harry offrì a Louis un piccolo sorriso riappoggiando la testa.
"Oh tesoro, no, no, non piangere. Per favore non piangere piccolo." Il liscio mise fece il labbruccio, asciugandogli le lacrime che iniziarono a cadere.
"Mi sento solo così di merda all'improvviso." Singhiozzò il riccio.
"Va bene, sediamoci. Non dobbiamo per forza uscire oggi, possiamo andare domani. Concentriamoci su di te."
"Ma il nostro appuntamento... non voglio rovinarlo-"
"Shhh, possiamo andare domani. Non è che l'avessimo prenotato."
"Mi dispiace." Harry strizzò gli occhi. "Mi dispiace essere così."
"Non farlo." Disse Louis con fermezza. "Non ti scusare."
"Non so perché mi sento in questo modo all'improvviso."
"Andiamo a cambiarti in vestiti più comodi, okay?"
"Okay." Mormorò il riccio, seguendolo mentre Louis lo guidava verso il loro letto.
"Puoi toglierti i pantaloni?"
Harry annuì con un sospiro, togliendoseli e indossando quelli della tuta.
"Braccia in alto." Il liscio diede un colpetto ad una delle due braccia, Harry obbedì mentre Louis gli sfilò il maglione e successivamente la maglia.
"Non mi guardare per favore." Il riccio abbassò le braccia, avvolgendole insicuro intorno al proprio corpo.
"Lo sai che non ti devi preoccupare del tuo aspetto con me. E per tua informazione, sei così incredibilmente bello."
"Lo so che non devo però non ci posso fare niente.
"Quale maglione vorresti metterti?"
"Uno dei tuoi."
"Quello in cui sprofondo completamente?" Louis chiese con una piccola risata.
"Sì per favore." Harry ridacchiò in mezzo alle lacrime.
"Eccolo il tuo bel sorriso."
Il liscio gli infilò il maglione da sopra la testa prima di appollaiarsi sul letto al suo fianco e abbracciarlo forte.
"Ti amo così tanto Haz."
"Ti amo." Disse anche il riccio. "Ho bisogno di una sigaretta, se va bene?"
"Se proprio devi."
"Mi dispiace. Lo so che vuoi che smetta."
"Certo che lo voglio, ma non posso essere un ipocrita, neanche a te piace quando io fumo."
"Dovremmo smettere." Sospirò Harry. "Dovremmo davvero smettere."
"Lo so tesoro. Dovremmo."
"L'anno prossimo. Smetterò. Beh almeno ci proverò. Può essere un proposito per l'anno nuovo."
"Se tu lo farai allora lo farò anche io. Smetteremo insieme." Disse Louis con onestà.
"Ora mi fumo una delle ultime sigarette. Puoi venire con me?"
"Certo, so che odi fumare senza di me." Uscirono fuori, mano nella mano, sul balcone.
Il liscio accese una sigaretta, passandola ad Harry, prima di accenderne una per sé.
"Piccolo, vuoi chiamare tua mamma?" Louis diede un'occhiata al riccio a cui si stavano di nuovo formando lacrime negli occhi.
Harry si girò verso Louis, rimuovendo la sigaretta dalle labbra con mani tremanti, facendo uscire un piccolo pianto prima di collassare sul pavimento.
"Harry, oh Harry, tesoro mio." Louis si lasciò cadere accanto a lui, tenendogli la testa contro il petto. "Starai bene." Il liscio spense la propria sigaretta, prendendo anche quella di Harry dalla sua mano e spegnendola.
"M-mi d-dispiace così t-tanto-" Ansimò il riccio.
"Penso che tu debba riposarti. Andiamo a riposarci."
Louis aiutò Harry ad alzarsi, guidandolo verso la loro stanza e facendolo stendere.
Lo abbracciò, stringendolo forte mentre il respiro del riccio si stabilizzò e lui presto si addormentò.
"Oi, Tommo? Styles? Dove siete?" Liam chiamò.
Louis si liberò velocemente ma attentamente dalla presa di Harry, facendo scivolare in cuscino al proprio posto prima di uscire in fretta e andare in soggiorno. "Shh!" Sibilò.
"Perché?" Si accigliò Zayn.
"Harry sta dormendo."
"È consapevole del fatto che sia mezzogiorno?"
"Certo che sì imbecille." Louis lanciò un'occhiataccia a Niall.
"Va bene, scusa." Quest'ultimo alzò le mani in aria. "Che succede? È tutto a posto?"
Il liscio sospirò, pizzicandosi il ponte del naso e lasciandosi cadere sul divano.
"Harry è solo, sai... prima stava bene e stavamo per andare ad un appuntamento e poi ha detto di sentirsi brutto e ha iniziato a piangere. E poi siamo andati fuori a fumare -non mi guardare in quel modo Niall, cercheremo di smettere l'anno prossimo- e poi si è completamente esaurito. Tipo, tremava ed è collassato al suolo. Non so cosa sia successo."
"Mi dispiace Lou, spero che starà bene."
"Sì, anche io. Non sopporto quando sta male. Non se lo merita. Comunque, volete qualcosa da bere? Una tazza di tè, caffè, altro?"
"Certo, io un caffè per favore amico." Niall annuì, Liam e Zayn concordarono.
"Cosa ci fate tutti qui comunque?" Chiese Louis andando in cucina.
"Eravamo annoiati."
"Dovrei davvero togliervi le chiavi." Il liscio ridacchiò leggermente. "E se io ed Harry stessimo facendo sesso sul divano o cose del genere?"
"Ew! Non l'avete fatto prima, vero?" Niall saltò su dal divano con disgusto.
"Non l'intera cosa. Gli ho solo fatto un pompino su quel divano."
"Gesù Cristo, potevo vivere anche senza quell'informazione." Si lamentò Liam.
"Quindi da ora in poi, per favore bussate o chiamatemi o qualcosa del genere." Louis sorrise. "Non penso che vi piacerebbe entrare mentre stiamo scopando."
"Va bene. Non voglio davvero parlarne."
"Proprio come pensavo."

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"Oi, non mi toccare i capelli!" Louis schiaffeggiò via la mano di Niall. "Nessuno tocca i capelli di Tommo."
"Ad Harry è concesso."
"Sì, beh... quello è perché lo amo." Ammise il liscio arrossendo. "Smettila di guardarmi così!"
"Lou?" Louis saltò in aria, girandosi per guardare il ragazzo dietro di sé. In qualche modo era finito ad avere addosso solo i boxer, che mostravano le cicatrici.
Harry non aveva ancora notato gli altri ragazzi, essendo troppo impegnato nello sfregarsi gli occhi. "Oh!" Ansimò, nascondendo le braccia dietro la schiena. "N-non sapevo che foste qui, scusatemi." Borbottò in imbarazzo.
Louis andò verso il riccio, prendendogli la mano e guidandolo di nuovo in camera da letto.
"Voi le avete viste?" Zayn domandò piano.
"Cosa? I suoi tagli?" Trasalì Liam.
"Sì, tu ne eri a conoscenza?"
"Quando è venuto da me un po' di tempo fa li ho visti e l'ho convinto a parlarne con Louis."
"Io sono venuto qui e lui era in bagno con Louis e stavano pulendo i tagli. Aveva detto di aver avuto una ricaduta."
"Oh dio, non lo sapevo, povero Haz..."
"Solo, non parlargliene."
Zayn annuì. "Non lo farò."
"Ti senti un po' meglio ora, tesoro?" Chiese Louis all'interno del bagno.
"Sì, mi dispiace per prima. Non so cosa sia successo." Rispose Harry.
"Non te ne preoccupare piccolo."
"Possiamo guardare un film tutti insieme?"
"Se lo vuoi." La coppia ritornò in salotto, Louis si sedette per poi spingere Harry sulle proprie gambe. "Guardiamo un film." Annunciò.

Nota traduttrice:
Questo è il penultimo capitolo, il prossimo è l'ultimo!
Ci vediamo al prossimo e ultimo, vi giuro che non sono psicologicamente pronta per finire questa storia🥺.
Spero che, anche se triste, vi sia piaciuto questo capitolo🌝✌🏻.

I'm Fine || Larry Stylinson - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora