Capitolo 12

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"Ok ragazzi. Sedetevi. Voglio che ascoltiate tutti, anche se questo riguarda solo Harry in realtà."
Il cuore di Harry iniziò a battere forte, e se sapessero che si tagliava?
"Le voci sui Larry non sono ancora cessate. Eleanor non sta facendo effetto. Quindi Harry, ti abbiamo preso una ragazza."
"Cosa? No, non voglio una ragazza, figuriamoci una finta poi." Si accigliò Harry.
"Beh ce l'hai. Vado a prenderla."
"È qui? Oh, che cazzo. Avreste potuto dire qualcosa."
"L'abbiamo fatto, e ora lei è qui."
Harry si morse il labbro, scavando le unghie nei palmi delle mani. Era l'ultima cosa che gli serviva.
"Lei è Grace." Una ragazza con la pelle abbronzata, gli occhi marroni e i capelli ricci marrone chiaro entrò. Harry doveva ammettere che fosse bella, ma dava una sorta di brutto presentimento.
"Hey." Sorrise, masticando rumorosamente una cicca. "Sono Grace Knight."
"Um ciao. Harry." Harry le tese la mano che lei strinse immediatamente.
La mano di lei ricoperta di anelli era calda contro la propria fredda.
Il resto dei ragazzi si presentò prima che lei si sedesse vicino ad Harry.
"Quindi, dato che domani è il tuo giorno libero Harry, tu e Grace passerete la giornata insieme."
"Ok. Um, a che ora?"
"12, ci incontriamo per pranzo al bar dietro l'angolo."
Harry annuì.
"Beh, è stato bello incontrarti, ci vediamo domani." Grace si rialzò. Che senso aveva avuto sedersi?
"Sì, sì è stato bello incontrarti."
Appena se ne andarono e la porta si chiuse Harry sospirò, buttandosi sul divano. "Che cazzo?"
"Non è così male Harry, è bella e sembra molto carina."
"Non voglio una cazzo di ragazza. Ho altre cose a cui pensare."
"Andrà tutto bene, non è che devi sposarla o qualcosa del genere."
"Sono così incazzato."
"Calmati Harry."
"Vado a fare una passeggiata." Prese gli auricolari, indossandoli. Aveva fatto un sacco di passeggiate ultimamente, e aveva trovato un posto vicino che era silenzioso. Nessuna fan, nessun passante. Solo Harry, i suoi pensieri e la natura.
Mentre camminava prese a calci le pietre presenti sul suo cammino. Non sapeva perché, ma faceva male. Avrebbe dovuto stare con lei, e fare finta che gli piacesse.
Quando raggiunse un'area più appartata si sedette a gambe incrociate sull'erba. Tirò fuori un'altra sigaretta, mettendosela tra le labbra e accendendola.
Louis si sbagliava, fumare aiutava ad alleviare lo stress.
Non era giusto, Harry non stava bene di per sé, e una fidanzata si era appena aggiunta a peggiorare la sua ansia.
Avrebbe dovuto mentire praticamente a tutti, avrebbe dovuto far finta di amarla. Doveva passare del tempo con lei quando in realtà avrebbe dovuto essere con i ragazzi.
Sapeva che si stesse allontanando da loro, ma non voleva peggiorare ulteriormente la situazione.
Lei era solo un'altra persona a cui doveva nascondere i propri segreti.
Harry si sdraiò sull'erba, osservando il cielo mentre gradualmente diventava scuro. Quando fu buio tornò al bus.

"Sei stato via per molto tempo." Commentò Niall.
"Avevo bisogno di aria fresca."
"Harry, non pensi di starti comportando in maniera un pochino drammatica?" Chiese Zayn.
"Cosa?" Harry chiese con incredulità. "Non capiresti." Scosse la testa con rabbia, irrompendo all'interno del bagno.
"Zayn, perché gli hai detto così?" Si lamentò Liam
"Lo stavamo pensando tutti. Ed è vero, non è che in realtà stiano davvero insieme."
"Sì ma noi non sappiamo cosa gli passi per la testa la metà del tempo. Probabilmente c'è qualcos'altro che lo preoccupa." Parlò Louis.
"A quanto pare."

//

"Non voglio andare." Gemette Harry quando Louis lo spinse in camera da letto.
"Pazienza. Dobbiamo scegliere dei vestiti."
"Spostati, metterò solo una maglia bianca e dei jeans neri o una cosa del genere.
"Lascia che ti sistemi i capelli."
"Perché ti comporti come se fosse chissà cosa?"
"Stai andando ad un appuntamento Harry."
"Per l'ultima volta, non è un cazzo di appuntamento."
"Come vuoi tu."
Harry fu presto pronto per il suo così-chiamato "appuntamento" e camminò nervosamente al bar.

Si sedette al tavolo, mordendosi il labbro e guardando in basso.
"Ciao." La voce della ragazza risuonò.
"Ciao." Mormorò lui quando lei si sedette.
"Hai ordinato?"
"No, non ho fame. Prendo solo qualcosa da bere."
"Oh, va bene."
"Tu cosa vuoi? Vado ad ordinarlo."
"Prendo solo un'insalata e un Caramel Mocha."
Harry ordinò prima di tornare a sedersi al tavolo.
"Quindi, dato che ora stiamo insieme, parlami di te."
"Um solo perché tu lo sappia, tutto questo non funzionerà in realtà, mi spiace se suona cattivo ma non volevo che tutto questo accadesse."
"Sì beh sono qui solo per i soldi." Lo fulminò lei.
"Ok. Bene." Harry annuì a disagio. "Um presumo che tu sappia tutto ciò che mi riguarda quindi parlami un po' di te."
"Sai il mio nome, Grace Elizabeth Knight. Ho 21 anni, vengo da Londra. Ho una sorella più piccola che si chiama Alice. Il mio colore preferito è il rosa e sono una modella."
"Bello." Harry annuì ancora.
"Beh parlami di te allora. Tutto quello che so è che sei un cantante dei One Direction."
"Mi chiamo Harry Edward Styles. Um ho una sorella, Gemma. I miei colori preferiti sono arancione e blu e il mio animale preferito è la tartaruga."
"Beh sei interessante." Borbottò lei sarcasticamente. Harry si accigliò leggermente. "Torniamo nella mia stanza d'hotel." Sospirò lei, alzandosi. Harry la seguì fuori dalla porta, mentre si pavoneggiava.

"Puoi sederti sul letto." Istruì lei. "Voglio mettere una cosa in chiaro, non mi piaci, proprio come persona. Quindi a meno che non ci siano telecamere a riprenderci non voglio che mi parli con la tua voce fastidiosa e non voglio passare del tempo con te, a meno che tu non sia costretto o a meno che non mi serva qualcosa."
"Scusami?" Harry era confuso, cosa stava succedendo?
"Oh sta' zitto, non sopporto la tua voce. Ah e se dovremo essere insieme devi perdere peso."
"Ci sto lavorando." Harry guardò in basso, annuendo leggermente.
"Bene. Se dobbiamo passare del tempo insieme tutto il lavoro lo fai tu."
"Ma-"
Lei lo interruppe, "nessun ma. Lo fai tu. Cosa dovremmo fare ora? Dobbiamo uscire per il resto della giornata." Appena Harry aprì bocca lei lo zittì ancora, "andiamo a fare shopping."

I'm Fine || Larry Stylinson - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora