Capitolo 56 - Le vite e la morte

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Dopo un tempo che mi è parso interminabile, il 30 gennaio, giorno della visita è finalmente arrivato. Fisicamente mi sento davvero bene, dopo quel primo episodio di nausea ne ho avuto ancora qualche altro ma si è trattato di episodi rari e sporadici; non ho altri sintomi, niente stanchezza o malesseri vari, e questo, se da una parte mi lascia una certa inquietudine di fondo, dall'altra mi tranquillizza pensando a quanto invece fossi provata fisicamente dalle nausee e dalla stanchezza vent'anni fa pur essendo molto più giovane, e considerando come poi è andata a finire.

Sirius in questi giorni è più dolce e premuroso che mai; sa che faccio fatica ad esternare le mie paure, eppure trova sempre il modo di farmi parlare appena vede il mio sguardo incupirsi, fa di tutto per farmi tirare fuori l'ansia e per tranquillizzarmi ed io non posso che essere felice e sollevata che lui sia qui accanto a me e comincio a sperare davvero che questa volta vada tutto bene.

Nancy Miller, l'amica guaritrice di Tonks, si presenta a Grimmauld Place puntualissima. È una giovane donna con lunghi capelli castani raccolti una coda alta, occhi verdi che mi ricordano un po' quelli di Lily e un sorriso gentile. Inizialmente avevamo pensato che avrebbe potuto visitarmi in salotto, ma negli ultimi giorni abbiamo notato che il baule ha ricominciato ad emettere fumo e quindi abbiamo optato per la nostra stanza. Mentre mi sdraio sul letto mi rendo conto che sto tremando, ora finalmente saprò se il mio bambino sta bene.

"Sei molto tesa, cerca di rilassarti" dice Nancy sorridendo mentre Sirius, seduto sul letto accanto a me, tiene la mia mano tra le sue

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"Sei molto tesa, cerca di rilassarti" dice Nancy sorridendo mentre Sirius, seduto sul letto accanto a me, tiene la mia mano tra le sue. La guaritrice estrae quindi la bacchetta e la guardo incantata mentre la muove nell'aria disegnando prima dei cerchi concentrici e poi un fulmine, e infine la appoggia con estrema delicatezza sulla mia pancia ancora perfettamente piatta. La vedo aggrottare le sopracciglia e con la mano libera stringo il tessuto morbido del piumone mentre trattengo il respiro; ho quasi la sensazione di svenire, nonostante sia sdraiata, per la tensione che avverto.

Sento la mano di Sirius stringere più forte la mia e questa stretta mi dà conforto, so che qualunque cosa succeda lui mi sosterrà, e niente conta di più per me in questo momento.
"C'è qualcosa che non va?" domanda poi Sirius a Nancy, dando voce ai pensieri di entrambi.
"No" risponde lei tornando a sorridere "ma credo proprio che dovrete prepararvi ad avere un bel da fare perchè qui di embrioni ce ne sono due".

"Due gemelli?" esulta subito Sirius e Nancy annuisce sorridendo nel vedere il suo entusiasmo. "Sta andando tutto bene" dice rivolgendosi a me "ho visto anche i loro cuoricini battere. Dovresti essere di circa sette settimane ora e dovresti partorire per la fine di settembre, sempre che loro, essendo in due, non inizino a litigare per lo spazio e decidano di uscire un po' prima. Non c'è motivo di temere che accada qualcosa di male, ma sarà meglio che tu non faccia grossi sforzi almeno per il prossimo mese; tornerò comunque a visitarti tra un paio di settimane così magari ti sentirai più tranquilla anche tu".
Sono enormemente sollevata e ringrazio di cuore Nancy che, prima di andare via, mi esorta ancora una volta a non lasciarmi prendere dall'ansia perchè non c'è motivo di temere il peggio.

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