Capitolo 48 - Un doloroso addio

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Il gelo sembra per un attimo essere sceso sulla tiepida serata di giugno; gli occhi grigi di Sirius saettano da me a Simone facendomi sentire profondamente a disagio, quasi in colpa. Non so cosa lui possa aver sentito della conversazione tra me e Simone, ma immagino che non abbia potuto capire molto, dal momento che ci siamo parlati in italiano. In ogni caso immagino possa aver intuito che si tratta del mio ex fidanzato e probabilmente si starà domandando cosa ci facessi io qui con lui, mentre io non posso fare a meno di chiedermi cosa renda così urgentemente necessaria la nostra presenza a Hogwarts. Il mio pensiero va subito a Harry; vado quindi incontro a Sirius e prendo le sue mani tra le mie. "È successo qualcosa di grave?" gli chiedo cercando di scrutare una qualsiasi emozione nei suoi occhi.
"Ti spiego dopo, ora dobbiamo andare" risponde semplicemente lui, mantenendo un'espressione impassibile.

Mi volto e lancio un'ultima occhiata a Simone, sperando solo che ascolti il mio consiglio di andarsene il più lontano possibile da qui, dopo di che, considerando quanto Hogwarts sia distante da Londra e memore di quello che è accaduto a febbraio, ...

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Mi volto e lancio un'ultima occhiata a Simone, sperando solo che ascolti il mio consiglio di andarsene il più lontano possibile da qui, dopo di che, considerando quanto Hogwarts sia distante da Londra e memore di quello che è accaduto a febbraio, mi stringo a Sirius e ci smaterializziamo atterrando appena fuori dai cancelli di Hogwarts.

"Minerva mi ha mandato un Patronus; pare che questa sera Silente abbia dovuto allontanarsi da Hogwarts e le abbia chiesto di sorvegliare il castello. Lei ha pensato di chiedere aiuto a noi due, Bill, Tonks e Remus" spiega Sirius rispondendo alla domanda che gli ho fatto poco fa.
"Remus è tornato? Come sta?" chiedo subito, non avendo avuto notizie del nostro amico negli ultimi mesi; non sapevo avesse concluso la missione che gli aveva affidato Silente.
"Sì è tornato, l'ho rivisto oggi; purtroppo la sua missione è fallita, i lupi mannari sono troppo fedeli a Greyback, ma Remus è riuscito a cavarsela" risponde Sirius. "E ora vuoi dirmi chi era quell'uomo fuori dal Ministero e cosa ci facevi con lui?" mi chiede, fissandomi negli occhi.

"Era Simone Baldi, il mio ex fidanzato" rispondo senza esitazioni. Ho la conferma che Sirius lo avesse già intuito perché la sua espressione non cambia minimamente a queste mie parole. Gli spiego velocemente il motivo per cui Simone era venuto a cercarmi, raccontandogli del suo incontro con Voldemort in Albania.

"E tu non sapevi niente di tutta questa storia nel periodo in cui vi siete frequentati?" mi domanda Sirius con aria sospettosa.

"No, non ne ho mai saputo nulla" ho una breve esitazione, poi mi correggo "beh in realtà... alla fine dell'ultimo anno in cui ho insegnato in Italia avevano cominciato a girare delle voci a scuola a proposito di questa storia. Avevo chiesto spiegazioni a Simone ma lui non me ne aveva date; mi aveva solo chiesto di fidarmi di lui, ma io non potevo farlo" spiego brevemente a Sirius lanciandogli un'occhiata eloquente.

Il suo sguardo si addolcisce, sa perfettamente a cosa mi riferisco e, anche se ormai è acqua passata, sa anche che quello per me resterà sempre un nervo scoperto. "Ed ora ti fidi?" chiede semplicemente; ma non faccio in tempo a rispondergli perché Minerva è arrivata davanti ai cancelli per farci entrare.
"Venite" ci dice senza troppi convenevoli "Bill, Remus e Ninfadora sono già arrivati".

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