Capitolo 13 - Un gufo inaspettato

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Come previsto, passo il sabato chiusa in biblioteca, sommersa da libri di Pozioni. Sono venuta stamattina presto, dato che non sono riuscita a dormire molto bene stanotte. Ho fatto colazione da sola piuttosto velocemente e poi sono corsa subito qui, non ho nemmeno visto le mie amiche uscire per andare a Hogsmeade.

Gia mi immagino i discorsi estasiati di Marlene su Black, e già provo quella ormai familiare sensazione di fastidio che, non posso negarlo, non è altro che gelosia. È da stamattina che mille domande mi tormentano. E se succedesse qualcosa tra di loro oggi? Se lui la trovasse simpatica, divertente e si rendesse conto che è anche molto bella? Se capisse di essere innamorato di lei? Ma ora penso rassegnata che, se succederà, non potrò farci nulla. Non sono in condizione di modificare in alcun modo quello che potrebbe o non potrebbe essere successo oggi, semplicemente perché sono qui, intrappolata in mezzo a libri noiosi e polverosi. Ma non avrei potuto farci nulla comunque, anche se non avessi avuto il compito supplementare di Pozioni, no? Perché l'idea dell'uscita a quattro è stata di Marlene, non mia. E, particolare non trascurabile, se anche fosse stata mia, Marlene mi avrebbe semplicemente uccisa se me ne fossi uscita con l'idea che fossimo io e Black ad andare a Hogsmeade con Lily e James. E comunque una simile idea non mi sarebbe mai passata neanche per l'anticamera del cervello, dato che non avrei mai pensato prima di ieri di avere la benché minima possibilità di piacere a Black. Quindi, è inutile tormentarsi con questi pensieri.

Ma ora che questa giornata volge alla fine, ora che si avvicina il momento in cui rivedrò le mie amiche tornate da Hogsmeade, faccio sempre più fatica a tenere a bada i miei pensieri. Ormai con la ricerca di Pozioni sono a buon punto, ho raccolto un bel po' di materiale e ho scritto già tre fogli di pergamena. Non mi resta che farlo leggere a Lily domani e vedere cosa ne pensa, e casomai dargli una sistemata finale. Decido di ritornare alla torre di Grifondoro, ormai le mie amiche staranno per tornare.

Quando entro in Sala Comune, passando dal buco del ritratto, non vedo nessuno. Tanto meglio, aspetterò le mie amiche nel nostro dormitorio. In camera trovo già Sarah, che con Paul è tornata un po' prima perché non si sentiva molto bene, ed ora è sdraiata sul letto a riposare. Poco dopo, entra Mary, entusiasta per il suo appuntamento con il ragazzo di Tassorosso, David Thomas. Mi racconta con aria sognante la loro giornata insieme, e sono davvero felice per lei perché si meritava davvero di incontrare un ragazzo che la apprezzasse per quello che è e non si fermasse solo alle apparenze. E poi, finalmente, arrivano Lily e Marlene.

Trattengo il fiato mentre il cuore mi batte furioso nel petto, mi rendo conto di avere paura di quello che potrei sentir dire loro.
"Allora, come è andata?" mormoro con aria apparentemente disinteressata. Lily sorride, Marlene invece sembra furiosa.

"Black è un maledetto idiota!" sbotta inviperita

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"Black è un maledetto idiota!" sbotta inviperita. La guardo a bocca aperta, senza capire, poi lei continua: "è un cafone, si vedeva che non aveva la minima voglia di uscire con me! Qualunque cosa dicessi, qualunque argomento affrontassi, lui non faceva che criticare tutto quello che dicevo! Lo credevo diverso davvero, è tanto bello quanto privo di cervello, che delusione! È molto più simpatico James Potter, e pensare che l'ho sempre considerato un imbecille...".

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