Capitolo 33 - Incontri importanti

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Appena Marina mi vede entrare nel suo ufficio la mattina dopo, mi punta subito addosso i suoi occhi azzurri per guardare dentro la mia mente prima ancora che io possa salutarla. Poi si alza, mi viene incontro e mi abbraccia. "Amy, tesoro, mi domando se un giorno riuscirò mai a vedere la tua mente serena e libera da sofferenze e preoccupazioni" mormora accarezzandomi la schiena.

"Una vita serena e senza preoccupazioni non farebbe per me, sarebbe troppo noiosa!" esclamo sorridendole, e non credo nemmeno di essere poi tanto lontana dalla verità. "Come stai tu?" Ti trovo sempre in perfetta forma!" continuo io, ed anche questo è vero. Non vedevo Marina da due anni, l'ultima volta che ero stata qui era per parlarle della proposta che avevo ricevuto da Silente e della mia intenzione di lasciare l'Italia e tornare a Hogwarts. Lei mi aveva chiesto se ne fossi davvero sicura e così le avevo raccontato di Harry, di tutta la sua storia, e che avevo deciso di accettare la proposta di Silente soprattutto per poterlo finalmente conoscere.
Ed ora riprendo la storia esattamente da dove l'avevo interrotta, raccontando a Marina di quello che è successo dalla fine del torneo tremaghi in poi.

Lei mi ascolta con grande attenzione, ma il suo sguardo diventa sempre più preoccupato man mano che procedo col racconto, e quando ho terminato, spiegandole anche il motivo per cui sono qui, commenta, con voce molto più calma di quanto mi sarei as...

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Lei mi ascolta con grande attenzione, ma il suo sguardo diventa sempre più preoccupato man mano che procedo col racconto, e quando ho terminato, spiegandole anche il motivo per cui sono qui, commenta, con voce molto più calma di quanto mi sarei aspettata: "Quello che mi hai appena raccontato è terribile. Vi aspettano tempi molto difficili, e se lui vincerà arriveranno anche per noi, perché Voldemort non si accontenterà di sottomettere il mondo magico solo in Gran Bretagna. Conta pure sul mio pieno e incondizionato appoggio Amy, e se ci sarà da combattere puoi star certa che verremo a darvi una mano. Devi tornare qui e raccontare all'intera comunità magica italiana quello che mi hai appena riferito. Dammi un po' di tempo e organizzerò un grande incontro coinvolgendo i nostri insegnanti e tutti gli esponenti delle famiglie magiche che ritengo affidabili. Dovrai solo presentarti e raccontare a tutti quello che hai appena detto a me. Non c'è tempo da perdere, mi metterò subito al lavoro".

"È fantastico Marina, decisamente più di quanto mi aspettassi, ti ringrazio davvero tanto!" esclamo entusiasta, poi continuo "Sei certa che possiamo fidarci proprio di tutti gli insegnanti?" chiedo dopo un attimo di esitazione.
"So a chi stai pensando, ma non preoccuparti, mi fido di Simone". Già, mi riferivo proprio a Simone Baldi, l'insegnante di Trasfigurazione nonché mio ex fidanzato.

Simone aveva cominciato ad insegnare alla scuola di magia di Firenze cinque anni dopo il mio arrivo in quella stessa scuola, ed eravamo andati subito d'accordo. In breve tempo eravamo diventati amici ed avevamo iniziato a frequentarci anche fuori dalla scuola. Lui aveva due anni più di me ed era un uomo bello ed enigmatico; ne ero parecchio attratta anche fisicamente, ma lui non aveva mai mostrato di essere interessato a me se non come amica, ed io non volevo complicazioni sentimentali, trovavo perfetto il nostro rapporto di amicizia.
Ma una sera, mentre passeggiavamo dopo una cena fuori, lui mi aveva baciata ed eravamo finiti a casa mia, e le cose tra noi erano inevitabilmente cambiate. Eravamo stati fidanzati per quasi tre anni, e con lui avevo provato sul serio a dimenticare Sirius. Ma poco prima della fine della scuola, avevano cominciato a circolare delle voci, messe in giro non so da chi, secondo cui Simone era arrivato qui direttamente dall'Albania dove pare avesse avuto esperienze con la magia oscura. Qualcuno sosteneva addirittura che Simone avesse incontrato anche Voldemort, o quello che rimaneva di lui, che si era nascosto nelle foreste dell'Albania dopo la sua caduta cercando di sopravvivere, e forse gli aveva dato una mano. Naturalmente avevo chiesto conferma a Simone ma lui non aveva confermato né negato, mi aveva detto solo che dovevo fidarmi di lui e poi semplicemente si era limitato a cambiare argomento. Ma io avevo imparato sulla mia pelle a non fidarmi più di nessuno. Avevo già fatto quello sbaglio e non l'avrei rifatto mai più. Poche settimane dopo, era arrivato Silente a propormi di insegnare a Hogwarts, e ne avevo approfittato anche per allontanarmi da Simone.

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