Capitolo 47 - Il falco

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L'ansia mi sta divorando mentre a fatica mi rimetto in piedi. Mi guardo intorno sperando di vedere Sirius apparire da un momento all'altro nella piazzetta deserta, ma i minuti passano e non c'è traccia di lui.

Cerco di respirare profondamente per calmarmi ma non ci riesco, l'angoscia che invade ogni fibra del mio corpo mi impedisce di pensare lucidamente. Dubito che Sirius sia rimasto a Villa Malfoy, ma non posso esserne certa e d'altronde è l'unico posto in cui poterlo cercare. Chiudo gli occhi e con un profondo respiro mi smaterializzo di nuovo, atterrando nel giardino di Villa Malfoy.

Mentre mi avvicino alla casa, mi accorgo che sto tremando, e non è certo solo per colpa della temperatura rigida di questa notte di febbraio. Il dubbio che Sirius possa essere ancora lì dentro e che possa essergli accaduto qualcosa di terribile è un tarlo nella mia mente che non riesco in alcun modo a scacciare.

Al piano inferiore le luci sono tutte spente, mentre al piano superiore vedo una luce accesa. Non saprei dire di che stanza si tratti, ma noto che un albero protende i suoi rami poco distanti dalla finestra, forse da lì sopra potrei riuscire a vedere all'interno. Mi materializzo su uno dei rami più alti e in effetti da questa posizione vedo facilmente Narcissa e Bellatrix che discutono animatamente; Bellatrix sembra davvero molto arrabbiata con la sorella. Non vedo Sirius nella stanza e provo a sporgermi un po', nel tentativo di guardare meglio, ma finisco per perdere l'equilibrio rischiando di cadere dall'albero. Soffoco un grido e mi aggrappo al ramo sottostante cercando di non fare rumore, sarebbe davvero un problema se quelle due si accorgessero della mia presenza. Scendo dall'albero, mi avvicino alle finestre del salone al piano inferiore e guardo dentro la casa, illuminando l'oscurità con la luce dalla mia bacchetta; il salone sembra vuoto per quello che riesco a vedere. Giro intorno alla grande villa e guardo dentro a tutte le finestre, ma anche le altre stanze sembrano vuote; al piano inferiore non c'è traccia di Sirius, ma non ho la certezza che non possa essere nei sotterranei, o in una delle altre stanze al piano di sopra. Non posso andarmene senza essere sicura che lui non sia qui, e d'altra parte rientrare in quella casa adesso potrebbe essere davvero molto pericoloso.

Resto un attimo ferma a riflettere su come sia meglio agire, immagino sia più prudente aspettare un po', forse Bellatrix se ne andrà e Narcissa andrà a dormire ed allora potrei approfittarne per introdurmi di nuovo in casa e controllare. Ma se Sirius non fosse qui, dove altro potrebbe essere finito?

Mentre sono immersa in questi angosciosi pensieri, sento un rumore tra i cespugli dietro di me; mi volto di scatto con la bacchetta pronta, temendo che possa trattarsi di qualche mangiamorte, ma il viso che vedo sbucare dai cespugli mi fa quasi svenire per l'infinito sollievo che provo nel vedere Sirius sano e salvo.

"Sirius ma cosa è successo? Dove eri finito? Ero così preoccupata!" gli domando ansiosa dopo essere letteralmente volata tra le sue braccia.
"Amy, calmati, stai tremando come una foglia" sussurra lui abbracciandomi stretta. "Quando ci siamo smaterializzati ho sentito quasi subito qualcosa di tagliente, appuntito che batteva in modo insistente contro la mia mano, guarda". Sirius alza la mano destra, sulla quale noto dei solchi ravvicinati e profondi, come se fosse stato colpito ripetutamente da un oggetto appuntito. "Ho resistito più che ho potuto, ma a un certo punto ho dovuto lasciare la tua mano, per fortuna sono atterrato qui fuori. Devo aver battuto la testa ed essere rimasto per un po' incosciente" spiega massaggiandosi la fronte, dove in effetti ha un vistoso bernoccolo "e quando mi sono ripreso, ti ho vista sull'albero".

Sono perplessa, quello che è accaduto è davvero molto strano, ma decidiamo di non pensarci più, almeno per il momento, e di tornare subito a Grimmauld Place. Ci abbracciamo stretti per essere certi di non perderci, questa volta, e ci smaterializziamo per fare ritorno al quartier generale.

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