La vigilia di Natale passa con grande impegno di tutti ad addobbare la casa che, quando arriva la sera, ha assunto un aspetto quasi accogliente: i lampadari anneriti non sono più carichi di ragnatele ma di ghirlande e festoni d'oro e d'argento; mucchi di neve magica scintillano sui vecchi tappeti scoloriti; un grande albero di Natale, procurato da Mundungus, nasconde l'albero genealogico della famiglia Black, e le teste d'elfo imbalsamate sulle pareti portano barbe e cappelli da Babbo Natale.
Sirius è particolarmente di buon umore e la sua allegria è contagiosa, non ricordo di averlo mai visto così dai tempi in cui studiavamo a Hogwarts; evidentemente non si aspettava di trascorrere il Natale con tutti noi.La mattina di Natale siamo tutti indaffaratissimi a scambiarci i regali, che io ho comprato solo ieri pomeriggio, dato che non avevo idea che avrei trascorso il Natale qui; ma non è stato difficile ed anzi è stato anche divertente perché ho potuto portare con me Ginny ed Hermione che mi hanno dato consigli preziosi.
Per pranzo ci raggiungono anche Moody e Tonks, mentre Mundungus arriva in tempo per il dolce, dopo essere riuscito a 'prendere in prestito' un'auto per portare i Weasley, Harry ed Hermione a trovare il signor Weasley al San Mungo, dato che la metropolitana non funziona il giorno di Natale. L'auto è stata ingrandita con un incantesimo e può contenere dieci persone più Mundungus alla guida. Tonks è visibilmente stanca per aver fatto il turno di notte al Ministero, e annuncia che andrà a casa a riposare prima di dare il cambio a Kingsley. Remus e Moody si offrono di fare la scorta ai Weasley, Harry e Hermione, e sono piuttosto sollevata di non doverlo fare io perché il San Mungo è pur sempre un ospedale ed io ho dei ricordi davvero brutti legati agli ospedali a causa della lunga malattia di mio padre ed evito volentieri di andarci, se posso. Questo però significa che in casa rimarremo solo io e Sirius, a parte Kreacher e Fierobecco e i ritratti e le mille altre possibili strane creature che ancora vivono qui.
"Io resto qui, così intanto pulisco e sistemo la cucina" annuncio quindi al termine del pranzo. Sirius mi lancia una lunga occhiata e mi sento già avvampare.
"Lascia fare a me" mi dice "tu vai ad accompagnare loro alla porta così poi chiudi con il catenaccio. La casa è protetta e invisibile ai babbani, ma è meglio non rischiare".
Accompagno il gruppo in partenza alla porta per poi richiuderla con il catenaccio mentre Sirius è rimasto in cucina. Mi sento molto nervosa, ed improvvisamente mi torna in mente la mia guerra contro il ritratto della signora Black; questo potrebbe in effetti essere un buon modo per scaricare la tensione che avverto. Faccio apposta un po' troppo rumore chiudendo la porta, e subito le tende davanti al ritratto si aprono e lei inizia ad urlare con la sua voce acuta e penetrante. "Feccia, sozzura, sei proprio la degna figlia di quella traditrice del suo sangue di tua madre e di quel mostro di tuo padre!". La guardo con occhi di fuoco e ringhio "a noi due, signora Black". Senza neanche tapparmi le orecchie con la magia, come facevo quest'estate, punto la bacchetta sulla parte alta della cornice e, nonostante le sue urla, mi concentro. Un grosso pezzo di cornice si stacca e lei strilla più forte. Anche gli altri ritratti in corridoio cominciano a borbottare.
STAI LEGGENDO
Stars in a Black Sky
Fanfiction[COMPLETA] Ho sempre pensato che nella saga di Harry Potter mancasse un grande amore per Sirius Black, nato ai tempi della scuola e ritrovato dopo la sua fuga da Azkaban. Come sarebbe cambiato il suo destino, e anche quello di altri personaggi de...