Capitolo 42 - Un sogno che si avvera

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Atterriamo nell'ufficio di Silente. Harry sobbalza violentemente quando ci vede materializzarci davanti ai suoi occhi e sono immensamente felice di vederlo. Lo abbracciamo tutti e ci facciamo raccontare brevemente dello scontro tra Silente e Voldemort; poi convinco Hermione, Ron, Ginny, Neville e Luna, tutti piuttosto malconci, a venire a farsi dare un'occhiata in infermeria con me, che perdo ancora sangue dal braccio colpito da Dolohov. Sirius aspetterà Silente con Harry, so che ci tiene molto a parlare da solo con lui.

In infermeria, Madama Chips ci visita, Cura le nostre ferite e ci fa fare un'abbondante colazione; praticamente non tocco cibo da ieri mattina e sto letteralmente morendo di fame. Dopo aver divorato diverse fette di torta e bevuto del succo di zucca, mi rendo conto di essere esausta e crollo addormentata sul letto.

Quando mi sveglio, vedo entrare in infermeria Sirius e Harry, che evidentemente si sono intrattenuti a parlare con Silente degli avvenimenti di stanotte. Mi trovo nell'ultimo letto in fondo alla stanza e, mentre Harry si ferma a parlare con Ron e gli altri, Sirius, dopo aver salutato i ragazzi, viene a sedersi accanto a me.
"Come stai?" chiede guardandomi con infinita dolcezza e allungandosi verso di me per darmi un bacio sulle labbra.
"La ferita era molto profonda, ma ora non sanguina più. Credo che tra poco potrò uscire di qui".

"Amy, devo dirti una cosa importante" dice lui guardandomi con espressione seria e prendendo le mie mani tra le sue "è da quando siamo andati via dall'ufficio Misteri che ci penso..."
Si alza in piedi, poi si inginocchia accanto al mio letto continuando a tenere le mie mani tra le sue "Ora che sono libero non ha più senso aspettare... Amy, vuoi sposarmi?".

Non posso credere a quello che le mie orecchie hanno appena sentito

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Non posso credere a quello che le mie orecchie hanno appena sentito. Io e Sirius, insieme, per sempre. È il mio più grande sogno che si avvera, il desiderio di tutta una vita, un'emozione troppo grande da potermi tenere dentro. Non vorrei, ma gli occhi mi si riempiono di lacrime per l'ennesima volta stanotte, e questa volta sono lacrime della gioia più pura, profonda e intensa che potessi mai provare in vita mia.

"Sì, certo che voglio" sussurro con voce tremante mentre una lacrima mi rotola giù lungo la guancia. Sirius me la asciuga e si rimette a sedere accanto a me, e io mi butto tra le sue braccia senza riuscire a smettere di piangere.

Nell'infermeria è improvvisamente sceso il silenzio, credo proprio che Harry e i suoi amici abbiano sentito tutto. E infatti, guardandomi intorno, li vedo tutti lì, in fondo al mio letto, pronti ad abbracciarci e farci le congratulazioni.

Dopo pranzo posso finalmente uscire dall'infermeria. Sirius mi accompagna nel mio ufficio, poi nel pomeriggio dovrà tornare a Londra perché ha ricevuto un gufo da Kingsley che lo informa che dovrà presentarsi al Ministero della Magia domani mattina per raccontare la sua versione riguardo ai fatti che hanno portato alla morte di James e Lily e al successivo omicidio dei tredici babbani ad opera di Peter Minus. Salendo le scale, incrociamo Minerva McGranitt. "Vi stavo cercando, Silente vorrebbe parlarvi" ci informa.

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