Mi sono ricordato che quando ero piccolo, tra gli 8 e i 10 anni, ebbi la prima esperienza di una comitiva.
Andavo con i genitori a trovare i parenti di lei. Ma già da piccolo mi annoiavo tantissimo con le persone.
C'era un gruppetto di bambine, mia età o poco più grandi. Mi chiesero se volevo stare in loro compagnia.
Non ricordo molto bene cosa provai e cosa pensai. Comunque decisi di provare. Magari non mi sarei annoiato così tanto. Però. Non facevamo niente di che. Purtroppo il paese è piccolo. Non si possono inventare strade nuove. E non potevamo andare lontano.
Ho un ricordo abbastanza nitido.
Mentre eravamo a camminare ed annoiarci, ci trovammo davanti un ceppo di un albero. Niente di strano.
Sopra questo ceppo, c'erano degli escrementi animali. Ed è qui che si rivelano le persone.
Si sa che già i bambini possono essere crudeli. Una o due delle bambine della comitiva, per divertirsi, volevano convivere me che quella sostanza sul ceppo fosse cioccolata.
Qui si pone un problema. Ho difficoltà a capire quando una persona è seria o ha intenzioni ironiche, di scherzo. Tendo a considerare quello che si esprime, in modo più o meno autentico e alla lettera. Lo spazio per le interpretazioni arriva dopo.
Ma in compenso, in certe situazioni, mi sono spesso affidato al ragionamento logico, che mi ha salvato da molti contesti spiacevoli.
Si può dunque dedurre che in quel contesto, mi trovavo diviso tra la difficoltà di capire la veridicità delle parole di quelle bambine, e la logica che mi guidava nella direzione corretta. La leader insisteva per convincermi che fosse cioccolata e ad assaggiare, e la mia mente non capiva quale logica ci fosse a trovare della cioccolata su un ceppo di legno.
Dopo tanta insistenza di lei, cominciai a risponderle che se era vero, poteva assaggiarla di persona, per dimostrare la sua versione.
Ovviamente non accadde. E andammo via. Non ricordo bene come mi comportai dopo. Ci andai insieme qualche altra volta, per capire se era stato solo un episodio e avrebbero smesso, oppure se sarebbe accaduto di nuovo. Forse continuarono a rendermi il loro bersaglio.
Alla fine, decisi di non seguirle più.
Preferivo annoiarmi da solo, piuttosto che essere trattato come uno stupido.
Già a scuola ogni tanto mi trattavano male, non volevo che accadesse anche fuori. È accaduto lo stesso negli anni, ma questa è un'altra storia.
Questa fu una delle prime esperienze di bullismo. Sempre e solo psicologico ne ho ricevuto.
Ma è distruttivo lo stesso.
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Prospettive Di Filosofia
Narrativa StoricaProspettive Sociali, Filosofiche, Politiche. Argomenti, discriminazioni, ogni genere di aspetto sociale. Per creare la cultura del Rispetto.