Più affronto me stesso, più mi rendo conto di quanti marchi sociali mi abbiano incollato addosso.
Decisi da chi, questo è sempre un mistero.
Sei una persona a cui non piace uscire, per mille mila motivi diversi? Sei strano perché "non è normale!" Dicono che siamo animali sociali. Onestamente? Più ci rifletto, più osservo la gente, più sono dell'idea che si giudichi la questione della socialità in modo superficiale e sbagliato. Come sempre.
Sei uno a cui piace leggere piuttosto che dedicarti ad attività pratiche? Di nuovo. Sei strano perché leggere e/o studiare serve poco. Quindi se passi il tempo sui libri, è perché non hai voglia di impegnarti. Oppure se ti impegni sui libri, trascuri la vita sociale, e sei strano. Ma un vagone di affari propri? È incredibile la capacità popolare di mettere stigmi su tutto e tutti, e giudicare con arrogante superficialità. I marchi della gente non servono a niente.
Lo hanno fatto a me, lo fanno a troppe persone. Incollare per forza etichette negative sugli altri, perché nella loro mente questo o quello non può esistere, non può essere reale, se non è rassicurante, non è accettabile.
E dato che non sanno stare senza dover rompere le palle a qualcuno, se le inventano.
Questo non è essere sociali, è avere dei disturbi mentali, è avere dei problemi di dipendenza affettiva. E pur di provare a colmare quei vuoti, fanno qualsiasi cosa, incluso distruggere altre persone.
Lo stigma crea enormi problemi.
Dovrebbero curarsi, almeno per smettere di danneggiare il prossimo.
Gli stigmi sociali mi hanno rovinato.
Basta.
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Prospettive Di Filosofia
Ficción históricaProspettive Sociali, Filosofiche, Politiche. Argomenti, discriminazioni, ogni genere di aspetto sociale. Per creare la cultura del Rispetto.