Elezioni

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La mia è opinione impopolare.
E non sono democratico.
Se vuoi uno scambio, ben venga.
Se vuoi solo giudicare a caso, non farmi perdere tempo. Detto questo.
Come sappiamo, ieri ci sono state le elezioni. Se hai votato o no, non mi interessa. Non è questo che voglio commentare.
Una cosa su cui voglio polemizzare è la pressione psicologica che fanno ogni volta che ci sono elezioni, referendum o qualsiasi motivo che serve il voto del popolo.
Non funziona e le persone non vanno a votare? Non mi stupisco per niente. Non questa volta. Perché l'ho sentita anch'io, giorno dopo giorno. E alla fine ne ho sentito le conseguenze. Tutto lo stress mentale, anche per lo spot in tv di come si vota. Tutta la campagna elettorale, che ti confonde, non ti chiarisce le idee, tutta la politica che ci ha deluso profondamente, e quindi si decide di astenersi. Gli altri si arrabbiano, si indignano. Prima mi indignavo anch'io. Adesso forse comprendo.
È colpa del popolo?
Non del tutto. Abbiamo un alto tasso di incapacità di comprensione. Si sa leggere, ma spesso non si capisce il significato di quanto si legge. Capita anche a me, su certi argomenti.
La responsabilità di aver perso la capacità di fare interessare le persone è di chi si mette a fare politica. Sono tutti incapaci? No.
Molti.
Sempre parlando dal punto di vista psicologico, che è quello che comprendo di più.
Io stesso non ho approfondito molto, perché non riescono a trovare il modo di farci avvicinare ed interessare in modo concreto.
La politica è una parte indivisibile della vita di tutti noi. Della mia, della tua, di ognuno di noi. Anche se ce ne interessiamo poco.
L'economia fa parte della politica.
I nostri diritti sono politica.
I problemi di tutti sono politica.
Ma non hanno ancora trovato il metodo perché le persone si incuriosiscano, si sentano attratte da questo aspetto della propria vita, assumendo il ruolo di chiacchiere da bar.
Ed è una cosa triste.
Non è assillando le persone per un mese, ingarbugliando una matassa già complicata da capire, che intrighi. Io sono un tipo curioso di carattere, ma sono anche un tipo che se non mi susciti la minima curiosità, non ti dedico la minima considerazione. Figurarsi le persone che non si interessano mai di niente. Nel modo giusto.
È tutto sbagliato. Ma in pochi riescono a vedere quanti errori si ripetono. Come sempre, l'unica cosa che alla fine arrivano, sono le lamentele, e le critiche sterili verso chi non ha votato, per i motivi più diversi. Soprattutto se non credono nel sistema della democrazia, e ce ne sono tanti.
Se non capiranno quali errori fanno, è impossibile che qualcosa cambi alla prossima occasione di voto.

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