"Un buco nello stomaco, un letto da rifare.
Non troverai le risposte dentro un cellulare.
Ordiniamo qualcosa che non ho voglia di cucinare.
È brutto come quando ti dicono che non sei capace, devi scendere dalla macchina e inizia una canzone che ti piace.
Perché nella vita di sicuro non c'è proprio niente, e a volte non lo sai nemmeno da cosa dipende.
E va capito che la rabbia passa e tutto serve e qualunque cosa accada l'importante è sempre che quando un desiderio cade allora tu esprimi nuove stelle""Ciao" dico, osservando i miei genitori, le mie sorelle e i miei zii entrare.
Tutti guardano Ele stupiti.
So cos'è che li sorprende.
Il fatto che io abbia parlato.
L'ultima volta sono stati qui 1 mese fa, e per me era ancora un periodo di silenzio assoluto.
"Ha veramente parlato?" (Marta.)
"Si ho parlato, non vi scandalizzate" dico, infastidito.
Ele si siede accanto a me.
"Calmo" mi sussurra.
"Come stai?" (Marta)
"Come ogni volta"
"La smetti di rispondere così?"
"Ok allora non rispondo proprio, tranquilli"
Così loro continuano a parlare e io sto muto.
"Parla Michele eddai" (Mamma)
"Ho detto no basta."
"Fallo per me." propone ele.
"Che volete? Forza. Di cosa mi supplicate oggi?"
"Michele"
"Michele niente Eleonora. Questi qui mi trattano come un malato. So ancora parlare non sono stupido."
"Michele non è vero smettila"
"È un problema se sta così"
"No Marta. Qui l'unico problema è che è morta la persona sbagliata." urlo, andando in bagno e chiudendo la porta a chiave.
Ele si appoggia alla porta.
"Piccolo...apri dai"
"No"
"Amore ti prego"
"No"
"Ti prego bimbo ti prego apri"
Mi alzo, lascio entrare Ele e richiudo la porta.
"Falli andare via"
"Va bene..."
Così Ele gli parla e loro vanno via.
E onestamente non vedevo l'ora che se ne andassero.
Odio stare con i miei parenti.
"Non permetterti mai più di dire quello che hai detto prima"
"Ho detto solo la verità"
Mi tira uno schiaffo.
"Non ti permettere Michele non ti permettere"
Abbasso la testa.
"Scusa" dico, abbracciandola.
"Fa niente.."
Mi arriva un messaggio da parte di Federica.
"Hey Kelo, come va? Senti...ho scritto una cosa, ti va di dirmi se ti piace?""Ciao Fede, un po' meglio, tu?. Certo, mandami il pezzo."
"Tutto apposto, grazie. Te lo invio subito. L'ho scritta per te in realtà. Mi piacerebbe sentirla con la tua di voce."
*audio*Avvio l'audio che mi ha mandato.
Mi suscita un uragano di pensieri e di emozioni diverse."Che ne dici allora?"
"Capolavoro"
"Esagerato"
"No fede sul serio"
"Grazie, ti voglio bene"
"Anche io"
"Allora, pensi di poterla cantare prima o poi?"
"Non ti assicuro nulla. Ma forse si"
"Ne sono felice"
"Ele"
"Si?"
"Senti che bella questa canzone che ha scritto Fede"
Avvio di nuovo l'audio.
"Tanto bella"
"Si"
"Ha detto che vorrebbe farla cantare a me"
"Beh con la tua di voce sarebbe un capolavoro"
Sorrido.
Vado in bagno.
Senza pensarci due volte avvio ancora l'audio.
Mi metto di fronte allo specchio e inizio a canticchiare, senza nemmeno rendermene conto.
Ele corre da me.
"Che c'è?" dico, vedendola sorpresa.
"Stavi cantando o sbaglio?"
"No...lo facevo"
"Te l'avevo detto che sarebbe tornato tutto apposto"
"Sei così saggia ultimamente, dov'è la cazzona che c'è in te?" dico, ridendo.
"Sei sempre scemo" poi mi abbraccia.
"Che c'è?"
"Non ridevi da tanto" sussurra, con gli occhi lucidi.
"Tu non piangevi da tanto invece" rispondo, sorridendo.
"Tu non mi baciavi da tanto" ripropone.
"Non ho la risposta fai finta che io abbia detto qualcosa" ripropongo a mia volta
"Stupido" poi mi accarezza i capelli.
Una volta che la sua schiena è contro il muro inizio a baciarla.
Mi era mancata.
Mi erano mancate le sue labbra.
Mi era mancato il suo fiato sul mio collo.
Così mentre lei continua a tirarmi leggermente i capelli io continuo a baciarle il collo.
"Mi manchi" sussurro.
"Sapessi quanto mi manchi te" dice, col fiato leggermente spezzato.
Mi fermo.
"Ce la fai?" ripropone.
"Scusa"
"Tranquillo. Che ne dici di vedere un film?"
"Ci sta"
Così andiamo sul famoso divano grigio di casa mia.
"Che farai quando starai senza me?"
"Studierò" dice, sbuffando.
"Mi chiamerai vero?"
"Ovvio che ti chiamerò. Ti farò 8.000 videochiamate al giorno" dice, sorridendo.
"Non sono meglio 10.000?"
"Anche 100.000 se il mio bambino vuole"
"Non sono un bambino" dico, arrossendo.
"Si che lo sei. Infatti scommetto che vuoi vedere Coco per la millesima volta"
"...Non dico no"
"Ecco, dai lo metto, tu nel frattempo pensa a domani"
"Domani?"
"Già. Ho un'idea per domani"
"Hai sempre qualche idea pronta tu" dico, sorridendo.
"Sempre"il 16 gennaio di due anni fa, in un momento in cui per me ancora il silenzio era l'unica parola, ho ricevuto un messaggio da @/federicabbateof, dopo quel messaggio, una nota vocale. Questa canzone. La canzone che, per la prima volta, mi ha fatto cantare davanti allo specchio sopra la voce di un'amica che ha avuto il coraggio di scriverla e inciderla prima di me.
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mantieni il bacio.||𝗆𝗂𝖼𝗁𝖾𝗅𝖾 𝖻𝗋𝖺𝗏𝗂.♡︎
Fanficin revisione. . «è riconoscersi da un gesto, una parola, capendo poi di essere una cosa sola.»