"Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
Dalle ossessioni delle tue manie
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te"(pov's kelo)
(18 dicembre)
."Allora, domani è il grande giorno"
Mi giro, quale giorno?
"Il 19 dicembre scemo!"
Dopo averci riflettuto capisco.
"Ahh...invecchio, già"
"Ma che devi invecchiare scemo, sei già vecchio"
"Non ti allargare, dici così solo perché sei piccolina"
"No, dico così perché sei vecchio davvero"
Le lancio il cuscino.
"Scemo"
"Tu"
"Hai pensato a cosa fare domani?"
"No...verranno tutti i parenti eh..?"
"Beh vogliono vederti...è ovvio"
"Mh..."
"So che non vuoi vederli ma è il tuo compleanno, sopporta solo domani, poi staremo di nuovo io e te da soli, mh?"
"Ok..ok"
"Ti amo...goditi questi ultimi 10 minuti da 25enne"
"Non che cambi molto"
"Cambierà"
"Se lo dici tu"
Sento le chiavi nella serratura, sarà sua madre.
"Ciao ragazzi"
Le faccio un senno con la testa.
"Ciao mamma, che hai portato di interessante?"
"Non toccare" dice Giovanna, schiaffeggiando la mano di Ele che iniziava a frugare tra le buste.
"È roba per domani...almeno una festicciola decente ci vuole no?" dice, sorridendo.
L'allegria di questa donna mi metterà sempre di buon umore.
Sorrido anch'io e annuisco.
"Eri piccolino piccolino quando Ele ti ha portato qui" dice, accarezzandomi il viso.
Abbasso lo sguardo.
Ricordo quel giorno, lo ricordo bene.
Ero in imbarazzo, per l'amor di dio eravamo solo amici all'epoca ma avevo paura di fare una brutta impressione, essendo più grande di lei.
Non volevo che pensassero che io volessi solo gli affari miei da Ele.
Ricordo che Giovanna mi guardò dalla testa ai piedi per poi sorridere.
"Non ti sei portata un'altra bestia, emozionante" disse.
Poi iniziammo a parlare e ora siamo qui.
"Sei sempre dolce però" dice, tirandomi il naso.
Sorrido.
"Ao ao"
Mi giro.
"Mhmh?"
"È mezzanotte"
Resto fermo.
Direi che il fatto che sia il mio compleanno non mi interessa, che non mi fa nemmeno piacere essere nato.
Direi che festeggiare mi sembra stupido.
Ma non lo dirò, non voglio rovinare tutto.
"Auguri piccolo mio, sei vecchio ma sei sempre bello" dice El, sorridendo sulle mie labbra.
"Grazie" sussurro.
Mi bacia, istintivamente le accarezzo il viso e lei fa lo stesso.
La lacrimuccia mi scappa, come sempre dopotutto.
"Auguri Michele" dice Giovanna, abbracciandomi.
"Grazie"
Qualcuno bussa alla porta, dev'essere Oliviero.
E infatti è lui.
"Ciao Michele, sono passato a farti gli auguri"
"Grazie"
Ci abbracciamo e torno sul divano.
"Vuoi dormire qui?" sussurra Ele al mio orecchio.
Annuisco.
"Alzati, così lo sistemo"
Faccio come dice.
Giovanna va a dormire, Oliviero torna a casa sua.
Io ed Ele ci mettiamo sul divano.
"Ti amo, ti amo tanto. Prometto che finché ci sarò io andrà tutto bene"
"Ti amo anch'io" dico, con la testa nell'incavo del suo collo.
"...E cercherò di esserci anch'io per te"
"Tu ci sei sempre per me"
"Non credo proprio"
"Si invece."
"Mh..."
Mi accarezza la nuca.
"26 anni fa eh?...26...so tanti"
"Già, so tanti"
"Sempre un bimbo resti"
Sorrido.
"Dai riposa che poi oggi vengono i tuoi parenti, e anche tutti gli amici"
"Se riuscissi a farlo.."
"Fatti più vicino ancora"
Mi avvicino di più, le metto le mani sui fianchi e resto con la testa sotto la sua.
"Ti ricordi quando siamo andati a Londra per il tuo compleanno?"
"Ovvio."
"Che cretino...ti facesti i capelli blu"
"E tu le ciocche rosse" dico, sorridendo.
"E ricordi quando iniziammo a lanciare acqua addosso alla gente in spiaggia?"
Inizio a ridere.
"Certo...la gente correva avanti e indietro"
"Ne abbiamo fatte di cazzate io e te eh"
"Avoja"
"Quelle cazzate mi fanno felice però"
"Non ne facciamo più da tanto.."
"Non importa lo sai. Le rifaremo, peggio di prima."
"Spero."
"Dormi dai scemo"
"E va bene, dormo."
Così dopo un po' mi addormento.
Che mi aspetta oggi, con tutta quella gente addosso?
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mantieni il bacio.||𝗆𝗂𝖼𝗁𝖾𝗅𝖾 𝖻𝗋𝖺𝗏𝗂.♡︎
Fanficin revisione. . «è riconoscersi da un gesto, una parola, capendo poi di essere una cosa sola.»