a sette passi di distanza.

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"non erano a sette passi di distanza ma in due giorni differenti"

"Non voglio vederli"
"Michele eddai"
"No"
"Non puoi comportati sempre così con loro"
"Non voglio spiegargli 900 volte perché sto male mi dà fastidio"
"Michele smettila e apri la porta"
Apro di fretta la porta con rabbia.
"Smettila di rompermi il cazzo, io faccio quello che voglio, vattene non sei tu che decidi per me"
La luce nei suoi occhi si spegne, le si legge chiaramente la delusione in faccia.
"Non puoi aiutarmi, non puoi. Non sono più il tuo Michele rassegnati. Ora c'è questo, c'è questo quindi vattene e trova qualcun altro."
"Va bene, fa come vuoi"
Richiudo la porta del bagno, mi siedo a terra e mi metto rannicchiato con la testa tra le mani e le spalle al muro.
Perché me la sono presa con lei?
Che c'entra lei, lei l'unica persona presente per me in questa situazione?
Perché continuo a farle del male?
Non se lo merita.
A volte vorrei che mi lasciasse.
Vorrei che se ne andasse.
Sta male con me...perchè continua a stare qui?
Dovrebbe scappare da me.
Sento la porta sbattere.
Se n'è andata, quindi ora sono da solo.
Sono da solo...e non stavo da solo da mesi ormai.
Tornano le urla, tornano le ombre.
Perdo il respiro per la millesima volta.
Le telefono.
"Hey" dico, balbettando.
"Che c'è?"
"Non respiro"
"Cazzo...torno subito aspettami"
Dopo 2 minuti è già qui.
Bussa alla porta.
Apro di fretta e lei corre a prendermi la testa tra le mani, come ogni volta.
Mi calmo dopo poco.
Lei va in camera da letto.
Busso lentamente.
"Scusa se ti chiamo ancora...ma sto pensando di ordinare una pizza...hai fame...? vorrei guardare un film.."
Sicuramente si starà chiedendo "ma veramente mi parla come se non fosse successo nulla?"
Riapre la porta e mi fiondo per l'ennesima volta tra le sue braccia.
"Scusa"
"Non dirlo più ti prego"
"Mai più, giuro"
"La vuoi la pizza?"
"Io no, tranquilla...però tu? "
"Piccolo ti prego, devi mangiare qualcosa"
"E va bene, ne mangio un pezzo dalla tua ma non la voglio tutta"
"Va bene, va bene"
"Che film vorresti guardare te?"
"The Imitation Game...dicono sia bello"
"Inizio ad attaccare Netflix?"
"Si, io chiamo la pizzeria"
In un modo o nell'altro lei mi perdona sempre.
Mi sento ancora in colpa per le cose che le ho detto, lei fa sempre tanto per me e l'ho trattata in quel modo.
È odioso.
Ci mettiamo sul divano.
"Scusa..."
"Dai tranquillo"
"Non sto tranquillo Ele...Ti ho detto brutte cose"
"So che non le pensavi"
"In realtà che non sono più il tuo Michele lo penso davvero..."
"Sei sempre il mio Michele, il mio bambino stupido. Lo sei sempre piccolo sempre."
"Se lo dici tu..."
"È così"
Dopo un po' arriva la pizzeria.
"Un pezzo piccolo però eh"
"Va bene così?"
"Ok"
Tra un po' vengono i miei genitori e io non ho la forza per parlargli, ma devo farlo, l'ho promesso a Ele.
Mi dò una sistemata e chiacchiero con lei.
Poi arrivano, e inizia il dilemma.
"Come stai?"
"Meglio"
"Hai fatto la terapia?"
"4 giorni fa"
"Ah già, mi chiamò Ele"
"Ok"
"Con il lavoro?"
"Niente"
"Hai mangiato?"
"No mamma no"
"Michele smettila di rispondere così a tua madre"
"Si si ok"
"Smettila"
"Ho detto ok papà ok"
"Non è ok un cazzo Michele. Pensi di essere l'unico qui che soffre? Come pensi che stiamo noi?"
"Senza sensi di colpa per aver ucciso una donna."
"E come pensi che stiamo dopo che la tua ragazza ci ha chiamati perché ti aveva trovato in bagno mentre volevi ucciderti secondo te?"
Non ricordavo questa cosa.
Mi siedo e guardo Ele.
Perché non me l'ha detto?
Perché non lo ricordo?
Papà va a chiudersi in un'altra stanza e mamma resta a guardarmi.
"Sono stufo di farvi stare male"
"Era solo nervoso Michele, non sta male"
"Non sta male? Mamma andiamo"
"Ok sta male...è vero. Ma non è colpa tua."
"E la colpa di chi sarebbe?"
"Di nessuno"
"Certo che no mamma. Vado a parlare con papà...aspettatemi."
Busso piano alla porta.
"Entra"
"Hey.."
"Che c'è?"
Non riesco a parlare, non sono bravo a chiedere perdono, quindi crollo semplicemente tra le sue braccia.
"Scusa se ti faccio stare così"
"Non è colpa tua.."
"Si invece...non volevo essere così...so di essere un figlio orrendo ma ti voglio bene papà"
"Sei il figlio migliore che potessi desiderare. Ti voglio bene anch'io e smettila di piangere...torniamo di là"
"Andrà bene papà?"
"Andrà bene."

mantieni il bacio.||𝗆𝗂𝖼𝗁𝖾𝗅𝖾 𝖻𝗋𝖺𝗏𝗂.♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora