"tutta colpa mia"

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"Se fosse tutta colpa mia
Non me lo perdonerei
Quante volte hai detto
Il tempo non cancella
Nella mia stanza l'odore di noi
Che non passa mai
Che lentamente scivola come pioggia su di me
E mi bagna la faccia, lascia un solco perfetto
Ti sorrido distrutta
Sono pazza lo ammetto
Si forse è solo colpa mia
Così non ci pensi più
Sono molto brava sai a rovinare tutto
Tu sei perfetto non sbagli mai
In tutto ciò che fai
Sei abile a nasconderti
Ma non sai rinunciare a me
Come solo due sguardi
Sanno tenersi la mano
Basta un attimo solo per scappare lontano
Amore amore amore andiamo via
Chiudo gli occhi non m'importa ma tu portami via
Amore amore amore amore mio
Ma ogni giorno mi sveglio e tu sei già andato via
Amore amore amore è una follia
Apro gli occhi non m'importa
Ma tu vattene via
Amore amore amore amore mio
Ora spengo la luce e ti lascio
Questa notte ancora"

(pov's mich)

"dorme?"
"dorme"
accanto a me c'è ele, suppongo.
non ho la forza per aprire gli occhi, fingerò di dormire ancora.
"mi manca"
"immagino" penso, tra me e me.
"fingo sempre che non sia cambiato nulla quando parliamo, e invece è cambiato proprio tutto, michele non è più michele, io non sono io, noi non siamo noi e...e ho paura che peggiori, sia lui che il resto"
una mano mi percorre ogni singolo riccioletto, e non ho dubbi sul fatto che sia la sua.
"come si sente in questi giorni?"
è la voce di giovanna, staranno parlando al telefono.
"sono 5 giorni che mangia e vomita, è sempre più fragile...e ho paura"
giovanna sbuffa.
"mi fa una tenerezza...è così sciupato e maltrattato...proprio lui non se lo meritava"
è così straziante essere il fulcro di un discorso di compassione.
non sono più in ospedale, avevano detto che le cose stavano migliorando ma appena sono tornato a casa sono tornate come prima.
ele ha insistito per restare qui a casa, e per quanto io mi opponga riesce sempre a convincermi.
anche se io qui proprio non ce la vorrei.
apro gli occhi.
"hey"
le faccio un senno con la testa.
"senti io dovrei andare a comprare delle cose per...per una cosa...ti dispiace se esco un attimo?"
"no, vai pure" dico, stropicciandomi gli occhi.
così lei esce e io resto a letto.
girandomi noto che ha lasciato le chiavi qui.
non voglio che lei stia a Milano...o che si ri-attacchi a me.
quando busserà non le aprirò.
ci rimarrà male ma almeno andrà via.
sento picchiettare alla porta.
è lei.
deglutisco.

"bimbo tutto ok?"
"michele?"
"michi dove sei?"
"torna a casa ele"
"michele non fare il bambino, apri questa porta"
"michele ti prego apri la porta"

vado in bagno, almeno lì non la sentirò.
mi sento in colpa a lasciarla lì, sotto la pioggia.
ma non voglio che lei resti qui, voglio che torni a casa.
sbuffo.
mi arrivano centinaia di chiamate dai miei amici, e dai miei genitori accompagnati ancora a quelle delle mie sorelle.
a una certa non sento più nulla.
guardo attraverso lo spioncino.
non c'è.
deglutisco.
spero vada a casa.
vado a letto e mi metto rannicchiato su un lato, fino a quando non arriva Federica che, purtroppo, ha la chiave di casa mia.
"sei impazzito o cosa?"
"non ti ci mettere anche tu"
"l'hai rimasta a piangere fuori alla tua porta, sotto la pioggia, seduta a terra?"
sentirselo dire fa un altro effetto.
"io.."
"io cosa? non si sente bene, l'ho fatta andare a casa mia"
se dicessi che non mi sento in colpa mentirei.
"in che senso non si sente bene..?"
"come minimo le hai fatto beccare una febbre"
abbasso lo sguardo.
andava tutto quasi bene, fino a quando non ricevo una telefonata.
telefonata che probabilmente, cambierà ancora una volta la mia vita.

mantieni il bacio.||𝗆𝗂𝖼𝗁𝖾𝗅𝖾 𝖻𝗋𝖺𝗏𝗂.♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora