"Tu che respiri troppo in fretta e la paura non ti passa."
(
pov's kelo)
Venerdì, che giorno odioso.
C'è sempre tanto da fare e la tua testa è sempre altrove.
''Oi, io vado all'università. Ci vediamo dopo ok?''
Annuisco, lasciandole un bacio in fronte.
Oh...la convivenza, vi starete chiedendo.
Fortunatamente è andata come speravo...o forse no.
Cioè Ele ha detto sì, ma non so se voglio ancora tenerla con me tutto il giorno.
Nel senso, sto diventando pesante e lei non ha mai tempo per sè, figuriamoci con la convivenza.
Nel dubbio cerco di distrarmi.
Ha ripreso con l'università, quindi la mattina resterò da solo.
Cioè, per ora sto con Giovanna, poi starò da solo.
Vado in cucina, non ho voglia di sprecare un'altra giornata a letto.
Preparo un caffè tanto per svegliarmi ed entra Giovanna.
''Buongiorno'' dice, sorridendo.
''Giorno, caffè?''
''Si grazie''
Sorrido e le passo la tazza.
''Ele?''
''All'università''
''Ah già, avevo scordato''
''Certo che è proprio cresciuta eh...?''
''Siete cresciuti tanto entrambi'' dice, sorridendo.
''Si, ma lei proprio tanto, 21 anni...ne aveva 16...''
''Sono contenta del fatto che sta crescendo con te sai?''
Deglutisco e sorrido.
''Hai la lacrima facile eh? Scusa, dovevo ricordarlo'' dice, tirandomi una pacca sulla spalla.
"Già" dico, sorridendo.
Lei va in bagno e io esco un po'.
Odio uscire, ma ogni tanto ho bisogno di una boccata d'aria, non posso stare sempre in casa.
Dopo un po' telefono a Ele, a quest'ora sarà uscita.
"Ciao piccola"
"Hey amore, mamma mi ha detto che sei uscito"
"Si...dove sei? Magari ti vengo incontro"
"Sono appena uscita, c'è Fede che viene a pranzo da noi, mi dà un passaggio. Però ti va se ti veniamo a prendere e andiamo a farci un giro?"
"Si che mi va"
"Allora facciamo che ci vediamo fuori al solito bar ok?"
"Va bene"
Riaggiancio e dopo poco arrivo.
Vedo Ele e Fede arrivare, così poso il cellulare e salgo in auto.
"Giorno"
"Ciao piccolo" dice El, lasciandomi un bacio sulle labbra, che dilungo accarezzandole la guancia.
Fede si gira.
"Oiii basta limonarsi nella mia macchina"
Sorrido.
"Non ci stavamo limonando, imbecille"
"Beh stavate facendo lingua e lingua"
Ridiamo.
Ci facciamo un giro veloce per prendere aria e torniamo a casa.
"Vado a mettermi qualcosa di comodo, torno subito"
"Vengo con te, devo togliermi questi jeans di dosso"
Chiude la porta della camera lentamente.
"Che c'è?"
"Oggi all'università c'era marco..."
"E?"
"Non ti arrabbiare"
"Parla"
"Ci ha provato..."
Sbuffo e mi siedo ai piedi del letto, alzando la testa al cielo.
Si siede accanto a me.
"Lo sai che per me è solo un verme"
Annuisco.
''Che cucciolo sei quando sbuffi''
Sorrido
''Per te lo sono anche quando mangio''
''Si.''
''Stupida''
''Scemo''
''Scusa?''
''Sei uno scemo''
''Non provare a ripeterlo''
''Scemo.''
La spingo di sotto e come ogni volta le faccio il solletico.
La scena è la stessa da 5 anni.
Ma non ce ne stancheremo mai.
Noi siamo così.
I soliti stupidi di sempre.
Non cambieremo, mai.
E io ne sono felice.
Le lascio un bacio sul collo.
Si, proprio come ogni volta.
''Resti mia...?''
Annuisce.
''Scusa...vado a cambiarmi''
''Vai piccolo'' dice, accarezzandomi.
Esco dopo poco dal bagno e ci mettiamo a tavola.
Apro Instagram.
Non lo faccio mai, ma dopotutto prima o poi si sapeva che l'avrei fatto.
I messaggi di supporto sono tanti, ma non mancano le critiche.
Versioni su versioni, teorie su teorie, insulti su insulti.
Non so cosa mi prende, ma decido di postare una foto.
Essenzialmente non è nulla di che.
È una mia foto, l'ho fatta tempo fa.
Mi sa un po' di rinascita.
Rinascita, non so nemmeno se la sto vivendo.
Sono ancora a pezzi, devo fare ancora troppe cose.
Ma non me la sento di lasciare da sole le uniche persone pronte a proteggermi.
Passa un'oretta,
Dò un occhiata al cellulare.
Cavolo...quante notifiche.
Inizio a leggere qualche commento.
Alti e bassi...come sempre.
I bassi fanno male però.
"Kelo ci sei?"
Alzo lo sguardo.
"Oh si...si ci sono"
"Ho visto il post...non dar retta a quelli lì ok? Guarda quante persone sono felici per te"
Annuisco.
Annuisco ma non sto bene manco per il cazzo.
Ho sbagliato? Si.
Hanno ragione? Si.
Perchè diavolo c'è ancora gente che mi dà retta?
Fede va via e mi metto a letto.
El si sdraia accanto a me.
''Stai bene piccolì?''
Le faccio segno di negazione.
''Sei triste per quei commenti?''
Annuisco.
''Girati un attimo, guardami''
Rifaccio segno di negazione.
''Non vuoi le carezzine sui capelli bimbo?''
Sorrido e mi giro.
Lei mi asciuga le lacrime e mi lascia appoggiare sul suo petto.
''Non devi dar retta a chi ti fa star male, pensa anche a chi ti vuol bene''
''Io ho paura''
''Andrà tutto bene, te lo prometto''
Dopo poco ci addormentiamo.
Fino a quando...
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mantieni il bacio.||𝗆𝗂𝖼𝗁𝖾𝗅𝖾 𝖻𝗋𝖺𝗏𝗂.♡︎
Fanfictionin revisione. . «è riconoscersi da un gesto, una parola, capendo poi di essere una cosa sola.»