Rock me

73 8 0
                                    


Ci stendemmo l'uno di fianco all'altra con ancora i nostri respiri irregolari che scaldavano la stanza.

"Wow." Quella fu l'unica cosa che riuscii a dire in quel momento.

Le emozioni presero il sopravvento: non rabbia, dolore, odio, sensi di colpa, ma gioia, felicità, appagamento, piacere, immenso ed infinito piacere, solo quello riuscivo a provare. Le parole in quel momento non bastavano ad esprimere a pieno ciò che avrebbero dovuto.

Mi girai verso di lui ancora affannata e rimasi a guardarlo per alcuni istanti.

Non riuscivo a smettere di pensare che ero la persona più fortunata del mondo poiché stavo con il ragazzo perfetto che tutte vorrebbero al proprio fianco.

Lui notò il sorriso a trentadue denti che avevo stampato in faccia e mi domandò il motivo di tanta felicità.

"Sei tu" gli dissi rigirandomi e puntando il mio sguardo al soffitto.

Ero imbarazzata. Clara Prime imbarazzata.

E dopo quest'affermazione, sapevo che tutto fosse possibile a questo mondo, che tutto potesse accadere.

"E tu la mia" sussurrò Liam al mio orecchio prima di mordere delicatamente il lobo provocandomi una scarica di adrenalina che percorse tutto il mio corpo.

"Ti am..."

"Sei pronta per il secondo round?" mi domandò con tono malizioso sovrastando le parole che stavano uscendo dalle mie labbra.

Esitai a rispondere ancora sorpresa di quello che stavo per dire. Come mi era venuto in mente? Che cazzo stavo facendo? Gli avevo quasi detto di amarlo.

Non sapevo se fosse stato un bene o un male che lui mi avesse interrotto. Non sapevo se Liam fosse pronto a sentire quelle parole e a ricambiarle con un altro "ti amo".

Decisi di accantonare quei pensieri che stavano rovinando quel momento perfetto e mi limitai ad annuire alla sua domanda.

"Liam Payne, se continuerai così mi farai impazzire" gli dissi appena si posizionò nuovamente su di me.

Questa volta le spinte furono molto più profonde e decise ed il leggero dolore che provai precedentemente, si trasformò in puro piacere, piacere che inebriava tutto in me. Tutte le fibre del mio corpo erano estasiate dai suoi movimenti e se avessero potuto parlare, avrebbero urlato anch'esse il suo nome.

"Sei tutto quello che voglio" ansimai mentre entrava ed usciva da me.

"Mi hai rubato il cuore" mi sussurrò avvicinando le sue labbra alle mie in un dolce e delicato bacio. Presi la sua mano e la intrecciai alla mia.

"Le tue mani combaciano con le mie come se fossero fatte appositamente per me" gli dissi mentre Liam portava il mio corpo al piacere estremo.

"Voglio farti sentire tutto il mio amore, voglio essere l'unica cosa di cui hai bisogno per vivere, come tu lo sei per me" fu la sua risposta.

"Voglio essere l'ultima cosa che pensi prima di dormire e la prima quando ti svegli, l'unico motivo del tuo sorriso e l'unico delle tue lacrime, darti tutto quello che meriti e permetterti di realizzare tutti i tuoi sogni" continuò.

"Tu sei già tutto questo. Sei il mio pensiero fisso quando non sto con te, sei la realizzazione di ogni mio sogno e desiderio. Sei arrivato nella mia vita in punta di piedi senza farmi pesare la tua presenza e, senza chiedere il permesso, sei entrato nel mio cuore facendolo tuo. Sei l'unico con cui voglio stare e se non ti avessi conosciuto, avrei comunque sentito la tua mancanza per tutta la vita." Quella era la prima volta che ci dicevamo cose così importanti in un momento altrettanto importante.

"Voglio farti mia" disse dandomi la spinta più profonda che avessi mai ricevuto facendomi provare emozioni del tutto nuove.

In realtà da quando lo avevo conosciuto, tutto ciò che fino a quel momento pensavo degli uomini e di tutto il sesso maschile, tutte le convinzioni frutto di tanti anni di studio accurato, si sgretolarono dinnanzi ai miei piedi lasciandomi attonita.

Pensavo di conoscere ogni sfaccettatura di quello stupido mondo narcisista, ma già dal nostro primo incontro avevo capito che per me c'era ancora uno spiraglio di luce, e quello spiraglio portava il suo nome.

Avevo capito che lui era diverso dagli altri, lui era speciale, lui era mio, ed io sua.

"Lo sono già" gli riuscii a dire tra un ansimo ed un altro sperando che la voce non mi tradisse.

I nostri cuori battevano forti, il tempo ci scappava, mani tremanti toccavano la nostra pelle. Questo rendeva tutto più forte e profondo.

"Allora, come sono andato?" domandò Liam ritornando al mio fianco ancora affannato.

"Diciamo che ho sentito tutto il tuo amore" gli risposi. "E anche di più ..."

Alle mie parole, sul suo volto aleggiò un sorriso compiaciuto che scatenò una mia sonora risata.

"Ho bisogno di una doccia" gli dissi distaccandomi a malincuore dal suo corpo atletico per raggiungere il bagno.

Mi buttai sotto il getto caldo della doccia per cercare di alleviare i muscoli ancora un po' indolenziti, ma soprattutto i pensieri.

Quelli che si stavano facendo spazio nella mia mente rischiando di rovinare il momento perfetto che avevo appena vissuto.

Avrei dato tutto quello che avevo per rivivere queste sensazioni per sempre. Tutto quello che avevo pur di averlo per sempre al mio fianco.

Tutto pur di far ritornare Beth da me. Ogni cosa, ogni singola stronzata materiale per averla almeno un altro giorno al mio fianco.

Avrei potuto camminare lungo un deserto infinito, nuotare oltre un oceano immenso, attraversare fuochi e fiamme solo per vederla sorridere di nuovo, per farle capire quanto ci tenevo veramente a lei, per dirle che l'amavo, l'amavo molto più di una sorella, come se fosse parte di me.

La conoscevo da sempre, praticamente avevamo trascorso gli anni migliori della nostra vita insieme, anche se non nel migliore dei modi, perché avevamo scelto la droga, quella merda che, sì, ti fa sentire bene e dimenticare tutti i problemi, ma una volta svanito l'effetto, ti lascia ad un devastante ed impossibile da sopportare ritorno alla realtà. Lei aveva scelto la droga, la droga e non la vita.

Persa nei miei pensieri, sentii improvvisamente delle mani cingermi i fianchi spingendomi contro il muro.

Sorrisi dinnanzi a tutta quella forza e passionalità cercando di dimenticarmi di Beth e della sua morte, anche se sapevo era impossibile.

Mi voltai verso di lui lasciando che le nostre labbra si sfiorassero prima di unirsi in un bacio del tutto nuovo e profondo.

Inclinai leggermente la testa all'indietro per lasciare libero il passaggio a Liam e ai suoi baci infuocati.

Dopo che la sua bocca ispezionò tutta la pelle nuda e bagnata del mio corpo, senza lasciare parti scoperte, afferrai la spugna e ne versai sopra un po' di bagno schiuma. Lui si voltò lasciandosi coccolare dal mio tocco morbido e delicato, soprattutto sui segni delle mie unghie sulla sua schiena, che a giudicare dalle smorfie che faceva al mio contatto, dovevano essere ancora doloranti.

"Scusa" gli sussurrai con tono sinceramente dispiaciuto.

"Non devi scusarti, adesso tutti sapranno che sono tuo" mi disse tranquillo ancora di schiena.

"Per sempre?"

"Se lo vuoi" mi disse girandosi e piantando i suoi perfetti e profondi fanali marroni nei miei.

"Non chiedo altro" gli risposi fiondandomi su di lui per un bacio, ed un altro, ed un altro ancora.

Potevamo passare giorni, settimane, mesi insieme, ma non ne avrei avuto mai abbastanza dei suoi baci colmi di amore, questo perché in realtà mi era difficile ammettere, ma non ne avrei mai avuto abbastanza di lui.

Over the dose of your loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora