Change my mind

101 8 0
                                    

Gli uccellini intonavano un tenero canto mattutino, il sole filtrava dalle tende bianche ed una leggera brezza si faceva spazio dalla finestra aperta. Questo fu quello che percepii appena mi svegliai, il tutto accompagnato da una grande confusione in testa. Dove mi trovavo? Come vi ero arrivata?

 Scesi dal letto e mi accorsi di non avere la maglietta, gettata in un angolo a terra, accanto ad un’altra grigia.

LIAM. Improvvisamente i ricordi della scorsa notte piombarono sfocati, ma riconoscibili nella mia mente. Quel che accadde, o cosa non accadde.

‘TOC-TOC’ Quel suono mi riportò sulla Terra.

“Avanti!?” esclamai esitante.

“Buongiorno principessa, come hai dormito?”

“Benissimo, non dormivo così da anni.”

Era vero, quella era stata la prima volta, dopo tanto tempo, che mi svegliai senza brutte sensazioni causate da incubi o effetti di qualche droga presa la sera prima. Con lui sentivo che nessuna droga poteva essere abbastanza potente da superare quello che c’era tra noi. Pian piano la stavo sostituendo col suo amore: molto meno costoso e più salutare, senza conseguenze per il futuro, o così pensavo in quel momento.

“Ti ho preparato la colazione” disse porgendomi sulle gambe un vassoio imbandito di caffè, biscotti e pasticcini vari.

“Così mi sento viziata. Stai rischiando di avermi qui ogni mattina” dissi scherzosa.

“L’idea non mi dispiace.”

Si abbassò verso di me e mi diede il bacio del buongiorno che ricambiai volentieri. Quelli erano i miei preferiti, perché è come se significassero che, nonostante quanto accaduto la notte precedente, continui ad essere importante. Quella era la prima volta che ne ricevetti uno, poiché abituata a svegliarmi da sola dopo una notte di sesso.

“Adesso devo andare. Ho un’officina da mandare avanti” disse non appena le nostre labbra si allontanarono.

“Si, devo andare anche io. Beth mi aspetta, è da un po’ che non ci sentiamo." -Che non la sento in uno stato normale ed accettabile, da essere umano!- avrei dovuto continuare.

“Salutala da parte mia” esclamò quasi fuori alla porta della stanza.

“Ah, stasera preparati che ti porto fuori” disse ritornando indietro e illuminando il suo volto con un sorriso.

“Dove andiamo? Aspetta fammi indovinare, è una sorpresa, giusto?” esclamai mentre masticavo un biscotto al cioccolato.

“Vedo che stai iniziando a conoscermi” mi rispose divertito per poi uscire, non prima di essersi fiondato su di me e avermi dato un ultimo bacio.

Appena varcata la soglia di casa, attraverso la finestra seguii il ragazzo con lo sguardo, mentre si allontanava in sella alla sua moto. Una brutta sensazione mi assalì nel vederlo allontanarsi, forse perché da un momento all’altro mi aspettavo la stessa reazione non appena avesse saputo della mia dipendenza, e a quel punto non ci sarebbe stata droga abbastanza potente da farmi evitare di soffrire. E’ proprio per questo motivo che quel giorno, quel sabato mattina, presi la decisione più significativa della mia vita: smettere di drogarmi  dicendo basta a quella merda. L’avrei fatto per lui, glielo dovevo dopo tutto quello che aveva fatto per me.

Ero da sempre stata convinta che l’unica via di fuga dalla merda di questo mondo fosse assumere droga. Strafarsi fino a toccare con un dito la morte, era diventata per me la porta sul retro per evadere dalla piatta quotidianità. La droga era diventata dall’essere un’eccezione che mi concedevo per sentirmi sollevata dallo schifo che mi circondava, ad un’abitudine, una fedele compagna che nei momenti più tristi e cupi mi porgeva la mano e diceva “ Qui ci sono io, non affliggerti!” Ero arrivata al punto di vivere per la droga, riempiva le mie giornate, era una necessità a cui mi ero piegata a tal punto da diventare una macchina  programmata per compiere sempre le stesse azioni:  procurarmi i soldi, recarmi da Zayn e farmi, farmi , farmi. Mi ero ridotta a tanto. Poi come in uno dei miei sogni, in cui mi sentivo libera di esprimermi come volevo, ho incontrato Liam. Lui non era come gli altri ragazzi, delle meteore, era  diventato parte integrante del mio universo. Era sempre presente: nei miei pensieri, nelle mie parole, nei miei gesti. La mia anima si era ormai fusa con la sua ed eravamo entrati a far parte di un unico corpo, io e lui, in un mondo nostro, costruito dai nostri sogni e speranze, in cui ci immergevamo ogni qualvolta stessimo insieme. Era come se io vivessi per lui e lui per me. Il nostro amore risplendeva nelle giornate più cupe. Ora lui era diventato il mio tutto, era la mia droga preferita, non avevo bisogno d’altro. Sentivo che con lui al mio fianco potevo fare di tutto, perché, a differenza degli altri, da lui non mi sentivo giudicata ed etichettata, ma amata. Riusciva a toccare le corde più profonde del mio essere e scuotermi rendendomi invincibile. Presi la ferma e convinta decisione di smettere con la droga e quella vita pericolosa che mi aveva accompagnata per tutto quel tempo. Era assurdo ed inconcepibile il modo in cui mi ero ridotta con le mie stesse miserabili mani, ma non era tutto perso, avevo lui e questo mi bastava.

Writer's wall 

Ciao a tutti, lo so che questo capitolo è brevissimo rispetto agli altri, ma è solo di passaggio. Da quello successivo, le cose iniziano a diventare più bollenti ed interessanti. *FINE SPOILER* Per continuare a sapere come continueranno le scatenate, improbabili e del tutto improgrammate vicende di questi due pazzi QUASI innamorati, vi invito a seguire la storia e se volete, come sempre potete lasciare una recensione, anche solo per farmi sapere cosa ne pensate del capitolo o se vi sta piacendo la storia. Ci vediamo al prossimo episodio, o meglio, capitolo. Baciiii stellinasple

Over the dose of your loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora