Stole my heart

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Arrivata a casa mi spogliai e mi stesi sul letto, ripercorrendo con la mente tutti i momenti di quella splendida serata. Ad interrompere il flusso dei miei pensieri fu una canzone, la stessa che Liam mi aveva scritto. La stessa che aveva percosso il mio cuore facendolo vacillare.

Era il mio cellulare che squillava. Non sapevo come potessi averla.

Comparve un numero sconosciuto accompagnato da una foto. La riconobbi. Racchiudeva la perfezione di quella serata, tangibile nei nostri occhi luccicanti e pieni di vitalità, le nostre guance vicine accarezzarsi amorevolmente, mentre i nostri sorrisi spontanei e sinceri erano l’immagine chiara della felicità. Una delle tante foto che avevamo scattato per immortalare la magia di quella serata.

“Pronto?” risposi confusa.

“Hey principessa” rispose una voce calda e pacata.

“Ciao Liam” dissi sicura che fosse lui. Come avrei potuto confondere la sua voce con quella di chiunque altro? Non dopo quella canzone. “Sai qualcosa su come questa canzone sia finita sul mio cellulare? E le foto? Come le hai caricate?”

“Spero non ti dispiaccia. Desidero che ricordi per sempre questa serata, perché io non la dimenticherò mai.”

“Non c’era bisogno di disturbarsi tanto. Rimarrà per sempre indelebile nella mia memoria” ammisi. Quando stavo a contatto con lui, sentivo le barriere che mi ero costruita fino a quel momento, sgretolarsi impotenti d’innanzi a tanta dolcezza

“Addirittura?” il suo tono era sorpreso, forse non si aspettava neanche lui una simile dichiarazione da parte mia.

Bastardo, tutto calcolato. Dovevo aspettarmelo!

“Ehmm .. piuttosto come hai fatto ad avere il mio numero?” dissi cercando di cambiare discorso.

“Un mago non svela mia i suoi trucchi.”

“Ah quindi oltre ad essere un cantante adesso ti scopro anche mago? Chissà se sei bravo anche a fare massaggi? Sai ho un dolore lungo tutta la schiena” dissi con fare civettuolo.

“Mhh potrei provare solo per te...  se proprio stai male e mi supplichi così tanto, potrei darti prova delle mie doti di massaggiatore anche ora” disse iniziando a provocarmi.

“Ahah ora non scaldarti troppo Mr. Payne.”

“Mio Dio. Sono passato di livello. Ora sono ‘Mr.Payne’. I miei modi da cavaliere ti hanno stregata vero? Ammettilo!”

“Se aspetti che lo ammetta, puoi considerarti anche morto.”

“Il tempo non mi manca. Penso che per oggi ne abbia abbastanza di me. Ti lascio dormire.”

“Grazie” dissi.

“Buonanotte mio cavaliere.”

“Buonanotte, principessa.”

Spensi il telefono appoggiandolo sul comodino accanto al letto. Avrei desiderato continuare a parlare con lui ancora un po’, magari per tutta la notte, per sempre. Si sbagliava, non ne avevo abbastanza di lui, credo che non ne sarei mai stata sazia. Il suono della sua voce quella notte mi avrebbe fatto compagnia e avrebbe fatto da scudo da qualsiasi incubo. Con la sua voce vagare nel mio imperscrutabile inconscio niente poteva spezzare la felicità che provavo.

Non riuscivo a smettere di pensare a quel secondo bacio. Quello che mi aveva dato lui, più intenso e deciso del mio. Le sue labbra morbide e rosee si fiondarono sulle mie carnose. Ci fu un attimo di tentennamento da parte mia per la sorpresa, ma subito sparì e ricambiai il bacio. Fu allora che le nostre lingue si toccarono prima delicatamente e man mano più velocemente sotto il trasporto della passione che si accendeva sempre più. Ballarono insieme la più bella delle danze, muovendosi all’unisono, dipendenti l’una dall’altra, proprio come stavamo diventando io e Liam.

Sentivo i nostri petti muoversi velocemente a causa dei respiri irregolari, per riprendere fiato.

Le sue mani accarezzarono delicatamente le mie guance. Sfiorarono il mio collo, la pelle che sotto il suo tatto morbido e quasi impercettibile diventava fragile.

Sentivo le sue mani scendere lentamente sempre più giù, accompagnando le curve del mio corpo. Mi cinse i fianchi e accostò i nostri corpi trepidanti di passione, facendomi sentire il suo corpo tonico vicino al mio.

Stavo morendo così stretta a lui, incollata al suo torace dal quale potevo udire i battiti del suo cuore. Non volevo farglielo capire, così cercai di rimanere impassibile.

Ci riuscii in parte, poiché dal mio volto non traspariva nessuna espressione, ma il cuore mi tradiva, battendo più veloce che mai. Lui lo sentiva, poteva percepire la mia debolezza. Ero vulnerabile, mi aveva abbassato le difese, abbattuto quei muri che gli altri ragazzi si erano limitati a scavalcare, lasciandoli là intatti più che mai, decadenti ma sempre issati, calpestandomi il cuore.

Quella sera scoprii Liam essere un cantante eccezionale. La sua voce calda e rassicurante che penetrava la mia anima, rinforzando le mie fragilità, dando vigore alle mie debolezze, colmando i vuoti lasciati dalle incertezze e abbattendo gli ostacoli delle mie paure. Non potevo chiedere di meglio.

Ero io il problema. Lui era perfetto, io un disastro a piede libero capace di provare emozioni solo attraverso le deformate e distorte vie della droga. Sì, era così, ma prima che incontrassi lui. Solo allora realizzai che quello era stato il primo giorno da anni che mi sentivo viva, capace di provare sentimenti e di trasmettere emozioni percepibili senza drogarmi.

Liam riempiva quei vuoti incolmabili, lacerati dalla tristezza accumulatasi con il tempo, nei quali sprofondavo vertiginosamente ogni qualvolta mi sentissi sola ed incompresa. Così doveva sentirsi Beth, Niall le conferiva questa forza di cui anch’io ora ne beneficiavo, ora apparteneva anche a me. Stavolta non ero solo una spettatrice assente che osservava estasiata, nutrendo un pizzico di gelosia, la meraviglia dello spettacolo di qualcun altro. Ora mi sentivo protagonista, padrona del palcoscenico e regista degli atti. Dividevo la scena e il compito arduo di dirigere con un'altra persona solamente, che rendeva lo spettacolo sublime, godibile prima per gli attori e poi per gli spettatori. Io e Liam, attori impareggiabili e insostituibili, unici e completi, in simbiosi e senza maschere da portare per riprodurre la felicità o l’amore, solo le nostre anime in complicità con i cuori.

Over the dose of your loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora