Strong

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Strong

Io, Niall e Beth ci incontrammo nel punto stabilito il giorno prima, quando sentii la voce di Liam chiamarmi da lontano. Solo allora mi accorsi che ci stava aspettando sullo yacht ancorato al molo. Scese dall’imbarcazione per aiutarci a salire, non prima di avermi salutata con un bacio. In lontananza sembrava uno yacht di modeste dimensioni, ma ancora una volta la realtà superò le mie aspettative. Era enorme e a più piani, delle dimensioni di una casa. Era tinteggiato di un bianco perlato con accenni dorati che gli conferivano maestosità. All’esterno i colori dominanti erano il blu cobalto alternato al celeste cristallino, perfettamente in  armonia con lo specchio d’acqua sul quale ondeggiava. Gli spazi erano ampi e ben arredati. Nulla di troppo vistoso o ingombrante, l’indispensabile per concedersi il giusto relax. All’interno le cabine erano molto grandi, avremmo potuto viverci comodamente. Il  piano “terra” presentava una cucina completamente attrezzata. Il primo piano ospitava una stanza da letto, arredata in stile moderno e dotata di tutti i comfort desiderabili e non. Annesso vi era un bagno estremamente spazioso con tanto di idromassaggio. Al secondo piano albergava una seconda stanza da letto leggermente più piccola ma altrettanto bella, anche questa completa di bagno. Infine sull’ultimo piano si apriva una terrazza dalla quale ci si perdeva ammirando l’immensità del mare ed estasiava contemplando il tramonto.
Sia benedetta la famiglia di Liam. Tutto ciò era assurdo. La meraviglia nei miei occhi era facilmente percepibile, come anche per Niall e Beth.
 
“Pensavo fosse più grande questo yacht. Cioè ha solo una cucina enorme, due stanze da letto, due bagni e una terrazza. Cose da niente insomma” disse Niall fingendosi per niente sorpreso.
 
Ridemmo tutti di gusto.
 
“Voi ragazze sistematevi come meglio credete, noi ci occuperemo di prendere il largo. Vieni Niall” disse Liam mettendoci a nostro agio e dando informazioni su come navigare a Niall, sinceramente interessato.
 
“Porca vacca incinta di nove mesi! Clara, ma dove l’hai trovato Liam?” disse Beth ancora sbalordita.
 
“Sicuramente non in un mercatino delle pulci!” risposi seguita dalla sua risata.
 
Rimanemmo in costume ma prima che potessimo stenderci al sole.
 
“Santo cielo! Beth, sei così fottutamente dimagrita. Sei pelle-ossa” dissi senza aver peli sulla lingua.
 
“Lo so, non me ne fare una colpa. Sai da cosa è dovuto. Non iniziare con la solita tiritera che dovrei smettere, ci pensa già abbondantemente Niall” disse sotto voce, quasi come se volesse evitare l’argomento.
 
Non capivo perché si ostinava a bucarsi se quelle erano le conseguenze. L’eroina. Cosa doveva essere? Che piacere doveva procurare per ridurre una persona in quelle condizioni senza che questa potesse importarsene minimamente?
Mai e poi mai avrei voluto trovare una risposta alle mie domande provando sulla mia pelle. Lo ribadivo: niente eroina. Mai. Niente più droga. La disintossicazione era estenuante, mi distruggeva. Spesso volevo mollare tutto e farmi, farmi fino a sfondarmi e perdere i sensi, crogiolarmi in quel piacere illusorio. Ma non dovevo: persistere, questa era la parola giusta. Persistere per Liam. Senza più droga tutto sarebbe stato migliore con lui. Ne ero certa e questa era l’unica motivazione che mi consentiva di andare avanti.
Perché non era lo stesso per Beth? Non sentiva anche lei questo disperato bisogno? Non desiderava che le cose si mettessero a posto una volta per tutte? Forse per lei  Niall non era una motivazione sufficiente come lo era Liam per me. Quel ragazzo doveva amarla infinitamente per starle ancora accanto e nutrire ancora la speranza che un giorno Beth si fosse pulita. Perché non lo capiva? L’eroina l’aveva cambiata radicalmente, era la sua amante fissa. Non doveva andare così, eppure le cose si stavano evolvendo nel modo più sbagliato possibile. Dovevo persuaderla a smettere o l’avrei persa per sempre.
Una volta a largo, sentii lo yacht fermarsi e ancorarsi. Liam e Niall compiaciuti di averci portati sin lì ci raggiunsero felici e si accoccolarono entrambi vicino a noi ragazze.
Eravamo tutti avvolti da un alone di abbandono, di totale relax. Mi sentivo parte di quell’immensità. Mi riflettevo nel mare limpido, viaggiavo toccando con mano il cielo che ci sovrastava. Mi lasciavo trasportare dal vento che accarezzava i nostri corpi. Ero nel sibilo dei gabbiani. Totale trasporto. Ad interrompere questa simbiosi con la natura fu la voce delicata e gentile di Niall.
 
“Voglio viaggiare fino all’ultimo lembo di terra, identificarmi in nuove culture, perdermi nei misteri dei luoghi più mistici del mondo, assaporare i cibi più prelibati e disgustosi. Imparare di più, soffermarmi sulle piccole e semplici cose della vita, apprezzare di più. Sì, sarà così” disse incantato con gli occhi socchiusi.
 
“Prima però pensa ad iscriverti al college, grande esploratore” proruppe Beth spezzandogli l’entusiasmo.
 
“Sto cercando di andare oltre a ciò, o meglio sto cercando di dimenticarmene completamente. Non sei d’aiuto amore mio. Tu verrai con me, sarai la mia bussola, l’unica al mio fianco a riportarmi sempre sulla giusta rotta, la mia ancora nei momenti di sconforto a ricordarmi che le cose possono sempre sistemarsi” disse poi fermandosi a riflettere.
 
“Io ci credo Beth. Credo in te. Credo in noi. Vedrai il nostro amore avrà la meglio. Staremo insieme e nulla al mondo potrà separarci. No, non più. Nessun altro ostacolo” continuò assorto, tenendo le mani tremanti di Beth chiuse nelle sue e guardandola dritta negli occhi, infondendole coraggio e speranza.
 
Beth sembrò cedere a quelle parole. Percepii il suo sconforto. Niall ci credeva così tanto da illudersi realmente che tutto fosse già sistemato. Non era mai stato più lontano di così dalla realtà. Vidi gli occhi di Beth inumidirsi, le lacrime affiorare e bagnare il suo volto distrutto. Niall era la sua salvezza. Lui e nessun altro, Beth doveva solo lasciarsi salvare. La abbracciò forte, accarezzandole dolcemente i capelli, mentre lei si abbandonava in un pianto contenuto nelle sue braccia. Vidi Liam perplesso, d'altronde era fuori da questa tragica situazione e non volevo che vi entrasse.
Era troppo struggente vedere Niall ridursi così per solo amore di lei per poter auspicare una cosa simile anche a lui.
Liam si avvicinò a me sussurrandomi all’orecchio cosa stesse succedendo. Non volli dirgli molto, mantenendo così la risposta sul vago.
 
“Io invece ho intenzione di correre con le moto. Sono la mia più grande passione. Tra qualche settimana riprenderò gli allenamenti e tra un anno mi iscriverò al campionato regionale. Inizierò così, puntando poi più in alto e vedremo dove arriverò” disse Liam quando la situazione ritornò serena.
 
Io invece stetti zitta, non avendo nulla da dire in merito.
Avevano tutti un sogno ed un obiettivo da raggiungere , io invece? Fino a qualche settimana fa avevo solo accumulato miseria su miseria, mi stavo distruggendo. E’ questa la realtà di chi sceglie di drogarsi. Non ti poni più degli scopi nella vita, non pensi più a come migliorare il domani. Ti concentri sul momento presente e a come renderlo sensazionale esaltandoti, quando in realtà tutto ciò che stai facendo è rovinarlo. Niente più famiglia, amici, hobby, impegni, frivolezze, dubbi o certezze. Non ti soffermi su queste cose. Non contano più, quindi perché preoccuparsi? E poi quando cerchi di smettere, eccole lì. Tutte insieme che ti assalgono. Così devi improvvisamente ripensare ad avere rapporti sociali, a mantenere gli impegni presi, a non deludere le aspettative, capire cosa fare della tua vita. Tutte cose che ti stressano e deprimono, quando invece puoi eliminarle drogandoti. Ho capito che però la droga non è la risposta a tutto. Anzi non lo è per niente. Finisce solo per demolirti ancora di più , ridurti a brandelli fin quando l’unica speranza che puoi avere è continuare così fino a farla finita. Per sempre. E’ questo che stava accadendo a Beth, è quello che sarebbe accaduto a me se non avessi incontrato Liam. Lui è stato il mio angelo custode, eppure era all’oscuro di tutto.
Improvvisamente Beth si staccò da Niall, prese la borsa che aveva sempre sott’occhio e che custodiva avidamente e si dileguò di colpo. Vidi il volto di Niall incupirsi. Capii, così decisi di seguirla. Prima che potesse chiudere la porta del bagno mi ci intrufolai, cogliendola di sorpresa.

Over the dose of your loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora