Lettera 1

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Cece,

Immagino tu non voglia leggere niente che riguardi me, soprattutto dopo l'ultima lettera che ho mandato a Jackson, ti conosco, so esattamente che tipo di reazione avrà riscosso e se devo essere onesto era quello lo scopo. Non chiedermi perché, non posso rispondere a questa domanda.

Se per qualsiasi motivo tu abbia messo da parte il tuo orgoglio o magari la curiosità abbia vinto su di esso e stai leggendo questa lettera, immagino che ti debba delle scuse, avevo promesso che non ti avrei mai più contattato, ma eccomi qui, su un aereo dopo una giornata persa a pensare a te a scriverti mentre i miei compagni ridono e scherzano.

Ma a me non pesa, sono cambiate tante cose dall'ultima volta che ci siamo visti. Non rido più come prima, non che qui ci sia molto da ridere. Ogni volta che qualcuno dice qualcosa di simpatico penso alla tua faccia quando ho riso per la prima volta davanti a te. La mia squadra non è male, sono tutti simpatici, ma sai come funziona... cominci a pensare e ti perdi un po'...

Comunque ti volevo solo augurare buon compleanno, spero che questa lettera arrivi in tempo, la sto inviando un paio di giorni prima con la speranza che ce la possa fare.

Non sono bravo con le parole, non sono bravo a comunicare in generale, dei due eri sempre tu che spiegavi, che capivi... Che capivi, tu capivi ognuno dei miei sguardi, non avevo bisogno di parlare, tu sapevi e non perché mi conoscessi in un modo particolare, in realtà anche, ma non è l'unico motivo. Mi sto perdendo ovviamente. Volevo dire che tu mi hai capito dal primo momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati... anche se sembrava il contrario, tu capivi tutto sempre.
Non riesco a dimenticare quella ragazza brilla con atteggiamento del cazzo che ballava con l'amica e io che avevo una ragazza tra le mie braccia non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.    

Io l'avevo capito che tu eri speciale, che eri unica, io avevo capito che tu eri un Danger e me ne sono fottuto... Vorrei avere avuto la forza di starti lontano, avrei preferito avere la forza di non tornare da te ogni volta che ti ho ripetuto che ti odiavo o che tu lo hai ripetuto a me, ma io sono un ragazzo geloso, no? e come potevo lasciarti andare quando milioni di ragazzi erano pronti a prenderti?


Dio se fosse stato solo quello, in realtà Cece, non ci riuscivo, non ci riuscivo a starti lontano e anche se mi ripetevo che non volevo vederti facevo di tutto per farlo. I lavori forzati sotto la finestra della tua stanza al CSR, i fare finta di non sapere che fosse il mio turno di far finta di stare male le ultime settimane dell'ora sociale, studiare insieme il pomeriggio, la squadra di football...

Sto divagando ancora, ma non ho nulla con cui cancellare.

Oggi sono andato a farmi un giro nel paese, no, non per rimorchiare, per i soliti stupidi controlli che non portano niente se non tensione. Non é questo il punto.
Mentre camminavo ti ho sentita urlare, lo so che è impossibile, non eri tu, ma sembravi tu. Io mi sono messo a correre devo ammettere che un pò ci speravo, abbiamo salvato una ragazza, l'hai salvata tu, senza saperlo perchè se non avesse avuto una voce simile alla tua io non ci sarei andato, avrei continuato a pensare mentre mi facevo i cazzi miei.

Non ti volevo nemmeno scrivere è stato il mio sergente ha detto che devo mettere un punto.
Io ci sto provando e solo che noi un punto lo abbiamo messo a giugno.

Adesso sto guardando uno dei più bei tramonti che io abbia mai visto, con i più bei colori che esistano il cielo é di un arancione cosí forte che sembra quasi rosso...immaginalo, immaginami in questo aereo, mentre ti penso, mentre ti scrivo...a me sembra di tornare a quel 30 agosto quando sbagliando probabilmente, sono venuto a trovarti, tu eri incasinata con i pacchi e noi sembravamo, noi sembravamo noi, noi prima di mandare tutto a puttane e lo so che adesso penserai "tu hai mandato tutto a puttane", lo so...

Sono ancora fermamente convinto di aver fatto la cosa giusta, lo so che non sei d'accordo, ma spero che un giorno capirai che vuol dire essere nei miei panni... un ragazzo cattivo, uno che non si è aperto con nessuno nel mondo e una ragazza buona, con cui tutti si aprono. Tu eri la mia sfida personale e io ho fallito miseramente, quasi un anno fa me lo hai praticamente tirato fuori dalla bocca... quasi morta su un letto di ospedale, mi hai fatto confessare tutto quello che provavo per te e poi... poi il futuro si è messo in mezzo e penso che ognuno di noi conosca bene le proprie priorità e di conseguenza faccia le sue scelte. Mi sono ritrovato fottuto, innamorato perso di te, ma io non posso averti, Cece... non posso proprio.

Faccio schifo a scrivere eh? riesco a vedere il tuo viso, con il tuo sguardo di sfida che con un tenue sorriso sotto i baffi che annuisce, hai ragione. Questa volta, solo questa!

Non so cos'altro dirti, in realtà non ho nemmeno idea di che cosa ti abbia detto, probabilmente niente,ma spero, anzi so che riuscirai a capirne qualcosa.

Spero che tu passi un buon compleanno, che ti diverta che ti goda tutte le attenzioni perché te lo meriti... per questa volta niente lento, ma immagino che non ti dispiaccia tanto come cosa, a me un po' si.

Finisco cosí augurando ancora una volta un buon compleanno ad una ragazza speciale, l'unica al mondo capace di farmi sciogliere completamente, l'unica che in pochi mesi mi ha fatto innamorare di lei, poi mi ha fatto scappare un "ti amo". Sei stata, sei e sarai l'unica per me...

Buon compleanno alla mia Danger che mia non lo è più, mi manchi,

Elliot.

ps. la collana non posso tenerla ho combinato troppe minchiate a causa sua, non devi tenerla puoi regarala, venderla o buttarla, fai tu. So che pensi che sia stato un altro Elliot a dartela, ma ti giuro che anche questo Elliot anche se un pò più coglione sa cosa significhi.

Inoltre non devi rispondermi se non vuoi, io lo capisco...

Lettera 1. per un Delfino Gommoso.

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