Lost 2

23. ufficialmente

«sei sicura che la scelta giusta sia di uscire con Harry poche ora prima di tornare in America?» annuisco «sarà solo per mezzora e quando sono giù tu scendi e andiamo direttamente all'aeroporto. funzionerà, mi deve dare un pacco per la madre e spedirlo da Burlington costa molto di meno»

Gwen scuote la testa ridendo «oppure volete solo vedervi prima che tu parta per due settimane» scoppio a ridere «non essere stupida mi deve dare il pacco e sarebbe l'unico tra i miei amici che non ho salutato prima di partire» le scappa una risata secca «come dici tu» suonano al campanello «ci vediamo dopo» le stampo una bacio sulla guancia e scendo di corsa

lo sguardo Harry si scioglie in un dolce sorriso quando mi vede«ciao bellissima»sorrido «ciao» mi fa cenno di andare, io annuisco

io ed Harry siamo usciti solo un'altra volta prima di oggi, sono passate solo due settimane dal nostro primo incontro e ovviamente io ho deciso di prendermi il mio tempo, gli ho detto di Elliot, non tutta la storia, solo che è finita da poco e non sono pronta per una cosa nuova

a lui è piaciuta la mia sincerità e la mia non intenzione di correre, ma soprattutto che mi rendessi conto del fatto che lui sarebbe tornato in America alla fine delle lezioni e che sarebbe stato troppo difficile mantenere una relazione, appena iniziata, a distanza

e poi io sto bene con lui, ma penso ancora ad Elliot e il suo nome mi da ancora le farfalle allo stomaco anche se lo odio da morire, lo amo abbastanza da sentirmi ancora legata a lui in parte

«Allora, tutto impacchettato?»annuisco«diciamo che siamo pronte per tornare in America» faccio un sorriso emozionato perchè in realtà sto morendo di ansia «quindi due settimane dopo sette mesi?» annuisco «vedrò finalmente la mia famiglia e i miei amici, non so mi sembra assurdo e questa volta niente bufere» lui sorride

«peccato, ci speravo un pochino in una bufera»alzo gli occhi al cielo «cosí da poter chiedermi di uscire una terza volta?» lui mi guarda come se stessi dicendo una grande cavolata «Noo...tu vieni in un terzo appuntamento con me appena torni di sicuro»scoppio a ridere «mai detto che questi siano degli appuntamenti» rido

«mai detto che questi non siano degli appuntamenti» alzo gli occhi al cielo «la smetti di ribattere a tutto quello che dico?» lui fa finta di pensare, poi scuote la testa «nah, non è divertente» scoppio a ridere

«Leicester Square o Hyde park» quando nomina Leicester Square io smetto di respirare... io ed Elliot siamo stati spesso li dopo che abbiamo deciso di stare insieme quando era qui

«Hyde park»lui annuisce, so che ha notato come la mia faccia sia cambiata quando ha nominato la piazza, ma non mi chiede nulla al riguardo, il che è la miglior decisione che lui abbia preso

ci sediamo ad una panchina dell'Hyde park «allora, tu mi hai raccontato che tuo padre è un architetto- annuisce- e io mi chiedevo invece cosa fa  tua madre, dato che tu sai cosa fanno entrambi i miei » lui si appoggia allo schienale della panchina e si porta entrambe le mani dietro la nuca «Interior designer, si sono conosciuti cosí i miei» lo guardo interessata perché queste storie mi hanno sempre affascinata

lui ride«sembri una bambina» gli do un colpetto sul petto «voglio sapere» lui sorride «allora mio padre era spostato con un'altra signora, dalla quale ha avuto due figlie, stava lavorando ad un progetto abbastanza grande, ormai la sua attività era bene avviata, mia madre invece era ancora piuttosto sconosciuta, ma aveva ottenuto comunque il lavoro» si ferma un secondo

mi guarda sorride «ti interessa davvero cosí tanto?»annuisco ridendo «dai non abbiamo tanto tempo»lo riprendo «mio padre dice che dal momento in cui l'ha vista si è innamorato di lei, ma era sposato e non poteva certo tradire la moglie anche se ormai erano anni che non si amavano più... che io sappia si sono sposati perché è rimasta incinta delle gemelle, si sono sposati e sono stati insieme per 4 anni- annuisco, perchè voglio sapere della madre