81. A Boston

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Si può sorridere così tanto quando vedi qualcuno? No, ma intanto ogni volta che Elliot entra nella stanza, il mio sorriso esce fuori e non posso nemmeno controllarmi

«Danger» mi da un bacio sulle labbra con il suo piccolo sorriso

È tornato dalla palestra,è leggermente sudato, ha i capelli disordinati, il respiro corto, si toglie la maglietta e... Dio, il suo corpo perfettamente definito è imperlato dalle gocce di sudore

«ho una proposta» ride con ancora il respiro corto «un'altra?» ridacchio facendo cenno all'anello che è al mio dito

Essere fidanzati ufficialmente è come cominciare dall'inizio con la consapevolezza che vi conoscete meglio delle vostre tasche

Tutto è romantico, tutto è emozionante, le farfalle allo stomaco, sorrisi stupidi, essere incollati per ogni secondo che potete passare insieme. Fiori in ufficio, fiori a casa, ma soprattutto, tanto, tantissimo sesso. Non che io ed Elliot non ne avessimo già abbastanza, ma adesso ne abbiamo di più

Elliot ride per alla mia battuta «che sei scema» dice «stavo dicendo, lo sai che domani mattina vado a Boston no?» annuisco «per la partita contro i New England Pilots?» lui mi guarda come se fosse una notizia nuova alle sue orecchie «new England pilots?» ripete confuso

«vorrei dire di sì, ma la tua domanda mi fa pensare che ho sbagliato» lui è sul punto di scoppiare a ridere «Cece... Pilots?» ci penso sopra, pilots suona giusto

«pilots, sono pure loro con il blu e il rosso» indico il mio corpo per fargli capire che sto parlando della divisa

«patriots... New England patriots» dice ridendo, pilots suona meglio, ma non glielo dico perché altrimenti parliamo di football per i prossimi due mesi

Mi limito a sorridere «new England era giusto però» lui annuisce «si... era giusto» scuote la testa un pochino mentre alza gli occhi al cielo, mi avvicino a lui perché voglio distrarlo con un bacio e perché voglio davvero dargli un bacio

« Sono sudato, non ti conviene» metto il broncio e lui mi bacia velocemente «fammi concentrare» lo guardo seria « vieni con me?» lo guardo piuttosto sorpresa «a Boston?» lui annuisce «stiamo solo domani e domenica torniamo, in tempo per il lavoro. Mi piacerebbe averti nella tribuna» mi guarda come se lui fosse un cane e io fossi il suo giocattolo preferito

«ma non ci possiamo nemmeno sedere vicini» lui annuisce «lo so, però io ti guardo e Thomas può venire con noi» scuoto la testa «niente Thomas, solo un weekend io e tu a Boston ok?» lui mi sorride « non vedo l'ora» mi bacia di nuovo, prova a distaccarsi, ma io gli poso una mano sul viso

«nono doccia prima e sesso dopo» mi fa l'occhiolino, io scoppio a ridere mentre lui corre verso la doccia

Mentre Elliot dorme in aereo io cerco di lavorare il più possibile di portami avanti con alcune pratiche che avevo lasciato indietro e rivedere alcune presentazioni che ho dimenticato

Atterriamo prima di quando avevo sperato perché c'era un'ultima cosa che volevo finire, ma non fa niente

«dimmi che non hai lavorato per tutto il tempo, mi bacia la guancia «ho lavorato per tutto il tempo» lui alza gli occhi al cielo e scuote la testa

«quando è stata l'ultima volta che ti sei rilassata?» scoppio a ridere «lasciami stare» lui scuote la testa mi stampa un bacio sulle labbra «mai»

La stanza dell'albergo è bellissima, il letto è enorme così come la vasca che potrebbe ospitare entrambi senza problemi

Sembra quasi un peccato che possiamo stare solo per una notte

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