22. Gossip Girl

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«Miss Cece, ci vediamo domani allora» ridacchia Mia, annuisco ridendo «Miss Mia, sarà un onore rivederti domani, ma per favore non combinare casini mentre noi due siamo lontane!» le faccio un occhiolino «ci provo, ti scrivo se mi viene in mente qualche idea» spalanco gli occhi, ironicamente preoccupata


«ti prep, no... trattieniti»le scoppia a ridere, poi alza gli occhi al cielo «ok...ok...facci la brava, ciao scimmietta» la salut con la mano, poi andiamo per strade diverse, il mio sorriso muore sul mio volto, sembrerà cattivo, ma ho finto un sorriso per tutto il giorno, non perchè io stia male,, ne perchè io sia triste, ma perchè non sento nulla



sono passati quasi tre mesi, tre mesi da quando Elliot è uscito da quella porta lasciandomi nel mio appartamento, in uno dei dolori più forti che io abbia provato. Se ci penso adesso non provo nulla, ma mi ricordo il dolore, il gelo che sentivo dall'interno e l'attacco di panico che mi ha scatenato


ci sono stata due giorni per riprendermi, non dal punto di vista emotivo, ma dal punto di vista fisico. Non avevo un attacco di panico del genere da mesi, forse pure uno o due anni, ma è passato. Da allora non sento nulla, non è solo la tristezza o la rabbia o la sensazione di vuoto e anche la felicità, la gioia, la tranquillità... non sento proprio nulla, assolutamente nulla


Non sono nemmeno sicura di volere provare a recuperare i miei sentimenti, ne ho parlato con la Dottoressa Collins e lei dice che è necessario che io riprenda a sentire, ma che per farlo devo affrontare cosa è successo, ma io non voglio, non mi serve... so che la mia vita è stata in una strana sfumatura di grigio ultimamente, ma il grigio non mi dispiace è sicuro, è prevedibile, ma più di tutto non fa male

Quindi se qualcuno dovesse chiedermi come io abbia passato questi tre mesi la mia risposta sarebbe, li ho passati. Non c'è un aggettivo o un dettaglio, sono passati e basta.

Se qualcuno mi chiedesse come si fa a superare un tradimento, anzi che cosa si prova quando scopri di un tradimento, direi, paura, terrore.

Quando è successo il tutto ero così terribilmente travolta dalle migliaia di emozioni che stavo provando contemporaneamente che non ho capito nulla, volevo solo che lui sparisse, ero convinta che nel momento in cui lui fosse sparito, si sarebbe portato le emozioni con se, ma per mia sfortuna non funziona così

Quando l'attacco di panico ha lasciato il mio corpo esausto sul pavimento freddo del mio appartamento, mi è rimasta la paura di essere totalmente e completamente sola al mondo, avevo paura di ognuna delle singole relazioni che ho nella mia vita. Improvvisamente tutto il mio mondo a cominciato a barcollare...

Se Elliot, colui che aveva giurato di amarmi più della sua stessa vita, mi aveva tradita in quel modo allora chiunque poteva potenzialmente tradirmi e allora il terrore ha preso il sopravvento, non volevo e non potevo permettermi di essere ferita così.

Il resto è storia, la fiducia si ricostruisce e chi ci tiene ti supporta e sopporta in momenti come questi

Entro nella National Gallery, vado alla solita stanza e mi siedo di fronte il solito quadro, Marte e Venere hanno sempre lo stesso aspetto, una volta l'idea che Botticelli avesse dipinto questo quadro mi dava i brividi e mi faceva brillare gli occhi. Adesso è solo un posto sicuro

Ho bisogno di stabilità poi di ogni altra cosa adesso e se anche mi mancano le emozioni, questa stanza e questo quadro rappresentano certezze.

Eppure, una certezza è svanita qui, in questo quadro. Quando lo guardavo una volta pensavo che Venere guardasse Marte follemente innamorata, Marte dorme e per Venere lo sta guardando come se nonostante la stanchezza sia felice che Marte posa riposare

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