15. Vuoi morire?

28 2 0
                                    

Elliot

Il mio telefono comincia a squillare, apro un occhio solo alla ricerca di quel coso del cazzo che continua a vibrare e suonare sul comodino

"Cosa?" Chiedo disperato perché ero nel bel mezzo di una delle migliori dormite della mia vita
"Lawrence, mai spieghi perché cazzo stai dormendo?" La voce del mio comandante mi spiazza

Apro gli occhi di scatto, non ho più il telefono fra le mani sono nel mio lettino, nella mia caserma, il mio comandate mi guarda con le braccia conserte e uno sguardo più che incazzato

«allora perché cazzo stai dormendo mentre i tuoi compagni stanno facendo l'allenamento mattutino» deglutisco rumorosamente mentre mi passo una mano sul volto «credo di essermi addormentato stavo sognando» mi giustifico

Lui alza gli occhi al cielo «ti sembra una giustificazione Lawrence?» alza il tono della voce e vorrei urlargli contro e ripetergli che non avevo scelta, che non l'ho fatto volontariamente

Ma non posso e allora, mi alzo in piedi e per quanto io sia più alto di lui, abbasso lo sguardo sui miei piedi «no signore, mi dispiace, signore» lo sento sbuffare

«rifatti questo cazzo di letto, mi aspetto che tu abbia finito il tuo allentamento di paripasso con i tuoi compagni, quindi smuovi il culo»

E così faccio non ho altra scelta, mi alleno mi faccio la doccia e come un cane eseguo gli ordini, finiamo per fare uno dei nostri controlli pomeridiani

Sento Cece urlare, un urlo straziante «non di nuovo El» mi riprende uno dei miei compagni

Ma è davvero Cece questa volta...

Apro gli occhi di scatto , l'urlo continua costante e disperato

Mi metto a correre verso la sua stanza , lei si dimena tra le coperte con gli occhi chiusi, sta sognando

Le blocco le braccia perché ho paura che possa colpirsi «Cece, sono qui, è un sogno» lei apre gli occhi di scatto

Gli occhi lucidi, spalancati, mi guarda come se stesse ancora vedendo qualsiasi cosa la stesse facendo urlare prima , le sue pupille sono dilatate , i suoi occhi sono di una profondità che se mi soffermarsi qualche secondo mi ci perderei

Lei prende un grosso respiro come se non avesse respirato per giorni «Elliot» ansima lei e mi stringe in un abbraccio che ricambio immediatamente

Le bacio i capelli perché nonostante non me ne fossi accorto, il mio cuore aveva smesso di battere quando avevo sentito quell'urlo e adesso che la stringo mi sento sollevato

«va tutto bene» sussurro non so se per consolare lei o consolare me, cerco di regolarizzare il mio respiro... non avevo avuto così paura da tempo, avevo quasi dimenticato gli incubi

Lei alza lo sguardo quasi con vergogna«mi dispiace non volevo svegliarti» si distacca da me e si porta le mani al volto, sospira

Sta tremando, le sue mani non stanno ferme, gliele afferro, facendo si che i nostri occhi siano incastrati gli uni dentro gli altri«va tutto bene» ripeto, lei deglutisce, guarda le mie mani e poi le sue ancora leggermente tremanti

Cerca di trattenere quel flash che le è passato negli occhi e che cela in se tanto orrore e paura «stai avendo un altro attacco?» chiedo, lei scuote la testa

«mi devo riposare» si distende di nuovo sul letto, così io mi distendo accanto a lei , lei mi guarda con uno sguardo divertito «non credo di aver detto che tu facevi parte di quel "riposo" » ridacchia

Lost 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora