6.Buon compleanno

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La macchina procede spedita mentre sento la gamba che pulsa«Cece?» mi giro di scatto «Elliot?» è seduto nel sedile posteriore, ma non ho nemmeno il tempo di reagire, la macchina cade nel vuoto

Apro gli occhi di scatto, riprendendo a respirare piano, piano. Mi guardo intorno, mi passo una mano sul viso, sono stanca, questi incubi, mi stanno tormentando e io non so bene se questa volta sono abbastanza forte per questo

Mi alzo, mi rifaccio il letto, poi vado in cucina, mi faccio un caffè e mi siedo davanti alla finestra aspettando che sia un ora decente tipo le 9/10

Metto le cuffie e lascio che la musica mi culli un po'

Mi lavo denti, la faccia ecc..., mi vesto e quando esco dal bagno mi ritrovo Gwen con un cupcake in mano gli occhi ancora gonfi e il volto di chi si è appena svegliato

«Auguri» trilla, le sorrido dolcemente «grazie» l'abbraccio «sei ufficialmente un'adulta adesso» un'adulta con gli stessi complessi di un adolescente

«aspetta, ho una sorpresa per te» la guardo confusa nascondendo un sorriso, mi fa cenno di andare in cucina e io la seguo

«tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Cece tanti auguri a te!» canta insieme a Jackson che è in videochiamata, con il pigiama e lo sguardo stanco

«Auguri delfino gommoso» sorrido debolmente«grazie mille scimmione» lui mi sorride e mi fa un occhiolino, poi guarda Gwen che mi guarda a sua volta stra-emozionata «che cosa avete pianificato?» incrocio le braccia al petto

«so esattamente che odi i regali, ma è il tuo compleanno quindi non ci sono scuse, questo è per te» dice Jack, Gwen mi porge un pacchetto «avevo detto niente regali» ridacchio cercando goffamente di scartare il pacchetto

Quando finalmente riesco ad aprirlo mi accorgo che è uno dei quei quadretti in vetro che sembrano uno screen di Spotify la canzone è "Atlantis" degli Seafret e al posto della cover del disco c'è la foto che la mamma di Gwen ha scattato il giorno del diploma

Non è una di quelle in cui siamo venuti tutti fermi e con un sorriso finito sul volto e più quella nel cortile della scuola , mentre io faccio la linguaccia stringendo il diploma fra le mani, Gwen ha gli occhi storti

Ripenso a quel momento, quando tutto era diverso, mi sembrano passati anni, mi sembra che quella ragazza con la tonaca e il diploma in mano sia una ragazzina, sia una versione di me troppo lontana

Mi scappa un sorriso, sento la voce di mia madre urlare "dai non fate così", riesco a sentire l'adrenalina nel mio sangue, il dolore alle guance perché non riuscivo a smettere di sorridere, il sole che mi andava sugli occhi, la leggera brezza di fine primavera sulla pelle, le risate in sottofondo

Per un secondo riesco a sentire l'immensa felicità è sollievo che provavo

Lo guardo commossa«lo adoro» sorrido tiepidamente con gli occhi lucidi pensando a quella giornata e alle emozioni che l'hanno caratterizzata, sembrano passati anni e invece sono solo mesi

«guarda bene dentro la scatola» mi chiede ridacchiano e c'è una foto mia e sua, l'ho fatta io facciamo entrambi le corna con le mani e abbiamo la lingua di fuori

Mi scappa una risatina scema «grazie Jack» lui sorride tipicamente «buon compleanno Cece, mi manchi» prendo un grande respiro cercando di non piangere «anche tu, tanto» lui sorride «adesso vado che sono quasi le due qui» annuisco

«buona notte e grazie» lui mi manda un bacio, poi a Gwen e stacca, la guardo commossa

Lei prende quadretto tra le mani «è carino no?» annuisco «l'ha avuta lui l'idea... l'ha vista su Instagram e l'ha ordinata» sorrido

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