𝑪𝒉𝒊 𝒔𝒆𝒊?

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Mentre Marie Anne camminava accanto alle bancarelle, osservando un po' incerta la vasta varietà di pesce esposto. "Prego" il mercante si protese in avanti, afferrando con le sue mani tozze un pesce ancora gocciolante. "Fresco di stamattina, glielo posso assicurare" sorrise, mostrando i denti giallognoli e sperando che lei potesse sganciare qualche moneta.

In attesa terminasse nelle compere, mi voltai per osservare il riverbero di quel fiumiciattolo dall'acqua torbida: ai lati l'erba alta rendeva difficoltoso alle rane saltellare fuori dagli steli dei girasoli, dal colore degli stessi raggi che ravvivano la tonalità giallastra dei petali. 

Sollevando gli occhi, potei ammirare la verde campagna fino allo stacco della fitta boscaglia.

"No, il mio signore non preferisce la spigola, ma dell'altro che voi non avete" il tono alticcio di Marie Anne mi fece voltare, facendomi puntare gli occhi sull'insistenza del mercante nel vendere la sua spigola.

"Invece sotto il palato, vi posso assicurare, e avete la mia parola, che il retrogusto lascerà basito il vostro signore. Ha un sapore sensazionale" la sua persuasione non sfiorò la puntigliosità di Madama che, quando si trattava di accontentare il palato di mio padre, cercava di esaudire le sue richieste. 

Il mercante lasciò andare il pesce e tentò di soddisfare la sua richiesta con altro, provò ancora una volta, ma anche lì Madama si rifiutò di acquistarlo. "Signora, questa è una buona aringa. Se non gli sta bene questa non so cos'altro posso offrirle" ammise l'uomo dai capelli grigi, desolato.

"Mi serve un salmone bello fresco, il mio signore ha espresso una simile richiesta che io dovrò adempiere. Cercate di capirmi e non siate insistente" rispose lei, con una punta di rammarico.

Forse sarebbe stato meglio intervenire. "Mi scusi, non insista. Mio padre ha gusti eccentrici per queste cose" mi dispiacque rivolgermi in quel modo, ma l'uomo risultò più insistente del dovuto. 

In fin dei conti, vi erano altre bancarelle dove poterlo acquistare. 

Il mercato era ampio.

Avanzai di due passi per raggiungere Marie Anne, quando... "prendo io l'aringa" mi precedette una voce maschile alle mie spalle. 

Prima che potessi voltarmi per scorgere di chi si trattasse, vidi una moneta luccicare al bagliore del sole, mentre sorvolava e roteava su sé stessa. 

Seguendola, ricadde sulla bancarella in mezzo al pesce. 

Il mercante allargò la bocca in un grande sorriso appagato, poi sporse il corpo, afferrandola tra le dita e ringraziando con dei cenni del capo chiunque mi si trovasse dietro.

Nel voltarmi, scorsi un viso sfocato a causa del bagliore, ma quando compì un passo in avanti, si posarono su un bell'imbusto che oscurò il fascio. 

Dita anellate da gemme bluastre, scintillanti sotto ai raggi, sistemarono un lato della camicia sbottonata da lasciar intravedere uno strato di petto glabro, più dei tatuaggi verdognoli e sbiaditi dagli orli delle maniche arrotolati.

Posandoli alla base del collo, seguii una vena gonfia che sfiorava la bordatura della blusa, mentre risalendo, scorsi una barbetta corta come i capelli castani e scompigliati a donargli un'aria trasandata, tra l'altro coronavano un volto dalla mascella squadrata. 

Puntando agli occhi apparvero di un verde smeraldo, splendente, come se quelle gemme si fossero staccate dagli ornamenti che indossava alle dita e fossero balzate nei suoi bulbi; non potei esprimere giudizio negativo, dacché le palpebre assottigliate mi fecero ricredere proprio perché era me che stava fissando intensamente.

𝐼 𝑝𝑖𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 - 𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑙𝑎 𝑏𝑖𝑎𝑛𝑐𝑎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora