LIAMSentii la sveglia suonare sul mio comodino, o meglio la suoneria del mio cellulare.
Mi rigirai e rigirai nel letto per poi, a mio mal grado, aprire gli occhi e rispondere.'Pronto?' Dissi con voce roca.
'Lo sapevo che stavi ancora dormendo! Ti rendi conto che ti stiamo aspettando da un'ora e mezza alla riunione?! Sono le 10:15 am.!' Gridò mio padre dall'altra parte del telefono.Non pensavo fosse così pazzo da pensare che avrei saltato veramente un giorno di lavoro; il suo orologio era sicuramente avanti perché, avevo messo una sveglia alle 05:30 ed è impossibile che non mi sia suonata.
Guardai il mio Rolex sul comodino che, effettivamente segnava le 10:16: sbarrai gli occhi e mi alzai immediatamente dal letto infilandomi i jeans che avevo riposto sulla poltrona.
'Papá mi dispiace, avevo messo la sveglia ma non è suonata, arrivo subito dammi 10 minuti!' Dissi già in bagno a spazzolarmi i denti.
'Vuoi rovinare per caso il nome della tua famiglia Liam? Scordati il lavoro! Scordati la casa! Scordati tutto Liam! Io non ti do più un centesimo!'
Feci cadere lo spazzolino nel lavandino e iniziai a tremare.
'C-che cosa mi stai dicendo?' Dissi incredulo, sperando che non intendesse quello a cui stavo pensando.
'Ti sto dicendo che sei licenziato Liam!' Riagganciò.No no no no no no no no
'NO!' Urlai tirando un pugno al lavandino.
Uscii dal bagno con i jeans sbottonati e a petto nudo che si alzava e abbassava incontrollatamente; vidi la felpa nera di Zayn sul letto e uscii sbattendo la porta per andare in cucina, dove sapevo l'avrei trovato.
Lo vidi lì sul tavolo del salotto: due tovagliette con la colazione sopra, pancakes e spremuta di arancia, le posate riposte stile galateo e la tv accesa.
'Oh.. Ehy buongiorno, ho pensato di fare dei pancakes solo perché pensavo avessi fame..' disse dolcemente preoccupandosi per me con la sua bocca piena di impasto.
'Dimmi che non sei stato tu Zay..' Dissi avvicinandomi e lo vidi abbassare il capo sul piatto.
'Fatto cosa precisamente?'Mi sedetti affianco a lui guardando il magnifico piatto che aveva preparato con cura, non sapevo sapesse cucinare; poi gli presi il viso costringendolo a guardarmi negli occhi e gli dissi: "Dimmi che non sei tu.. dimmi che non sei tu che mi ha rovinato la vita".
Non rispose, rimase lì a guardarmi negli occhi e a mordersi il labbro.
Perchè Zayn?
Perchè mi hai fatto questo?
Liberai le mie mani dal suo splendido viso e le misi nei miei capelli, girai mille volte su me stesso, cercando di non pensare a rompergli la faccia.
'Stavi morendo Liam, non riuscivi a stare in piedi, ti ho dato solo una mano..' disse facendo per alzarsi.
'No Zayn! Non capisci! Mi hai rovinato la vita! Me l'hai rovinata cazzo!' Dissi per poi prendere le due tovagliette e sbatterle per terra creando un forte frastuono: vetri rotti per terra, il liquido arancione che colava sul pavimento, il barattolo di nutella in mille pezzi e lo sciroppo d'acero mischiato ai pancakes.
Zayn rimase a fissarmi tirandosi indietro automaticamente poi si rimise all'attacco.
'Non potevo vederti così'
'E perché Zayn? Perchè non puoi vedermi così? Dimmi il perché cazzo non puoi vedermi morire!' Dissi ma non rispose allora continuai.
'Non ho più un posto dove stare. Mio padre non mi darà più i soldi e questo appartamento in meno di un mese verrà venduto! Stava andando tutto bene Zayn! Tutto bene cazzo e tu... tu mi hai portato via tutto.. perché Zayn.. perché mi hai fatto questo?!'
'Non volevo vederti cadere a pezzi!' Finalmente parlò.
'Cazzate! Se non volevi vedermi cadere a pezzi, non avresti rovinato la mia fottuta vita!'
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Tell me more
FanfictionLa storia di un ragazzo, Harry Styles, appena trasferito in paese, dove la sua vita cambierà. La storia di un neo-cantante, Louis Tomlinson, che combatterà ogni giorno per la sua vita. La storia di un ragazzo, Niall Horan, che non crederà nel suo fu...